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63 ricette tradizionali per Pasqua da preparare quest’anno

di Panebianco, Impiglia 28 Marzo 2024 08:50

Dal Nord a Sud non dimenticando le Isole, ecco una carrellata di 63 ricette della tradizione italiana per il Pranzo di Pasqua: dall’antipasto al dolce passando per i primi e i secondi senza dimenticare i contorni.

La Pasqua si avvicina. Pertanto, se avete deciso di celebrarla a casa in compagnia di tanti famigliari e amici, il momento di pensare ai piatti da portare in tavola per un menu classico, delizioso e invitante è arrivato. Con queste 63 ricette tradizionali per pasqua non potrete sbagliare. Ogni piatto racconta una storia, unisce le famiglie intorno al tavolo e celebra l’importanza di questa festività religiosa e culturale. Preparare e gustare queste ricette è un modo per onorare le tradizioni, creare legami e condividere momenti preziosi con coloro che amiamo. Che voi siate alla ricerca di ispirazione per arricchire il  menu pasquale o desideriate scoprire nuove tradizioni culinarie, questo articolo vi condurrà in un viaggio attraverso le delizie gastronomiche della Pasqua, offrendovi suggerimenti, consigli e ricette per rendere il vostro pranzo pasquale indimenticabile.

Quindi, per conquistare tutti i vostri ospiti, non fatevi cogliere impreparati: prendete carta e penna e, dopo aver letto tutti i nostri suggerimenti, segnatevi le ricette che volete sperimentare quest’anno. Dagli antipasti ai dolci, qui troverete tantissime idee per preparare un pranzo di Pasqua adatto a qualsiasi esigenza ma sempre legato alla tradizione italiana. L’importante, ricordate, è trovare i giusti abbinamenti e utilizzare materie prime di stagione e, soprattutto, di alta qualità. Lasciatevi ispirare dalle ricette tradizionali della vostra terra o sperimentate con nuove creazioni culinarie delle regioni vicine, e assicuratevi di concludere il vostro pranzo pasquale con un dolce che renderà la festa ancora più memorabile e deliziosa. Ecco le ricette tradizionali per Pasqua.

 

Antipasti di pasqua

Gli antipasti di Pasqua sono generalmente leggeri e freschi, in armonia con lo spirito della primavera e della festività. Possono includere una varietà di piatti che soddisfano i palati diversi, mantenendo un equilibrio tra sapori, consistenze e presentazioni. L’obiettivo è creare un inizio di pasto che sia invitante, gustoso e festoso, senza appesantire troppo i commensali in vista delle portate principali. Questi antipasti possono essere composti da pani ripieni, focacce, rustici farciti e piatti simbolici come le uova sode decorate. È importante mantenere una presentazione accattivante e una varietà di sapori per soddisfare tutti i commensali.

  1. Casatiello napoletano

    Il casatiello è una torta rustica salata tipica della cucina napoletana. Si realizza a partire da un impasto arricchito con lo strutto che se potete sostituire con il burro. Questo piatto viene tradizionalmente preparato e consumato nel periodo pasquale. Non a caso forme e simboli sono proprio quelli legati a questa festa: uova e croci come quelle che fissano le uova alla ciambella salata.

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  2. Colomba salata

    La colomba salata è un lievitato di Pasqua soffice e rustico, preparato con lievito di birra e arricchito da formaggi e salumi. Golosa alternativa ad altri lievitati pasquali, la colomba salata è molto scenografica e ricorda, sia nella forma che nella consistenza, la tradizionale colomba dolce. La decorazione in superficie con semi misti e mandorle a lamelle accentua la nota rustica della colomba salata, che è perfetta anche da regalare. Potete servire la vostra colomba salata sia come antipasto che, in porzioni più grandi, come secondo piatto.

    Leggi la ricetta "Colomba salata"
  3. Fiadoni abruzzesi

    I fiadoni abruzzesi sono un prodotto rustico da forno tipico della tradizione contadina non solo dell'Abruzzo ma anche del Molise. Vengono preparati principalmente, ma non solo, durante le festività pasquali. Si tratta di una sorta di grossi ravioli realizzati con un impasto a base di farina, uova, olio e vino bianco, che conferisce loro una particolare fragranza e leggerezza. Il ripieno dei fiadoni è ricco e saporito, composto da uova e diverse tipologie di formaggi a pasta dura come pecorino, parmigiano e rigatino, che garantiscono una consistenza cremosa e un gusto deciso.

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  4. Frittata di Pasqua

    La frittata di Pasqua è una pietanza che viene preparata in Molise durante le festività pasquali. Le uova sono il simbolo per antonomasia della Pasqua e in questa sorta di torta salata trovano largo impiego. La frittata viene completata da coratella preferibilmente di agnello, formaggio di capra e nepitella (mentuccia) o prezzemolo. Potete arricchire la ricetta con cipolla o salsiccia rosolata. Questa torta deve risultare molto alta per questo è preferibile cuocerla in forno all'interno di una teglia anche se per tradizione la cottura avviene in una padella apposita ben chiusa dal coperchio. A Montaquila, piccolo comunque in provincia di Isernia, esiste anche una sagra dedicata a questa frittata che per l'occasione viene realizzata con 1157 uova e necessita di più di 10 ore di cottura. Potete servire la frittata come antipasto, come piatto unico o come secondo, sarà perfetta anche fredda per il classico pic-nic del Lunedì dell'Angelo.

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  5. Frittata al forno con verdure

    La frittata al forno con verdure e ricotta è un secondo piatto vegetariano molto semplice da preparare.  La nostra frittata al forno con verdure e ricotta è stata preparata con uova, ricotta fresca, parmigiano grattugiato, spinacini e patate. Questa ricetta si presta a numerose varianti: a seconda della stagione potete utilizzare verdure diverse, in estate potete arricchirla con peperoni e melanzane grigliate, mentre nelle stagioni fredde potete aggiungere zucca e funghi, oppure broccoli o cavolfiore cotti a vapore. Noi abbiamo deciso di cuocere la frittata in forno: in questo modo otterrete un piatto più leggero, ma altrettanto gustoso e nutriente. La nostra ricetta è adatta a chi segue una dieta vegetariana, ma se preferite potete arricchirla con altri formaggi, come la scamorza, oppure qualche fetta di prosciutto cotto tagliata a listarelle. Se la accompagnate con verdure cotte o un’insalata, potete servirla come piatto unico.

    Leggi la ricetta "Frittata al forno con verdure"
  6. Pan di ramerino

    Il pan di ramerino è un morbido panino dolce di origine medievale, tipico della tradizione toscana. È realizzato con uvetta sultanina e rosmarino, che in Toscana si chiama appunto ramerino.  Si tratta di un pane dai connotati religiosi, caratterizzato da ingredienti simbolici, il rosmarino (ramerino) veniva considerato uno scaccia spiriti maligni, mentre il grano e l’uvetta rappresentano la Comunione. Anche il taglio a croce che viene praticato sulla superficie del pan di ramerino, ne denota l’aspetto religioso, oltre a favorirne la lievitazione. Legato tradizionalmente al periodo della Quaresima, un tempo veniva preparato e venduto nei forni fiorentini per il Giovedì Santo, mentre oggi lo potete trovare durante tutto l’arco dell’anno. Se volete assaggiarli ma non capitate spesso a Firenze, realizzateli a casa: con poche e semplici mosse sarete in grado di realizzare dei piccoli panini dolci e profumati per arricchire il Natale.

    Leggi la ricetta "Pan di ramerino"
  7. Scarpaccia salata con zucchine

    La scarpaccia salata è una torta salata molto facile da realizzare, è un piatto tradizionale della città di Camaiore in Toscana. Ne esiste una versione dolce, chiamata scarpaccia viareggina, o torta dell'orto che è tipica, come si evince dal nome, della zona di Viareggio. Nella versione salata, questa torta rustica è sottile e gustosa; si può preparare per un pic nic all'aperto o un pranzo leggero. Perfetta per l'arrivo della primavera quando giungono a maturazione ortaggi dal sapore delicato. La scarpaccia si può preparare con molti ortaggi, la ricetta può essere personalizzata con le verdure che più preferite, oggi vediamo come realizzarla con l’aggiunta delle zucchine. È perfetta per chi segue una dieta vegetariana e tagliata a cubetti può essere servita anche per un aperitivo a buffet.

    Leggi la ricetta "Scarpaccia salata con zucchine"
  8. Schiaccia di Pasqua

    Leggi la ricetta "Schiaccia di Pasqua"
  9. Torta pasqualina

    La torta pasqualina è una preparazione salata di origine ligure che si confeziona nel periodo pasquale, proprio come la colomba in Lombardia. Gli ingredienti di questa torta sono tipicamente primaverili: erbette fresche e ortaggi novelli. La ricetta di questa specialità era già conosciuta nel XVI secolo ed era di difficilissima esecuzione poiché prevedeva la sovrapposizione di trentatré sfoglie che, come si può facilmente immaginare, stavano a rappresentare gli anni di Cristo. Bisogna tener presente che, nei secoli scorsi, alimenti come uova e formaggio (gli ingredienti principali di questa torta), si consumavano solo nelle occasioni più importanti, come la Pasqua.

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  10. Tortano napoletano

    Il tortano napoletano è una torta rustica tipica della cucina campana. Viene generalmente preparato durante il periodo pasquale: ha una forma a corona che simboleggia la corona di spine di Cristo. Il tortano è ottimo sia caldo che freddo, per questo è ideale anche per il classico picnic di Pasquetta. L’ingrediente fondamentale per la realizzazione di questa ricetta è lo strutto, che non può essere sostituito con altri grassi come olio o burro. Nella nostra versione del tortano napoletano viene utilizzata la metà del lievito che solitamente si trova nelle classiche preparazioni, questo permette di ottenere un impasto più digeribile: saranno necessarie però più ore di lievitazione. Se preferite la preparazione tradizionale basta utilizzare 25 g di lievito, non dimenticate però che un lievitato ripieno impiega normalmente più tempo a lievitare rispetto ad un impasto senza farcitura.

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  11. Uovo in trippa

    L'uovo in trippa è un classico piatto di quaresima della tradizione romana. Si tratta di una frittata tagliata a striscioline, la cui cottura è ultimata nella salsa di pomodoro. Il risultato finale è un piatto che, alla vista, ricorda la tipica trippa alla romana, ma che non include carne quindi risulta perfetto per quei giorni in cui la precettisca vuole si mangi di magro. È un piatto sostanzialmente povero, sia per quel che riguarda i costi di preparazione sia per l'apporto calorico. L'uovo in trippa è però ricco di sapori: il pecorino romano e la mentuccia, già presenti nell'uovo sbattuto, vengono aggiunti in abbondante quantità anche durante i successivi passaggi. In particolare, la menta viene unita alle striscioline di frittata durante la cottura nella salsa; il pecorino invece viene utilizzato per la mantecatura a fuoco spento. Adatto anche a chi segue un regime alimentare vegetariano, l'uovo in trippa può essere servito per secondo piatto accompagnato con contorni tipici della cucina romana come carciofi trifolati o alla giudìa.

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Primi piatti di Pasqua

Abbiamo trattato approfonditamente in questo articolo i primi piatti di Pasqua da provare. Ma se state cercando dei primi di piatti di Pasqua diversi dal solito ricordate che queste ricette possono includere piatti tradizionali della cucina pasquale regionale o nazionale, così come creazioni più moderne e innovative. L’importante è che siano gustosi, bilanciati e invitanti. Ecco alcune idee, da preparare quest’anno.

  1. Cannelloni alla barbaroux

    I cannelloni alla barbaroux sono una ricetta perfetta per la domenica, per un pranzo sostanzioso o quando bisogna portare in tavola qualcosa di saporito e gustoso. Il conte Barbaroux era un nobiluomo piemontese, cui si attribuisce la natalità di questo piatto. In realtà è più probabile che il nome sia legato a lui in quanto nobile, dal momento che si tratta di un primo sostanzioso, preparato con gli avanzi di carni e arrosti, che non mancavano mai nelle cene della nobiltà savoiarda. Si tratta di un primo molto raffinato ed elegante, che richiede certo un po’ di tempo nel caso dobbiate partire dalla carne e realizzare le cotture. Utilizzate manzo brasato e polpa di vitello arrosto per ottenere una farcia golosa, scegliete di tritarli con il tritacarne per un composto che mantenga la sua consistenza. Realizzate una classica pasta all'uovo o questa variante in cui si aggiunge il latte per rendere più leggero l'impasto. Condite con besciamella fatta in casa e abbondante formaggio per ottenere una crosta croccante.

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  2. Cannelloni di abbacchio

    I cannelloni ripieni di abbacchio sono un piatto della cucina tradizionale italiana, in particolare possono essere portati in tavola durante il periodo pasquale. Sono un primo semplice ma sostanzioso in cui l'abbacchio è il vero protagonista. L'abbacchio, come viene chiamato nel Lazio, è un agnello macellato ancora lattante che non superi i 10 kg e non abbia più di 4 settimane di vita. Per assicurarvi che l'agnello che state acquistando non abbia effettivamente mai brucato l'erba, fate attenzione alla colorazione della carne che, negli esemplari giovani, è di un colore rosa pallido. Per realizzare una pasta all'uovo da manuale occorre utilizzare una giusta proporzione di farina e uova, solitamente si indicano 100 g di farina 00 per ciascun uovo, in realtà questo rapporto cambia al variare dell'umidità contenuta della farina e nell'aria e dalla grandezza delle uova. Iniziate a impastare la pasta all'uovo ed eliminate parte della farina che non si incorpora velocemente, lo scarto di questo prodotto assicura un impasto liscio e ben equilibrato senza grumi.  I cannelloni ripieni di abbacchio prevedono, nella nostra ricetta, l'uso della besciamella, preparata sostituendo al latte lo stesso quantitativo di brodo di carne. Per completare i cannelloni nappate con  fondo bruno: si ottiene con le ossa di abbacchio lasciate insaporire in un trito aromatico con abbondante acqua, filtrato il composto si riduce fino a ottenere una salsa densa.

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  3. Cappelletti vegetariani

    I cappelletti di quaresima sono un primo piatto servito durante il periodo pasquale in Emilia Romagna. I cappelletti prendono il nome dal particolare modo in cui sono chiusi, la loro forma finale infatti ricorda quella di un cappello. I caplèt, come vengono chiamati in Romagna, hanno numerosissime varianti sia per quel che riguarda il ripieno sia per il condimento con cui vengono serviti. Questa pasta ripiena per tradizione viene servita, durante le feste natalizie, rigorosamente in brodo di cappone. Non manca chi preferisce i cappelletti al ragù sia con ripieno di magro che con ripieno di carne. I cappelletti di Quaresima però rappresentano un variante totalmente vegetariana, nel ripieno spicca il sapore delicato di formaggio. Il condimento si realizza con una salsa leggera di burro, salvia e parmigiano. Se non riuscite a reperire il raviggiolo, formaggio morbido tipico romagnolo, potete utilizzare la ricotta o sostituirlo con un formaggio a pasta molle.

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  4. Chitarra con ragù

    Gli spaghetti alla chitarra sono una pasta lunga all'uovo di origine abruzzese. Questa pasta si presta a essere condita con sughi importanti di carne e di cacciagione e la cottura deve essere al dente per mantenere la giusta consistenza.

    Leggi la ricetta "Chitarra con ragù"
  5. Lasagne con ragù di agnello

    Le lasagne al ragù d’agnello sono un primo ideale per la Pasqua o per un pranzo domenicale in famiglia. Partite con il solito soffritto realizzato con sedano carote e cipolle. Il mazzetto aromatico è fondamentale per profumare la carne e addolcire il sapore deciso dell’agnello e si può variare in base ai proprio gusti. Noi abbiamo usato timo, rosmarino, alloro e finocchietto, ma unite gli aromi che preferite. Per realizzare un ragù di agnello saporito, si possono usare vari tagli ma, la spalla o le parti meno pregiate sono perfette per questo tipo di cotture. Fate disossare l’agnello al vostro macellaio di fiducia ma chiedete anche le ossa che doneranno al ragù un sapore ancora più intenso, dovuto agli umori che ne fuoriescono in cottura. Potete scegliere di comperare la carne tritata o sminuzzarla al coltello, se preferite un ragù più rustico lasciate la carne in pezzi più grandi ma tutti della stessa dimensione. Unite poi polpa di pomodoro e non dimenticate il concentrato per ottenere un sugo perfetto.  Potete realizzare la pasta all'uovo in casa, o se non avete abbastanza tempo potete comperarle nel banco frigo del vostro supermercato. Le lasagne vanno, di solito, sbollentate ma, se non avete tempo, mettetele direttamente preparando una besciamella più fluida e lasciandole riposare per mezz’ora prima di cuocerle.

    Leggi la ricetta "Lasagne con ragù di agnello"
  6. Lasagne di crepes

    Leggi la ricetta "Lasagne di crepes"
  7. Pasta con sugo di agnello

    Il sugo di agnello è un condimento per pasta realizzato con un polpa di agnello tagliata al coltello e cotta a fuoco lento con aglio, bacche di ginepro, rosmarino e polpa di pomodoro. La scelta del taglio della carne è molto importante, è necessario che sia una parte tenera e succosa, non eccessivamente grassa. Una volta tagliata a piccoli cubetti, la carne di agnello viene rosolata in pentola con olio e odori per sigillare i succhi. Si sfuma con il vino rosso, si aggiunge il pomodoro e si cuoce il sugo a fuoco molto lento per almeno un'ora e mezza. Il sugo di agnello è un condimento rustico e sostanzioso, si presta benissimo a condire formati di pasta lunga come i bucatini o le pappardelle ma anche pasta corta rigata. Potete completare il piatto con pecorino in scaglie.

    Leggi la ricetta "Pasta con sugo di agnello"
  8. Sagne chine

    Le sagne chine sono un primo piatto tipico della cucina calabrese preparato con sfoglie di pasta all'uovo farcite con carciofi, funghi, piselli e polpettine di carne. Questo piatto è molto apprezzato soprattutto durante le festività pasquali. Le sagne chine sono, come dice il nome stesso, un trionfo di sapori e ingredienti; si tratta infatti di un piatto molto ricco e sostanzioso che può essere preparato, come accade spesso per le ricette della tradizione, in molti modi diversi e arricchito con gli ingredienti più vari. Sebbene ne esistano numerose varianti, il tratto distintivo di questo piatto sono le verdure e le polpettine, che lo contraddistinguono. Ecco, allora, che accanto ai carciofi, ai funghi, ai piselli e alle polpettine si possono trovare in alcuni casi le uova sode o il pomodoro, il sugo d'arrosto o il capocollo, il caciocavallo o il pecorino. Si tratta di un primo piatto adatto alla tavola della domenica o delle feste, quando ci si ritrova tutti insieme per gustare i piatti della tradizione.

    Leggi la ricetta "Sagne chine"

Secondi di Pasqua

Quando si tratta di festeggiare la Pasqua, i secondi piatti giocano un ruolo fondamentale nel creare un pasto indimenticabile e festoso. Sia che si seguano ricette tradizionali tramandate di generazione in generazione, sia che si opti per creazioni culinarie moderne e innovative, i secondi di Pasqua sono spesso il culmine di una tavola imbandita con amore e cura. In questo articolo abbiamo una varietà di opzioni per i secondi piatti pasquali, dalle classiche preparazioni di agnello e coniglio, alle deliziose alternative a base di pesce e verdure di stagione. Ma se ne volete ancora ecco qualche idea in aggiunta.

  1. Abbacchio alla cacciatora

    L'abbacchio alla cacciatora è un piatto tipico della regione Lazio. A Roma la denominazione abbacchio è riservata all'agnello giovane ancora lattante, che viene macellato tra i 28 ed i 40 giorni di vita. La sua carne è molto tenera, presenta un colore rosa chiaro e il sapore è quello delicato tipico di un animale giovane. L'abbacchio romano deve essere messo in commercio contrassegnato da un logo che garantisce l'origine e l'identificazione del prodotto. La carne dell'agnello sopratutto da latte, viene classificata tra quelle magre anche se risulta comunque un po' più grassa rispetto a quella di pollo e tacchino. La ricetta dell'abbacchio alla cacciatora è molto semplice e veloce da realizzare. La presenza di acciughe aglio e aceto rende il piatto piuttosto saporito. Questa portata viene generalmente servita nel periodo primaverile e durante le feste pasquali. Potete servire l'abbacchio alla cacciatora con dell'insalata fresca o delle patate arrosto.

    Leggi la ricetta "Abbacchio alla cacciatora"
  2. Abbacchio alla romana

    L’abbacchio alla romana è un secondo piatto tipico della cucina romana e laziale che si prepara tradizionalmente per il periodo di Pasqua. Il termine abbacchio indica un agnellino da latte la cui carne è molto apprezzata perché meno grassa e molto più saporita rispetto a quella dell’agnello. L’abbacchio romano ha inoltre ricevuto la denominazione IGP. Se non avete a disposizione questo tipo di carne potete comunque realizzare la ricetta utilizzando la carne di agnello. Il piatto è abbastanza semplice e veloce da preparare. Se preferite potete allungare i tempi della marinatura lasciando insaporire la carne con l’olio, l’aglio e il rosmarino per tutta la notte in frigo. Un contorno ideale per questa pietanza sono le patate preparate al forno profumate con aglio e rosmarino.

    Leggi la ricetta "Abbacchio alla romana"
  3. Abbacchio brodettato

    L'abbacchio brodettato è una ricetta laziale, che però ha diverse varianti. Quella più famosa prevede l'uso di carne di agnello e uova ma non mancano versioni, come questa più ricche e golose. L'abbacchio solitamente viene portato in tavola in primavera, stagione in cui l'agnello lattante è macellato, scegliete un abbacchio freschissimo. il colore della carne deve essere rosa tenue e avere un odore appena accennato. Per una cena perfetta accompagnate l'agnello brodettato con una insalata di stagione o patate al forno.

    Leggi la ricetta "Abbacchio brodettato"
  4. Agnello alla cacciatora

    L'agnello alla cacciatora è un secondo piatto molto saporito, apprezzato e consumato sopratutto durante il periodo pasquale. Si tratta di una ricetta piuttosto semplice da realizzare che prevede diverse varianti regionali. L'agnello alla cacciatora può essere preparato in bianco, con l'aggiunta di verdure tritate scegliete un trito aromatico di  carote, sedano e cipolla o anche carciofi. Per un sapore ancora più intenso arricchite l'agnello alla cacciatora con l'aggiunta di peperoncino, capperi e anche acciughe. Se preferite invece un sapore più delicato utilizzate vino o aceto bianco al posto del vino rosso. Potete scegliere di utilizzare le parti dell'agnello che più preferite: coscia, carré, spalla o anche l'abbacchio, l'agnello da latte. Potete inoltre utilizzare i pezzi interi oppure a fette come nella nostra ricetta. Servite l'agnello alla cacciatora con abbondante pane per raccogliere il delizioso sughetto.

    Leggi la ricetta "Agnello alla cacciatora"
  5. Agnello al forno

    L’agnello al forno alla siciliana è un secondo semplice da realizzare che farà la felicità di tutti i commensali. Cotto al forno, è una variante dell’agnello aggrassatu tipico della provincia di Ragusa, preparato in casseruola sul fornello. Anche in questo caso l’agnello è accompagnato con la cipolla e le erbe aromatiche. La cipolla è l’ingrediente essenziale di questa ricetta insieme all’agnello tenero. Potete scegliere di utilizzare il taglio che preferite, noi suggeriamo la coscia o la spalla che ha più carne ed è più succulenta in cottura. Trattandosi di un secondo con contorno potete servirlo come piatto unico a patto di abbinare una insalata di stagione.

    Leggi la ricetta "Agnello al forno"
  6. Arrosticini

    Gli arrosticini fatti in casa, sono un secondo piatto di carne tipico della tradizione culinaria abruzzese ideale da consumare durante pic nic o feste in giardino con amici. Si tratta in particolare di spiedini di 25/30 cm di carne di ovino (castrato o pecora) cotti alla brace, utilizzando un braciere dalla tipica forma allungata, chiamato fornacella. In alternativa alla fornacella, potete scaldare una ghiglia in ghisa, ungerla leggermente e cuocere gli arrosticini fino a doratura. Se preferite, potete marinarli in olio e pepe, aggiungendo secondo i gusti, rosmarino e limone. Servite gli arrosticini caldi, accompagnati da pane tostato. Potete conservarli in frigorifero chiusi in un contenitore ermetico per massimo 2 giorni.

    Leggi la ricetta "Arrosticini"
  7. Capretto alla brace

    Il capretto alla brace è una ricetta particolarmente adatta ad essere portata in tavola il giorno di Pasqua o in primavera in genere, magari quando si può godere di un bel barbecue all'aperto. Prima di cuocerlo, la carne va fatta marinare con erbe aromatiche fresche, aglio e poco altro in modo da esaltarne il sapore. Dunque, va trasferita sulla brace a pezzi o, in alternativa, infilzata su degli spiedini intervallata o meno da cipolle e verdure varie. Una volta pronto, potete accompagnare il capretto alla brace con contorni di vario genere, dalla semplice insalata mista ad un piatto di asparagi cotti nel burro fino alle patate al forno.

    Leggi la ricetta "Capretto alla brace"
  8. Capretto al sugo

    Il capretto al sugo è un secondo piatto molto saporito ideale per il pranzo della domenica nel periodo primaverile. La carne di capretto è una carne molto magra, ha molte meno calorie rispetto a manzo, maiale agnello e anche pollo. Contiene molto potassio e addirittura il doppio del ferro rispetto alla carne di manzo. La carne è tenera e di colore chiaro se si tratta di capretto di latte, più accesa se invece è un capretto che si ciba già di erba. Il capretto al forno con le patate è una preparazione tipica del periodo pasquale, ma anche la versione con il sugo è molto apprezzata, specialmente in Calabria dove la salsa viene insaporita dall'origano e dal peperoncino. Il sugo che si forma, insaporito anche dalla presenza delle ossa che rilasciano tutti i loro umori nella lunga cottura, è ottimo per condire la pasta fornendo così un pranzo completo e molto saporito.

    Leggi la ricetta "Capretto al sugo"
  9. Capretto in padella

    Il capretto in padella è una ricetta perfetta se si vuole portare in tavola un piatto gustoso e leggero. La carne di capretto è magra, ricca di potassio e di ferro, ideale nelle diete ipocaloriche. La ricetta è quella di un secondo piatto molto semplice, i pochi ingredienti sono giusti per esaltare il sapore deciso della carne. Per avere un piatto più delicato si può lasciar marinare il capretto in acqua e aceto bianco in parti uguali, per alcune ore. Nel soffritto si può aggiungere della pancetta per dare più sapidità al piatto e ammorbidire la carne di capretto. Per sfumare la carne utilizzate un vino dal fruttato intenso in modo tale che insaporisca la carne man mano che evapora. Per una ricetta ancora più veloce potete utilizzare la pentola a pressione. Se amate il capretto provatelo anche con la ricetta tradizionale marchigiana, quella abruzzese, al sugo, o come spezzatino.

    Leggi la ricetta "Capretto in padella"
  10. Coniglio al forno

    Meno popolare del pollo, il coniglio al forno è un secondo piatto di carne che si può portare in tavola in diverse occasioni. È adatto ad una comune cena in famiglia così come ad un pranzo festivo, come quello della domenica, ad esempio. Realizzarlo non richiede particolari accorgimenti se non quelli riportati sotto, per attenuarne il sapore selvatico ed evitare che si secchi. Ecco la ricetta facile per prepararlo insieme a carote e patate, per un pieno di gusto e di nutrimento.

    Leggi la ricetta "Coniglio al forno"
  11. Coniglio arrosto

    Il coniglio arrosto è il secondo ideale per una cena tra amici. Potete prepararlo prima, per poi scaldarlo al momento del bisogno. Questa ricetta è molto simile per ingredienti e per procedimento al coniglio alla cacciatora. Per abbreviare i tempi di preparazione potete anche mettere il coniglio e gli altri ingredienti direttamente in cottura al forno, ma il passaggio in padella per far rosolare la carne è fondamentale per la riuscita di un piatto saporito. Con le alte temperature infatti si va a sigillare lo strato più esterno della carne, ottenendo quella che viene chiamata la caramellizzazione degli zuccheri che aggiunge alla pietanza aromi e un colore bruno. Il coniglio è poco grasso, questo lo rende consigliabile all'alimentazione di tutta la famiglia. La sua carne si digerisce molto facilmente grazie alla bassa presenza di tessuto connettivo, ha un alto contenuto di proteine e un sapore non troppo forte. Se non amate il sapore deciso delle interiora, potete ometterle dalla ricetta.

    Leggi la ricetta "Coniglio arrosto"
  12. Friccò all'eugubina

    Il friccò all’eugubina è un secondo piatto tipico della regione Umbria e in particolare della città di Gubbio come suggerisce il nome stesso della ricetta. Si tratta di uno spezzatino di carni miste arricchito con erbe aromatiche, peperoncino a piacere e acciughe. Generalmente per realizzarlo si utilizzano pollo, coniglio e agnello ma potete prepararlo anche con un solo tipo di carne solamente.

    Leggi la ricetta "Friccò all'eugubina"

Contorni di Pasqua

Se state cercando idee per i contorni di Pasqua vi segnaliamo questa lunga lista. I contorni sono un elemento essenziale per completare e arricchire il pranzo festivo. Questi piatti accompagnatori, spesso ricchi di sapori e colori della primavera, aggiungono un tocco speciale alla tavola e completano i secondi piatti tradizionali.

  1. Asparagi selvatici in padella

    La ricetta degli asparagi selvatici in padella ci regala una prelibatezza primaverile molto apprezzata in cucina per il suo sapore delicato e leggermente amarognolo. Facilissimi da preparare, rappresentano una pietanza vegetariana o vegana (a seconda del completamento, o meno, con le scaglie di parmigiano), perfetta da essere servita come contorno a secondi piatti di carne, pesce o uova. O come piatto principale, magari usandoli come condimento per la pasta, per gli gnocchi o per il riso. Ecco come prepararli in pochissimi step.

    Leggi la ricetta "Asparagi selvatici in padella"
  2. Asparagi bianchi e uova

    Gli asparagi bianchi e uova sono una ricetta - se così si può definire - di una facilità estrema. Si tratta di un piatto tutto primaverile, basato sull'abbinamento super collaudato di due ingredienti particolarmente versatili in cucina. In questo caso, protagonisti di questo secondo insieme alle uova sono gli asparagi bianchi, varietà nota per la tonalità bianca o giallastra, la consistenza tenera e il sapore leggermente dolce, spesso coltivata sottoterra o in ambienti bui, in modo da mantenere il tipico colore.

    Leggi la ricetta "Asparagi bianchi e uova"
  3. Carciofi alla romana

    I carciofi alla romana, come suggerito dal nome, sono un contorno tipico della cucina romana. Il carciofo è da sempre un ortaggio molto apprezzato in tutto il territorio della regione. Nel Lazio sono infatti coltivati i cimaroli, conosciuti anche come mammole, una varietà di carciofo che si contraddistingue per avere poche foglie spinose e che è particolarmente indicata per essere impiegata per la preparazione di questa ricetta. Il piatto, di origini antichissime e appartenente alla tradizione della cucina povera, è sempre presente nei menu delle trattorie romane. Gli ingredienti per cucinare i carciofi alla romana sono pochi e semplici (carciofi, prezzemolo, mentuccia e olio extravergine di oliva) e, per questo motivo, occorre utilizzarli freschissimi e di alta qualità. La cottura deve essere dolce e lenta in modo tale che i carciofi diventino tenerissimi e perfetti da mangiare anche senza impugnare il coltello. I carciofi alla romana possono essere serviti sia come contorno che come portata principale, nel primo caso si sposano con secondi di carne leggeri come il petto di pollo o una scaloppina di maiale,  nel secondo caso accompagnateli con del pane da intingere nel fondo di cottura. Se vi dovessero avanzare i carciofi alla romana conservateli in un contenitore ermetico in frigo, potrete utilizzarli poi per rendere ancora più ricca un'insalata di stagione o da aggiungere alla pizza fatta in casa o per condire una pasta o un risotto.

    Leggi la ricetta "Carciofi alla romana"
  4. Carciofi e patate in padella

    Carciofi e patate in padella sono un contorno saporito e molto facile da preparare. Ideali da portare in tavola in inverno e in primavera, a seconda della varietà di carciofi che utilizzate. Questa ricetta si presta a diverse varianti: se vi piace potete aggiungere un pizzico di peperoncino al soffritto di aglio e rosmarino, oppure aggiungere più erbe aromatiche a fine cottura come prezzemolo, maggiorana o timo.

    Leggi la ricetta "Carciofi e patate in padella"
  5. Insalata ricciolina

    L'insalata ricciolina, il cui nome è fuorviante, in quanto non rende minimamente la quantità e la varietà di ingredienti che contiene, è un piatto unico o un primo, ma sicuramente non un comune contorno. Fresca, saporita e nutriente, è pronta in 10 minuti e appaga il palato come pietanze ben più elaborate. È composta da tonno in scatola sgocciolato, cetrioli a fette, mais dolce, olive nere snocciolate e cipolle rosse affettate sottilmente, condite con olio d'oliva, succo di limone, sale e pepe e ovviamente insalata ricciolina.

    Leggi la ricetta "Insalata ricciolina"

Dolci di Pasqua

Indipendentemente da quale dolce deciderai di preparare o acquistare per la tua tavola pasquale, l’importante è che sia fatto con amore e con l’attenzione per le tradizioni culinarie della tua famiglia o della tua regione. Che si tratti di una colomba soffice e profumata o di una torta pasqualina ricca e saporita, i dolci di Pasqua aggiungono un tocco di dolcezza e gioia a questo momento di festa e condivisione.

  1. Casatiello dolce di riso

    Il casatiello dolce è una preparazione tipica della tradizione pasquale campana ha, come tutte le ricette tradizionali, numerose varianti. Mentre nella provincia di Napoli ricorda molto il casatiello salato, nell'entroterra viene  realizzato con una sfoglia sottile e fragrante ripiena di riso, ricotta e limone. Questa variante del casatiello dolce è una sorta di fagottino dalle estremità arrotondate che nasconde un ripieno profumato e goloso. Ogni famiglia ha la propria ricetta della tradizione, e in molte di esse i casatielli dolci hanno una forma semi sferica e si cuociono in grandi quantità nei forni a legna. Preparare in casa il casatiello dolce non è un’operazione complessa, tuttavia è necessaria un po’ di manualità affinché il ripieno non fuoriesca durante la cottura e non si creino bolle d’aria fra la pasta e il ripieno.

    Leggi la ricetta "Casatiello dolce di riso"
  2. Cassata siciliana

    La cassata siciliana è un dolce tradizionale della regione Sicilia che è preparato per festeggiare la Pasqua anche se viene consumata durante tutto l'anno. Questa torta presenta una base di pan di Spagna e un ripieno ricco a base di ricotta dolcificata, gocce di cioccolato e zuccata, candito tipico siciliano difficile da reperire al di fuori della regione: potete sostituirla con l'arancia candita. La cassata non risulta particolarmente difficile da realizzare, la parte più elaborata è la decorazione a base di frutta candita e glassa di zucchero che rispecchia tutto lo stile barocco della regione. Potete realizzarla a piacimento in base al vostro gusto e alle vostre abilità. Le origini di questo dolce sono fatte risalire tra il IX e il XI secolo quando gli arabi, dominatori della regione, introdussero in Sicilia mandarino, arancia amara, mandorla, cedro, canna da zucchero e limone che assieme alla ricotta costituiscono alcuni tra i principali ingredienti della cassata che inizialmente era un dolce a base di pasta frolla cotto in forno. Successivamente gli spagnoli portarono nella regione anche il cioccolato e il pan di Spagna che assieme alla pasta di mandorle preparata dalle suore del convento della Martorana, costituì l'involucro della cassata diventata ormai un dolce freddo.

    Leggi la ricetta "Cassata siciliana"
  3. Cassatelle di ricotta

    Le cassatelle di ricotta sono dolci tipici siciliani, in particolare della città di Calatafimi in provincia di Trapani. Queste cassatelle sono generalmente preparate durante il Carnevale e le festività pasquali. Si tratta di grossi ravioli fritti nati attorno al 1700 e riconosciuti come prodotti agroalimentari tradizionali italiani. L'impasto viene preparato con farina, acqua, poco zucchero, poco olio extravergine d'oliva e marsala, che può essere sostituito da vino bianco secco. Il ripieno delle cassatelle consiste in una semplice crema di ricotta e cioccolato, aromatizzata con la cannella. Se preferite, potete unire alla crema della scorza di limone grattugiata. Alcune ricette prevedono anche l'aggiunta di capelli d'angelo o zuccata, due tipi di canditi tipici siciliani. Le cassatelle di ricotta non sono da confondere con quelle di Agira, dal momento che quest'ultime sono dei dolci di pasta sfoglia farciti con un ripieno di mandorle e cacao e cotti al forno.

    Leggi la ricetta "Cassatelle di ricotta"
  4. Ciambella di Pasqua

    La ciambella dolce di Pasqua è una tipica preparazione italiana, diffusa soprattutto nelle regioni del Centro-Sud. Si tratta di un dolce soffice e profumato, che richiede una lievitazione lenta e che viene arricchito con ingredienti vari quali uvetta, canditi e aromi come la vaniglia o la scorza di limone. Viene tradizionalmente preparata durante il periodo pasquale e spesso viene servita come dolce per la colazione o la merenda. La sua consistenza soffice e la sua fragranza la rendono tuttavia un dolce molto versatile, che si può servire a piacere anche a fine pasto. Ecco come si prepara.

    Leggi la ricetta "Ciambella di Pasqua"
  5. Ciambelle strozzose

    Le ciambelle strozzose sono dolci tipici della tradizione culinaria marchigiana preparati per il periodo di Pasqua. Legati alla cucina popolare italiana, si  narra che le contadine delle campagne marchigiane, le Vergare, fossero solite impastare queste ciambelle il venerdì Santo, per poi cuocerle nei forni a legna la domenica di Pasqua. Pur essendo realizzate con pochi ingredienti necessitano di una lavorazione che prevede un lungo periodo di riposo tra una cottura e l'altra. Questi dolci si mantengono buoni e fragranti per più giorni e possono essere gustati al naturale oppure farciti con glassa al limone, ghiaccia reale o cioccolato fuso. Per finire si guarniscono con zuccherini colorati, granella di nocciole o codette di cioccolato.

    Leggi la ricetta "Ciambelle strozzose"
  6. Ciaramicola

    La ciaramicola è un dolce pasquale tipico della cucina umbra, diffuso soprattutto nella provincia di Perugia. La ciaramicola è un dolce morbido dalla tipica forma a ciambella e di colore rosso, decorata con una glassa bianca a base di albume e confettini colorati. Questo dolce ha origini molto antiche, veniva già preparato a Perugia e nei borghi vicini nel XV secolo. I colori della ciaramicola, oltre a rendere il dolce molto scenografico, sono molto significativi: il rosso della ciambella (dato dall'alchermes) e il bianco della meringa ricordano infatti i colori dello stemma del capoluogo umbro. Preparare la ciaramicola non richiede particolari abilità: la ciambella si prepara in modo tradizionale, montando le uova con lo zucchero e aggiungendo il burro fuso, l'alchermes, la scorza del limone e la farina. Dopo aver cotto la ciambella la si decora con la meringa e i confettini colorati, infine si lascia asciugare in forno a bassa temperatura.

    Leggi la ricetta "Ciaramicola"
  7. Colomba cioccolato e arancia

    La colomba di Pasqua è, insieme al panettone, il grande lievitato più conosciuto in Italia. È uno dei simboli pasquali per eccellenza e ovviamente uno dei dolci più amati del periodo insieme, ovviamente, all'uovo di cioccolato. Questo lievitato sembra sia stato inventato negli anni 30 da Dino Villani, responsabile della pubblicità per la ditta Motta (famosa per i panettoni), che, non volendo bloccare la produzione, ideò un dolce dall'impasto molto simile a quello del panettone, che si potesse mangiare anche dopo Natale. Nacque così la colomba, un lievitato morbido e soffice, intensamente profumato dalle note agrumate di arancia candita. Come tutti i grandi lievitati la sua ricetta è molto cambiata nel tempo, se ne trovano diverse varianti, più o meno semplici ma che hanno come unico scopo di ottenere un dolce gustosissimo da portare in tavola a Pasqua.Per fare la nostra colomba occorre avere un lievito madre in forze, che dovrà essere rinfrescato in cicli brevi per poter far lievitare la colomba. Quindi siate certi di avere questo ingrediente fondamentale per poter procedere alla realizzazione della colomba.  In questo caso abbiamo arricchito la classica colomba all'arancio candito con una cascata di gocce di cioccolato, e l'abbiamo ricoperta da una glassa delicata ottenuta con albume d’uovo e zucchero e decorata con granella di zucchero e gocce di cioccolato. La colomba cosi come il panettone non è un dolce che si realizza in poco tempo e per ottenerne una perfetta bisogna possedere una buona manualità. Se vi sentite pronti a cimentarvi con una preparazione di difficoltà alta ecco la ricetta che fa per voi.

    Leggi la ricetta "Colomba cioccolato e arancia"
  8. Colomba cioccolato bianco e mirtilli

    La colomba al cioccolato bianco e mirtilli è una variante della colomba con lievito madre. Questo dolce è uno dei simboli delle festività pasquali, si consuma di solito a fine pasto ma è ottima anche come merenda o per una colazione insolita. In commercio esistono numerose varianti della colomba tradizionale, questo dolce può essere realizzato però anche in casa seguendo numerose ricette: alcune prevedono l'utilizzo di lievito di birra altre, come questa, utilizzano lievito madre; alcune sono arricchite da arancia candita o da creme. In questa variante il gusto avvolgente del cioccolato bianco ben si sposa il sapore acidulo dei mirtilli, utilizzate frutti rossi disidrati facendoli rinvenire per in abbondante acqua tiepida. Potete sostituire i mirtilli con le amarene sciroppate, le albicocche secche o qualsiasi altro frutto disidratato. La classica glassa di mandorle, nocciole e granella di zucchero è sostituita da una ancor più golosa copertura al cioccolato bianco, per realizzarla occorre burro anidro o chiarificato, cioccolato bianco e olio vegetale. Completate la glassatura della colomba al cioccolato bianco unendo scaglie di cioccolato bianco e qualche mirtillo.

    Leggi la ricetta "Colomba cioccolato bianco e mirtilli"
  9. Colomba pasquale

    La colomba pasquale è il dolce italiano di pasta lievitata più rappresentativo della Pasqua. La preparazione è stata inventata in Lombardia negli anni ’30 quando la ditta milanese Motta, per sfruttare gli stessi macchinari con cui produceva i panettoni, pensò di ideare un dolce che fosse altrettanto rappresentativo della Pasqua. La composizione della colomba pasquale differisce da quella del dolce natalizio per una più accentuata presenza nell’impasto di scorza di arancia candita, a totale sostituzione dell’uvetta, per una maggiore quantità di burro e uova e per la glassa di zucchero e mandorle. Indubbiamente il dolce ha avuto larga diffusione nel Novecento, ma alcune fonti fanno risalire la sua nascita al periodo longobardo. La ricetta tradizionale della colomba pasquale è stata inserita negli elenchi della P.A.T. (Prodotti agroalimentari tradizionali) ma, per appartenere effettivamente a questa categoria, la colomba deve essere confezionata con il lievito naturale (chiamato anche pasta madre o pasta acida). Alla preparazione -realizzata mediante tre tipi di farina: 00, manitoba e farina di riso- possono essere aggiunte farciture, bagne, coperture, glassature, decorazioni di frutta e altri ingredienti caratterizzanti a eccezione di altri grassi differenti dal burro, purché il peso del prodotto finito derivi per almeno il 50% dall’impasto base. Anche se gli ingredienti sono pochi, la preparazione di questo dolce richiede molta pazienza per via delle ripetute e lunghe lievitazioni. Il risultato della ricetta della colomba pasquale compensa sicuramente la lunga attesa. E con la colomba avanzata si può sempre preparare un ottimo tiramisu.

    Leggi la ricetta "Colomba pasquale"
  10. Colomba con lievito madre

    La colomba con lievito madre è un dolce tipico della tradizione pasquale italiana, caratterizzato da un impasto a base di farina, burro, tuorli di uovo, zucchero, buccia d’arancia candita e di una ricca glassa alle mandorle sulla superficie. La colomba con lievito madre è una ricetta che si può eseguire con una buona dose di pazienza anche a casa, si differenzia da quella realizzata con lievito di birra, per una notevole sofficità e una alveolatura sostenuta.

    Leggi la ricetta "Colomba con lievito madre"
  11. Colomba pasquale veloce

    Leggi la ricetta "Colomba pasquale veloce"
  12. Coniglietti di pan brioche

    I coniglietti di pan brioche sono dei dolci lievitati ideali da preparare per le festività pasquali. I nostri coniglietti di pan brioche sono molto semplici da preparare e per confezionarli occorrono pochi e semplici ingredienti: farina, uova, zucchero, latte, burro e lievito. Per prepararli occorre realizzare un classico impasto per pan brioche, mentre occorre prestare attenzione al momento della realizzazione dei coniglietti: dopo la prima lievitazione, suddividete l’impasto in 8 pezzi da 110 g circa, a loro volta suddivisi in un pezzo da 70 g, uno da 30 g e il più piccolo da 10 g. Noi abbiamo aromatizzato il pan brioche con la scorza grattugiata del limone, ma potete utilizzare anche i semi della vaniglia, la scorza di un’arancia, un pizzico di cannella o un mix di tutti gli aromi. Se preferite, potete arricchire l’impasto con 80 g di gocce di cioccolato o decorarli con degli zuccherini colorati.

    Leggi la ricetta "Coniglietti di pan brioche"
  13. Corona dolce trentina

    La corona dolce trentina è un dolce che si prepara in questa regione durante le festività pasquali. La corona risulta piuttosto facile da realizzare e viene impastata utilizzano ingredienti semplici, ha un sapore delicato esaltato dal leggero sentore di limone. A piacimento potete sostituire la scorza di limone con quella di una arancia. La ricetta per preparare questo lievitato varia di famiglia in famiglia come spesso avviene per le preparazioni tradizionali. La nostra ricetta prevede l'utilizzo di poco lievito a favore di un tempo di lievitazione piuttosto lungo, questo ne migliora il gusto e la digeribilità. Per ottenere una corona occorre dividere l'impasto in tre parti uguali e intrecciarle tra loro; sovrapponendone le estremità si ottiene appunto una corona. Dopo la cottura la corona viene decorata con uova sode colorate poste al centro. Se amate una tavola imbandita in maniera rustica potete utilizzare la corona dolce trentina come centrotavola e consumata a fine pasto..

    Leggi la ricetta "Corona dolce trentina"
  14. Cuddura cu l'ova

    La cuddura cu l’ova è un dolce di Pasqua tipico di Messina, molto simile alle scarcelle pugliesi o alla cuzzupa calabrese. Realizzati con una semplice pasta frolla decorata, questi biscotti hanno quasi sempre forme tradizionali di Pasqua come la campana, la corona, il cestino intrecciato, l'agnellino, la colomba. Elementi imprescindibili della cuddura cu l’ova sono per l'appunto le uova: devono essere sode, ancora col guscio, e posizionate sempre in numero dispari sulla superficie del biscotto insieme agli zuccherini colorati. Se preferite realizzare una variante della ricetta originale, la pasta frolla può essere preparata aggiungendo del cacao all'impasto e profumando con la vaniglia al posto del limone.

    Leggi la ricetta "Cuddura cu l'ova"
  15. Mille foglie di colomba

    La millefoglie di colomba è un dolce fresco e goloso ideale per essere servito al termine del pranzo pasquale. La colomba è il dolce che più rappresenta questa ricorrenza. Inventata negli anni ‘30 in Lombardia e ispirata chiaramente al panettone, nasce dalla volontà di realizzare anche a Pasqua un grande lievitato. La colomba è riconosciuta come prodotto tipico lombardo e inserita nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani. Per realizzare una ottima colomba occorre un impasto ricco di uova, burro e arance candite, il risultato è una massa soffice e ben alveolata. Caratteristica è la glassa fatta con albume, mandorle e zucchero che ricopre la colomba formando in cottura una piacevole crosticina. La ricetta della millefoglie è perfetta anche per riciclare avanzi di colomba creando un perfetto dolce dai sapori primaverili. La crema per farcire è a base di fragole, robiola e panna, arricchita da gocce di cioccolato fondente, potete utilizzare anche avanzi delle uova di cioccolato tritandoli grossolanamente.

    Leggi la ricetta "Mille foglie di colomba"
  16. Mini cheesecake di Pasqua

    Le mini cheesecake di Pasqua sono un goloso dessert da portare in tavola dopo il pranzo in famiglia per fare un gran bel figurone. La base delle cheesecake non è la classica realizzata con biscotti secchi sbriciolati, ma è formata da un brownies realizzato con gli avanzi delle uova di cioccolato: golosissimo. La crema aromatizzata alla vaniglia è a base di panna e formaggio fresco spalmabile; in questo caso è stata cotta anche la crema, ma se preferite la versione fredda della cheesecake potete realizzare una crema classica con colla di pesce e senza uova, una volta cotte le basi versate la crema e invece di passare in forno ponete a riposare in frigorifero fin quando risulterà soda. Oltre che come dessert, queste mini cheesecake sono perfette per una ricca colazione o come merenda: i bambini apprezzeranno certamente.

    Leggi la ricetta "Mini cheesecake di Pasqua"
  17. Nidi di Pasqua

    I nidi di Pasqua al cioccolato sono dei dolcetti sfiziosi e allegri, perfetti da realizzare anche in compagnia dei più piccoli, in quanto i passaggi per prepararli sono davvero pochi e semplici. Potete scegliere di utilizzare i vostri ingredienti preferiti o quelli che avete a disposizione nella dispensa: la cosa fondamentale è procurarvi questi bellissimi ovetti colorati e confettati per donare un tocco scenico e vivace alla tavola. Gli ingredienti per preparare i nidi sono veramente pochi: cioccolato, cornflakes, riso soffiato e burro. Questi ometti confettati sono molto versatili e potete utilizzarli per decorare svariati dolci, come una cheesecake ad esempio.

    Leggi la ricetta "Nidi di Pasqua"
  18. Pardulas

    Le pardulas sono dolci tipici sardi preparati durante il periodo pasquale. Si tratta di una sorta di cestini di pasta croccante preparata con farina, strutto e acqua, farciti con un ripieno dal sapore delicato a base di ricotta, limone, arancia e zafferano.  A piacere potete decorare le pardulas con zuccherini colorati. Servite questi dolcetti al termine del vostro pranzo pasquale o durante il tipico pic nic di pasquetta.

    Leggi la ricetta "Pardulas"
  19. Pastiera napoletana

    La pastiera è un dolce tipico della tradizione campana e in particolare della città di Napoli. Si tratta di una crostata preparata con una base di pasta frolla piuttosto croccante che racchiude un morbido e profumato ripieno. La farcia è realizzata unendo grano cotto nel latte, ricotta, uova, scorza di limone, canditi e aroma ai fiori d'arancio. Se preferite potete sostituite lo strutto, che serve per la frolla, con la stessa quantità di burro.  Per servire al meglio la pastiera fatela raffreddare completamente prima di servila, conservatela in frigorifero e tenetela a temperatura ambiente circa 30/40 minuti prima di consumarla.

    Leggi la ricetta "Pastiera napoletana"
  20. Pastiera al cioccolato

    La pastiera al cioccolato è una deliziosa variante della classica pastiera napoletana. È realizzata con una pasta frolla al cacao e un ripieno di ricotta, grano, cioccolato fondente e frutti rossi. L’acidità dei frutti rossi essiccati si sposa perfettamente con l’amaro del cacao e con la dolcezza della ricotta, per un risultato sorprendente che accontenta anche i palati più esigenti. È un dolce semplice da realizzare, ciò che è importante nella preparazione della pastiera al cioccolato, è principalmente la cottura: la torta deve cuocere lentamente e a temperatura non troppo alta, altrimenti rischia di gonfiarsi eccessivamente. Come per la pastiera tradizionale, è preferibile preparare la pastiera al cioccolato uno o due giorni prima, per dare modo ai sapori di fondersi armonicamente e gustarla al meglio. Provate anche la ricetta della nostra pastiera salata.

    Leggi la ricetta "Pastiera al cioccolato"
  21. Pitte con niepita

    Le pitte con niepita sono un dolce tipico pasquale tradizionale della regione Calabria. Si tratta di ravioli dolci a forma di mezzaluna, realizzati con farina, zucchero, acqua e strutto sono molto friabili. Il ripieno ricco e goloso viene realizzato mescolando confettura d'uva con noci tritate, cacao e niepita, un particolare liquore preparato con le foglie carnose e ricoperte da leggera peluria simili a quelle della menta. Questa sorta di biscotti vengono preparati nel periodo pasquale e hanno un significato simbolico ben augurante. Decorate le pitte con confetti colorati per renderle festose. Questi deliziosi dolcetti sono ottimi sia caldi che freddi, gustateli per colazione, merenda e per terminare in dolcezza il pranzo pasquale. Le pitte si conservano perfettamente fino a 5/6 giorni se ben chiuse in una scatola di latta.

    Leggi la ricetta "Pitte con niepita"
  22. Pinza triestina

    La pinza triestina salata è una brioche lievitata arricchita da prosciutto cotto, scamorza e spinacini freschi, gustosa variante della classica pinza dolce. La pinza triestina è un lievitato che si prepara durante le festività pasquali, ha una consistenza soffice ma compatta, una alveolatura piccola e non è troppo dolce né troppo salata. L'impasto, che si prepara rigorosamente con tutti gli ingredienti a temperatura ambiente, ha infatti un sapore neutro che si sposa benissimo con la vaniglia, il limone e l'arancia ma anche con salumi e formaggi. In ogni caso, l'elemento distintivo della pinza è il tipico taglio a stella a tre o quattro punte in superficie, che rappresenta, nella tradizione, il martirio di Gesù. Potete servire la vostra pinza triestina salata sia come antipasto che, in porzioni più grandi, come piatto unico o come secondo piatto.

    Leggi la ricetta "Pinza triestina"
  23. Pizza di Pasqua dolce

    La pizza di Pasqua dolce è un tipico della tradizione pasquale. Come la colomba pasquale, è un prodotto da forno tipico del centro Italia dove è molto diffusa anche la versione salata, generalmente arricchita con il formaggio. Come tutte le preparazioni tradizionali esistono molte versioni che differiscono soprattutto per gli aromi utilizzati. A restare immutata è invece la forma: alta e cilindrica, simile a quella del panettone. La nostra pizza di Pasqua è arricchita con cioccolato fondente, arancia e rum e non presenta molte difficoltà nell'esecuzione. Per una buona riuscita del dolce bisogna tuttavia rispettare i tempi di lievitazione, molto lunghi e indispensabili per questo tipo di preparazione. La pizza di Pasqua dolce è generalmente servita durante la colazione della mattina di Pasqua sulle tavole del centro Italia dove sono presenti pietanze sia dolci, sia salate. Le dimensioni degli stampi variano e ne esistono di diverse misure: le dosi indicate in ricetta sono adatte per uno stampo in alluminio di 18 cm di diametro e alto 9 cm. La presenza di pochi grassi e la lunga lievitazione rendono la pizza di Pasqua dolce un prodotto goloso ma molto digeribile.

    Leggi la ricetta "Pizza di Pasqua dolce"
  24. Scarcelle pugliesi

    Le scarcelle sono un dolce tipico pugliese che si prepara durante le festività pasquali. Esistono numerose versioni per realizzare le scarcelle ma la base è sempre preparata con una pasta frolla. Generalmente sono ricoperte da una glassa bianca realizzata con l'albume e lo zucchero a velo e poi decorate con zuccherini colorati. Oltre alla decorazione con la glassa, si possono preparare scarcelle con le uova sode inserite sulla superficie tramite intrecci di pasta, fino alle versioni ripiene con marmellata o impasti a base di mandorle. Le scarcelle si preparano durante la settimana santa che precede la Pasqua.

    Leggi la ricetta "Scarcelle pugliesi"
  25. Schiacciata con anice

    La schiacciata livornese è una ricetta tipica pasquale nata nella città di Livorno ma ormai diffusa in tutta la Toscana. Si tratta di un dolce povero che ebbe origine nella seconda metà dell'Ottocento quando le famiglie contadine iniziarono ad aggiungere uova all'impasto del pane per creare un dolce da servire durante la pasqua. Si tratta di una sorta di pizza leggermente dolce molto soffice e profumata, deve il suo aroma all'aggiunta di scorza d'arancia e semi di anice. Potete aromatizzare la schiacciata a vostro piacimento con sambuca, rosolio di menta o liquore sassolino. La nostra ricetta prevede l'uso dell'olio di semi a sostituzione del burro, questa variante rende il dolce più leggero. Preferite utilizzare una quantità inferiore di lievito compensando con una lunga lievitazione, il dolce diventerà più aromatico e digeribile. Nonostante le possibili varianti la schiacciata livornese mantiene come caratteristica principale una lunga lievitazione e la presenza di abbondanti semi di anice. Consumate la schiacciata con un pezzetto di cioccolato a merenda o come fine pasto.

    Leggi la ricetta "Schiacciata con anice"
  26. Torta di riso

    La torta di riso è un dolce tipico della cucina dell'Emilia Romagna, in particolare della città di Bologna, che è confezionato durante il periodo pasquale, proprio come la colomba. Caratteristiche principali di questo dolce tradizionale sono la semplicità degli ingredienti e la facilità della preparazione. Le origini della torta risalgono al XVIII secolo quando venne istituita la Festa degli addobbi durante la quale si appendevano, fuori delle finestre, alcuni drappi colorati e i padroni di casa offrivano ai loro visitatori la torta di riso appositamente preparata per l'occasione. Della ricetta esistono numerose varianti che prevedono l'uso di altri ingredienti per arricchire l'impasto: uvetta, frutta secca, agrumi canditi, cioccolato e anche aromi come cannella, anice e i chiodi di garofano.

    Leggi la ricetta "Torta di riso"
  27. Torta di riso al cioccolato

    La Torta di riso al cioccolato affonda le sue radici nell’area geografica compresa tra le famose località di Viareggio e Camaiore: città toscane che ne rivendicano i natali. Secondo la tradizione questo dolce veniva preparato durante le festività pasquali: il suo ripieno a base di riso e cioccolato, che necessita di una cottura lenta e delicata,  si conciliava perfettamente con i ritmi oziosi dei periodi di festa, fatti di pomeriggi trascorsi in cucina tra chiacchiere e profumi invitanti. Oggi, fortunatamente, la torta di riso al cioccolato ha perso l’esclusività di dolce pasquale e la sua bontà può essere gustata durante tutto l’anno. La ricetta originale – che prevede una base di pasta di frolla ed un ripieno di riso cotto nel latte con l’aggiunta di cioccolato, zucchero e uova  - è molto simile a quella della Torta co’bischeri, dolce di origine pisana,  dal quale però se ne differenzia nettamente. Come ogni ricetta della tradizione che si rispetti, infatti, anche quella della torta di riso viene conservata e tramandata gelosamente di casa in casa, tanto che il Comune  di San Giuliano e quello di Vecchiano (località vicine alla Torre del Lago nel Comune di Viareggio) hanno registrato nel 2007 il marchio della ricetta per conservare la sua integrità. Tante sono comunque le varianti che potrete trovare nelle pasticcerie toscane: le più comuni sono quelle che prevedono l’aggiunta di uvetta, frutta candita, liquore o scorza d’agrumi. Potrete, quindi, personalizzare la vostra torta, arricchendola con gli aromi e i profumi che più preferite senza per questo snaturare le sue origini.

    Leggi la ricetta "Torta di riso al cioccolato "