Buccellato, il Natale in Sicilia
Il buccellato è un dolce natalizio della tradizione siciliana, la pasta frolla è arricchita da frutta secca e frutta candita: ecco come si realizza.
Il buccellato è un dolce tradizionale siciliano. Il suo nome deriva dal latino tardo bucellatum, il lemma voleva dire sbocconcellato, mordicchiato o ridotto a grosse briciole. Il nome si riferisce alla consistenza del dolce che unisce una pasta frolla ricca a un ripieno cremoso. In siciliano si chiama cucciddatu o cudduredda a seconda della zona dell’Isola in cui ci si trova. In tutta la Sicilia se ne trovano numerose varianti a base di fichi secchi o zucca candita. Proprio per la sua ricchezza e per la facilità di reperimento degli ingredienti è consumato nel periodo natalizio. È una produzione tipica siciliana, tanto caratteristica da essere riconosciuta ufficialmente dall’assessorato regionale delle politiche agricole, è inoltre inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani. Si tratta di una ciambella di pasta frolla che racchiude al suo interno un ripieno dolcissimo di fichi secchi, mandorle, zuccata, uva passa, scorze d’arancia e altri ingredienti che variano a seconda delle zone in cui viene preparato. Il rotolo così ottenuto viene poi richiuso e disposto in vari modi: spesso a forma di ciambella o di filoncino. Il buccellato casereccio viene poi solitamente coperto di glassa e ciliegine candite, mentre quelli comprati in pasticceria sono coperti di sontuose scorze candite di arance, cedri o mandarini. La lavorazione non è complicata, ma occorrerà fare attenzione che la frolla sia ben fredda per evitare che in cottura si deformi. Potete aiutarvi anche ponendo al centro della ciambella una tazza ricoperta di carta stagnola per facilitare la formazione del buco.
Fate raffreddare, decorate con frutta candita e servite come fine pasto.