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Calamari in umido con patate

I calamari in umido con patate e piselli sono un piatto gustoso e completo ideale per un pranzo o una cena in famiglia. Non richiedono particolari accorgimenti e risultano appaganti come pochi altri piatti. Ecco cosa serve per portarli in tavola in modo semplice.

di Roberta Favazzo 19 Luglio 2023

I calamari in umido con patate sono un piatto tradizionale e gustoso della cucina mediterranea. I calamari freschi, cotti lentamente in padella, vengono insaporiti con aromi e spezie insieme alle patate, che si ammorbidiscono e assorbono i sapori del condimento e i piselli, che regalano un tocco di dolcezza. Il risultato è un secondo succulento ed appagante. I calamari in umido con patate possono essere gustati come piatto principale, magari accompagnati da qualche fetta di pane per raccogliere il sughetto (o, meglio, fare la scarpetta), oppure possono essere serviti come secondo piatto in un pranzo o una cena in compagnia. È un piatto versatile, da godere in qualsiasi stagione dell’anno con particolare riferimento all’estate.

 

Ingredienti per 4 persone

  • Preparazione 20 min
  • Cottura 30 min
  • Calorie 180 Kcal x 100g
  • Difficoltà bassa

Come preparare: Calamari in umido con patate

  1. In una pentola capiente, scaldate l’olio d’oliva a fuoco medio. Aggiungete la cipolla e l’aglio tritati e fateli soffriggere fino a quando diventano dorati.

  2. Aggiungete le patate tagliate a pezzi e i piselli e mescolate bene. Coprite la pentola e lasciate cuocere a fuoco medio-basso per circa 15 minuti, o finché le patate risultano morbide.

  3. Solo adesso aggiungete i calamari a pezzi e fateli cuocere per alcuni minuti finché diventano opachi.

  4. Regolate di sale e pepe, unite il prezzemolo fresco tritato e serviteli caldi.

Variante Calamari in umido con patate

Calamari in umido con patate e pomodoro, anche la variante rossa del piatto merita una possibilità.

Qual è la differenza tra calamari e totani?

La differenza principale tra calamari e totani riguarda l’appartenenza a diverse famiglie di molluschi cefalopodi. I calamari, appartenenti alla famiglia Loliginidae, presentano un corpo più slanciato e allungato, con lunghe pinne laterali e due tentacoli più lunghi. I totani, invece, fanno parte della famiglia Ommastrephidae e hanno un corpo più tozzo e tondeggiante, con pinne laterali più corte e due tentacoli più corti. Dal punto di vista culinario, le due varietà possono essere usate in modo simile e sono spesso intercambiabili in molte ricette, offrendo entrambe una carne tenera e saporita apprezzata nella cucina di mare.

Come capire se i calamari sono cotti?

Per capire se i calamari sono cotti, potete prestare attenzione a diversi segnali. Prima di tutto, il colore della carne dei calamari cotti diventa opaco e bianco traslucido, a differenza del tono trasparente dei calamari crudi. Inoltre, la consistenza assume una consistenza morbida e tenera, mentre quelli crudi sono più gommosi. Un altro segnale è l’odore: i calamari cotti emettono un profumo dolce e invitante. Infine, potete semplicemente controllare il tempo di cottura: generalmente, i calamari richiedono pochi minuti a calore medio-alto. Ricordate di non farli cuocere troppo a lungo per evitare che diventino duri e difficili da masticare.