Cinghiale alla cacciatora: per l’inverno
Il cinghiale alla cacciatora è un secondo perfetto per la stagione fredda, marinate la carne a lungo con il vino rosso e completate con olive e pomodorini.
Il cinghiale alla cacciatora è un secondo piatto molto saporito e corposo. Si tratta di una preparazione molto semplice che prevede la cottura della carne con pomodorini olive ed erbe aromatiche. Le carni di questo animale sono particolarmente ricercate ed apprezzate, fino a qualche tempo fa meno abbondanti che negli ultimi anni. Il cinghiale è un maiale selvatico, appartiene infatti alla famiglia dei suidi. Il suo peso può variare dai 100 ai 350 kg a seconda dell’età dell’animale, più è giovane più la carne risulta tenera. In Italia il cinghiale è presente soprattutto in Toscana, Campania, Valle d’Aosta, Sardegna e Sicilia, ma non mancano capi anche nell’Alto Lazio e più vicini alle zone abitate. A causa del sapore forte e della consistenza dei muscoli dell’animale, la carne necessita di un lungo processo di marinatura, questo passaggio avviene tenendo in ammollo la carne prima in acqua fredda e sale, permettendo di eliminare il sangue e, in un secondo momento, la carne viene marinata nel vino rosso con spezie, erbe e verdure. Ammorbidire la carne del cinghiale è essenziale, come è fondamentale attenuare il tipico sapore selvatico dovuto al tipo di alimentazione degli animali: vivono nei boschi cibandosi di bacche, ghiande, tuberi, radici, funghi e frutti selvatici, passano molto tempo in movimento, questo sviluppa muscoli sodi e tonici. I tempi di cottura poi sono piuttosto lunghi, solo una cottura lenta permette alla carne di ammorbidirsi e diventare succulenta.
Completate con un filo di extravergine d'oliva e servite.