Collo di maiale laccato
Succoso, aromatico, saporito e con una superficie irresistibilmente lucida tutta da assaporare. Il maiale laccato promette grandi soddisfazioni, non solo per chi lo cucina, ma anche per chi lo mangia.
Il collo di maiale laccato rappresenta la ricetta perfetta per tutte quelle occasioni nelle quali volete fare colpo sui vostri commensali con qualcosa di estremamente gustoso ed originale ma non avete tempo, o voglia, di passare ore ai fornelli. Questo è il classico esempio di come, con pochissima fatica ed ancora meno ingredienti, sia possibile servire in tavola un secondo da ristorante. Il collo di maiale laccato si realizza semplicemente facendolo rosolare in padella, quindi cospargendolo con una salsa ottenuta facendo cuocere mele, pere, salsa di soia e zucchero in una padella. Il passaggio in forno finale ne assicura l’aspetto lucido e tanto invitante che suscita alla sola vista. Ecco come si prepara.
Variante Collo di maiale
Collo di maiale laccato al miele, una variante più semplice che non richiede l’utilizzo della salsa di frutta.
Arrosto di maiale laccato al miele
Se al collo preferite un arrosto, fate scaldare il forno a 180°C. Quindi, massaggiate uniformemente la carne di maiale con sale e pepe. In una ciotola, mescolate miele, salsa di soia, aglio tritato e zenzero. Distribuite questa marinata sull’arrosto in modo che ne sia ben ricoperto. Posizionate quindi in una teglia e infornate per circa 1,5-2 ore, o fino a quando la carne raggiunge una temperatura interna di 63-70°C. Durante la cottura, spennellate l’arrosto con la marinata rimasta per dare vita ad una glassa appiccicosa. Lasciate riposare per circa 15 minuti prima di affettare. Servite con contorni a piacere, come patate arrosto o cavolfiore gratinato.
Collo di maiale laccato, conservazione
Per conservare il collo di maiale laccato, lasciatelo raffreddare completamente prima di avvolgerlo nella pellicola trasparente o di conservarlo all’interno di un contenitore ermetico, in vetro o plastica, in frigorifero. Consumatelo entro un paio di giorni dopo averlo fatto ben scaldare. Vi sconsigliamo invece di congelarlo per il fatto che, a seguito di scongelamento, la laccatura potrebbe risentirne.