Faraona alla leccarda
La faraona alla leccarda è un secondo piatto della cucina umbra tutto da scoprire: ricco e appagante, si presta ad essere portato in tavola in occasione delle festività.
Per chi non l’avesse mai sentita nominare, la faraona alla leccarda è un secondo piatto tipico della cucina umbra, in particolare della zona di Terni, pronto a conquistare per i suoi sapori decisi. Si tratta di una preparazione che, data la sua ricchezza, veniva (e viene) proposta in special modo durante le festività natalizie. Per scoprire di più su questo piatto, bisogna precisare cosa si intenda per leccarda (no, non quella del forno). Così si chiama la salsa di accompagnamento del piatto, che è composta da fegatini e aromi, usata per insaporire a dovere l’arrosto. Se vi abbiamo incuriosito, non vi resta che provarla.
Variante Faraona alla leccarda
La faraona alla leccarda in padella, la variante che viene cotta sui fornelli, è un’alternativa a questa.
Faraona alla leccarda, come conservarla
Per conservare la faraona alla leccarda vi consigliamo di riporre in maniera separata la carne e la salsa leccarda. La seconda potrete metterla in un contenitore ermetico o in una ciotola coperta da pellicola trasparente. In alternativa, potreste anche congelarla per un uso futuro. La faraona, che è già in pezzi, potreste inserirla in un sacchetto di plastica per alimenti. Oppure sempre in un contenitore a chiusura ermetica. In entrambi i casi solo dopo che si sarà raffreddata. Quando sarà giunto il momento di riscaldarla, fate attenzione a non surriscaldarla troppo per evitare che si secchi.
Che differenza c’è tra la gallina e la faraona?
La differenza tra gallina e faraona risiede innanzitutto nelle dimensioni. La faraona, leggermente più piccola della gallina, si caratterizza per una carne gustosa dal colore scuro con sfumature rosse. Una cottura attenta la rende tenera e squisita, e le conferisce un sapore che richiama quello delle carni selvatiche come il fagiano e la pernice.