Fatti fritti: ciambelle per Carnevale
Originari della Sardegna i fatti fritti sono delle ciambelle soffici ideali per una merenda sostanziosa. Vengono preparati in molti modi diversi, con ricette simili ma con alcune varianti in base alla zona o alla ricetta di famiglia. La nostra ricetta prevede un impasto facile da realizzare sia a mano che con la planetaria. Il riposo è piuttosto ma il risultato vi lascerà a bocca aperta. Ricordate in ultimo di spolverizzare i fatti fritti ancor caldi con lo zucchero semolato.
I fatti fritti sono dei dolci tipici della cucina sarda, preparati in occasione del Carnevale. Sono delle soffici ciambelle, che vengono fritte e cosparse di zucchero semolato. Per gustare al meglio i fatti fritti, vanno serviti appena tiepidi o comunque consumati in giornata.
Come si fanno i fatti fritti?
Per impastare la massa dei fatti fritti utilizzate una planetaria o procedete a mano, in questo secondo caso occorrerà più pazienza ma sarà più facile che la lievitazione parta. Per garantire una corretta lievitazione lasciate l’impasto in un luogo tiepido fino a che non inizia a gonfiarsi, poi trasferitelo in frigo per 10 o 12 ore fino a che non è maturato e pronto per essere steso. Se non possedete un coppa pasta potete utilizzare anche una grossa tazza. Se non avete un beccuccio per sacca da pasticcere potete utilizzare anche un tappo di alluminio. Utilizzare un foglio di carta forno da porre sotto alle ciambelle vi aiuterà a tuffarle nell’olio bollente senza sformarle.
Variante Fatti Fritti
Se cercate più ricette di dolci di carnevale eccone qualcuna:
- Angioletti alla nutella
- Arancini di carnevale
- Arancini dolci
- Berlingozzo
- Bignè di San Giuseppe
- Bombe fritte alla crema
- Bomboloni fritti
- Bomboloni toscani
- Bugie
- Bugnes
- Cassatelle di ricotta
- Cassatelle fritte
- Castagnole
- Castagnole al forno
- Castagnole morbide
- Castagnole ripiene
- Chiacchiere al cacao
- Chiacchiere alla ricotta
- Chinulille
- Chisulì
- Ciambelle fritte
- Ciambelle polacche
- Crema fritta
- Crema fritta veneziana
- Crispelle di riso
- Crostoli ai pistacchi
- Crostoli ripieni
- Cucchielle
- Fatti fritti
- Fraviole siciliane
- Frappe al forno
- Frappe al forno senza burro
- Frappe con ricotta ripiene
- Frappe ripiene
- Frappe senza glutine
- Frittelle
- Frittelle al cioccolato
- Frittelle con patate
- Frittelle con uvetta
- Frittelle di ricotta
- Frittelle di riso
- Frittelle sarde
- Frittelle veneziane
- Frittelle veneziane tradizionali
- Graffe
- Graffe al forno
- Graffe senza patate
- Krapfen
- Maschere di frolla
- Migliaccio napoletano
- Migliaccio al cioccolato
- Millefoglie di chiacchiere
- Pampuglie alle castagne
- Polenta dolce fritta
- Rafanata
- Ravioli dolci
- Ravioline
- Raviolini ai ceci
- Rufioli
- Sanguinaccio
- Schiacciata fiorentina
- Scroccafussi
- Sospiri sardi
- Struffoli
- Tagliatelle dolci fritte
- Torta di San Biagio
- Tortelli ripieni
- Zeppole di San Giuseppe
Perché si chiamano fatti fritti?
Anche se comunemente chiamati fatti fritti, nella lingua sarda sono chiamati parafrittus o frati fritti, si narra infatti che l’origine del loro nome derivi o dalla loro forma, che ricorda la classica chierica dei frati, o dalla riga chiara che si forma durante la frittura, che rievoca il cordone del saio dei frati.