Gamberi fritti in tempura
I gamberi fritti in tempura sono irresistibilmente croccanti: ecco i segreti per prepararli in casa così come li gustiamo nei ristoranti orientali.
I gamberi fritti in tempura costituiscono un antipasto con il quale abbiamo imparato a familiarizzare con l’avvento dei ristoranti cinesi e giapponesi. Li abbiniamo spesso al sushi, ma costituiscono una ricetta talmente semplice e sfiziosa da poter essere inserita in un qualsiasi menù a base di pesce, anche formale. Avvolti da una speciale pastella, questi gamberi fritti diventano irresistibili: vi sveliamo tutti i segreti per ottenere un risultato leggero, per nulla unto ed incredibilmente croccante. In pochissime mosse.
Variante Gamberi fritti
Potete anche preparare dei gamberi fritti senza pastella: in questo caso, potete friggerli direttamente con il loro guscio, che andrete ad eliminare dopo la cottura.
A cosa fanno bene i gamberi?
Per quanto riguarda i benefici nutrizionali, i gamberi forniscono un basso livello di grassi e calorie, contengono proteine di buona qualità e vitamine del gruppo B insieme a sali minerali come lo zinco, il calcio ed il fosforo. Il loro consumo è vantaggioso sotto il profilo della protezione della salute del cuore e delle arterie per via del basso contenuto di grassi saturi e della loro ricchezza di potassio e omega 3.
Gamberi fritti, conservazione
I gamberi in tempura, così come tutti gli alimenti fritti, dovrebbero essere gustati dorati e croccanti, come appena tolti dall’olio. Friggerli al momento di servirli è l’opzione migliore, anche se spesso non è possibile metterla in pratica. Nel caso in cui dovessero avanzare, bisogna tenere in conto che a qualche ora dalla loro preparazione, la pastella tenderà ad inumidirsi e ad ammorbidirsi, per questo vi consigliamo di non conservarli a lungo. L’unica possibilità per recuperarne in parte la fragranza, è quella di farli asciugare in forno in una teglia rivestita di carta forno.