Panone di Natale bolognese
Un tripudio di frutta secca, alcolici, cioccolato e spezie: tutto questo è il panone di Natale bolognese, un dolce della tradizione emiliana che non può mancare in tavola durante le festività natalizie.
Se non siete della zona probabilmente non l’avrete ancora sentito nominare, ma il panone di Natale bolognese merita assolutamente di essere preparato, e naturalmente assaggiato, in vista delle festività. A chi non sapesse minimamente di cosa si tratta, diciamo che il Panone, in dialetto bolognese “panón”, è un delizioso dolce natalizio del comune di Molinella. Un prodotto da forno di origine povera anche se dalla sfilza degli ingredienti che prevede non si direbbe. A base, tra gli altri, di cacao, canditi, cioccolata e uvetta sultanina. Incredibile è il profumo che sprigiona sia dentro il forno che fuori, una volta servito in tavola quando appena tiepido. Un consiglio spassionato? Non lasciatevi intimorire ma dategli una possibilità. Non ve ne pentirete. La ricetta è delle Sorelle Simili.
Variante Panone di Natale bolognese
Il Certosino è una variante del panone di Natale bolognese a base di miele, cioccolato e frutta candita.
Panone di Natale bolognese, come si conserva
E’ uno di quei dolci a relativamente lunga conservazione, come il pandoro o il panettone, per intenderci. Per preservare la freschezza e il sapore del panone bolognese, avvolgetelo nella pellicola trasparente o in un canovaccio pulito, quindi conservate in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e luce diretta. Se ne avete uno abbastanza capiente, potete utilizzare un contenitore ermetico. Anche se non è vietato, evitate di congelarlo per evitaredi comprometterne la consistenza. Prima di servirlo, se non è stato sfornato da poco, potreste farlo scaldare appena per un’esperienza ancora più piacevole.
Varianti del panone di Natale bolognese
Come spesso accade per le ricette della tradizione, il panone di Natale bolognese vanta diverse variazioni sul tema, dettate spesso e volentieri dalle preferenze della famiglia che lo prepara, e che magari si sono consolidate negli anni. C’è chi aggiunge la marmellata di prugne o il vincotto al posto della mostarda bolognese. Chi aggiunge il vino e chi usa un mix di spezie e di liquori diversi. A voi la scelta.