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Pasta al salmone senza panna

Se amate la classica pasta al salmone ma vorreste mantenervi leggeri, provatela senza panna: diventerà un primo piatto adatto al pranzo di tutti i giorni.

di Roberta Favazzo 25 Gennaio 2024

La pasta al salmone senza panna è un primo leggero ma delizioso nel quale è possibile apprezzare al meglio il sapore del pesce, che in questo caso non viene coperto dalla ricchezza del latticino. Preparata con filetti di salmone fresco, aglio, prezzemolo e limone, la sua semplicità conquista il palato grazie al mix delle materie prime presenti. Perfetta per una cena veloce o il pranzo di tutti i giorni, anche da improvvisare in pochi minuti, la scelta di evitare la panna la rende sicuramente meno pesante del solito e adatta a chi preferisce diminuire l’apporto calorico. Volete abbinarla ad un secondo? Rimanete sul pesce con un merluzzo in umido in padella o una frittura mista, se volete un pasto ancora più appagante.

 

Ingredienti per 4 persone

  • Preparazione 15 min
  • Cottura 25 min
  • Calorie 440 Kcal x 100g
  • Difficoltà bassa

Come preparare: Pasta al salmone senza panna

  1. Cuocete la pasta in acqua salata seguendo le istruzioni sulla confezione. In una padella, scaldate l’olio d’oliva e rosolate l’aglio fino a doratura.

  2. Aggiungete i filetti di salmone tagliati a cubetti e cuocete fino a quando diventano opachi.

  3. Unite il succo e la scorza di limone, aggiustate di sale e pepe, e cuocete per qualche minuto.

  4. Scolate la pasta al dente e aggiungetela alla padella con il salmone, mescolando bene. Aggiungete il prezzemolo e servite caldo.

Variante Pasta al salmone senza panna

Provate la pasta al salmone panna e vodka, una variante sul tema dal gusto più deciso.

Pasta al salmone senza panna, come arricchirla

Per arricchire questo primo potete aggiungere pomodorini freschi per conferire un tocco di dolcezza oltre che di colore. Invece, per ottenere una consistenza cremosa in assenza di panna, potete optare per il latte o la ricotta. O per il burro, se preferite anche se il salmone è già di per sé un pesce piuttosto grasso, e rischiereste di esagerare rendendo il piatto troppo pesante. Possibili altre aggiunte sono i gamberetti, dell’avocado tagliato a cubetti o delle patate a tocchetti.

Pasta al salmone senza panna, come si conserva

Nel caso in cui dovesse avanzare, potete conservare la pasta in frigorifero. Non prima, però, di averla portata a temperatura ambiente. Racchiudetela in un contenitore ermetico e consumatela entro 2-3 giorni. Al momento di riscaldarla, aggiungete una piccola quantità di acqua o brodo per riportarla alla consistenza iniziale. Potete anche congelarla, se vi va. In questo caso si mantiene in freezer per non più di due mesi. Fatela scongelare la sera precedente direttamente in frigo prima di scaldarla come sopra.