Polpette di tacchino in padella
Le polpette di tacchino in padella sono pronte a portare una novità in tavola: ecco ricetta e procedimento a prova di chi è alle prime armi.
Le polpette di tacchino in padella rappresentano un secondo diverso dal solito da proporre nell’ambito del pranzo in famiglia o di una cena con amici. Le polpette di tacchino, forse meno comuni di quelle di manzo o di pollo, hanno dalla loro un gusto strepitoso e una grande versatilità. Se realizzate in versione mignon possono essere servite come finger food nel corso di un aperitivo. Se, invece, schiacciate, possono diventare degli allettanti hamburger per bambini.
Polpette di tacchino, come cucinarle?
Oltre che in padella, le polpette di tacchino si possono cuocere in umido in tegame, magari insieme a dei piselli o delle carote; ottime sono sia in bianco che al sugo. Nel primo caso si possono insaporire in padella con una salsina al limone. In alternativa, altrettanto sfiziose sono le polpette di tacchino al forno, ma prestate attenzione a che non si secchino troppo in cottura. Potete risolvere bagnandole durante la permanenza in forno con del brodo vegetale.
Variante polpette di tacchino in padella
Per delle polpette di tacchino in padella senza uova, sostituite a queste della ricotta fresca: servirà a legare il composto e ad assicurare morbidezza.
Servite le polpette calde o tiepide insieme ad un contorno di patate, di piselli o di verdure grigliate.
Come si conservano le polpette di tacchino
Se ne avete cucinate grandi quantità e vi sono avanzate, le polpette di tacchino cotte si possono correttamente conservare in frigo, opportunamente avvolte nella pellicola trasparente o all’interno di un contenitore a chiusura ermetica, per 3-4 giorni. Importante è attendere che si siano completamente raffreddate. In alternativa potete sempre congelarle sempre con le stesse modalità. In questo caso si conservano in freezer per circa 2 mesi.