Polpo alla pignata: cucina pugliese
Il polpo alla pignata è un’antica ricetta pugliese il cui nome deriva dalla tipica pentola in terracotta in cui il polpo veniva cucinato.
Il polpo alla pignata è un’antica ricetta salentina il cui nome deriva dalla tipica pentola in terracotta in cui veniva cucinato, la pignata appunto. Nel polpo alla pignata il polpo cuoce con la sua stessa acqua, ed è questa la principale regola da seguire per una cottura perfetta. Il polpo di cui il mar Mediterraneo è ricco, si riconosce dalla doppia fila di ventose presenti sugli otto tentacoli, ed è particolarmente adatto per questo tipo di cotture lunghe. La sua carne è piuttosto dura e quindi appena pescato viene di solito sbattuto con forza sullo scoglio per renderlo tenero. In alternativa, lo si potrà tenere in freezer per qualche giorno prima di cucinarlo. In realtà con questo metodo di cottura il polpo perde la sua tenacità per diventare molto morbido e succulento. Ricordate inoltre di non aggiungere ulteriore sale perché il polpo è piuttosto sapido. La ricetta del polpo alla pignata è molto antica e, come in tutti questi casi, ogni famiglia tramanda da generazione la propria versione. La differenza principale tra una ricetta e l’altra sta nell’aggiunta o meno delle patate a metà cottura, non essendoci una prescrizione certa al riguardo ognuno potrà decidere in base ai propri gusti, certamente aggiungendo le patate diventerà un ottimo piatto unico. Non dovrà in ogni caso mancare abbondante pane da inzuppare nel delizioso fondo di cottura.
Variante Polpo alla pignata
Potete arricchire il polpo alla pignata aggiungendo a metà cottura delle patate in pezzi.
Servite il polpo con una manciata di prezzemolo tritato fresco.