Ragù di lenticchie
Il ragù di lenticchie è un sugo perfetto per tantissime occasioni, sia se avete ospiti vegetariani a cena sia se volete servire questo legume in maniera creativa e diversa dal solito.
Il ragù di lenticchie è un’alternativa vegetariana al classico ragù di carne che può tornare utile in tutta una serie di occasioni. Ad iniziare dai menù delle feste, spesso e volentieri non adatti a chi abbia fatto una scelta alimentare che non comprende il consumo di carne. Ebbene, sostituendo il ragù di lenticchie a quello tradizionale nel condimento di tagliatelle, lasagne e pasta al forno, vi renderete conto di come quest’ultimo non vi mancherà, anzi. Ecco la ricetta facile.
Variante Ragù di lenticchie
Provate anche il ragù di lenticchie e zucca, per una cena appagante per la mente, oltre che per il palato. Se vi piacciono le lenticchie ecco alcune ricette:
- Lenticchie gustose
- Lenticchie in umido
- Crepe di lenticchie
- Minestra riso e lenticchie
- Cestini di patate con cotechino e lenticchie
- Lenticchie all’indiana
- Ragu di zucca e lenticchie
- Insalata di lenticchie
- Arrosto di lenticchie
- Pasta crema di zucca e lenticchie
- Frittelle di lenticchie
Quante lenticchie per una persona?
Ovviamente la quantità di lenticchie che si possono mangiare dipendono da una serie di fattori. Innanzitutto se si è a dieta o meno, e poi dalla composizione dello specifico pasto. In via generale, tuttavia, si può affermare che una quantità ragionevole di tali legumi a persona sia pari a 100 grammi. Naturalmente non si tratta di un dato fisso, mangiarne 20-30 grammi in più non costituirà un problema.
Come conservare il ragù di lenticchie
Nel caso in cui dovesse avanzare, niente paura, potete sempre conservare il ragù di lenticchie in frigo o congelarlo, a seconda delle esigenze. Potete quindi farlo raffreddare e metterlo in frigorifero per un massimo di 3 giorni all’interno di un contenitore ermetico, oppure congelarlo, con le stesse modalità, per un massimo di 3 mesi. Prima dell’uso vi basterà farlo scongelare durante la notte a temperatura ambiente, quindi riscaldarlo e servirlo.