Risotto con pancetta affumicata
Il risotto con pancetta affumicata è un primo piatto pronto a rompere la solita routine in tavola: profumatelo e donategli un tocco di colore con l’aggiunta dello zafferano, diventerà irresistibile.
Il risotto con pancetta affumicata è un primo diverso dal solito perfetto per portare in tavola gusto e novità. Per prepararlo, basta soffriggere la pancetta affumicata, aggiungere riso e zafferano, sfumare con vino bianco e cuocere con l’aggiunta graduale di brodo caldo. Ideale per cene con amici o occasioni speciali, questo risotto stupisce per l’inconfondibile gusto della pancetta e l’aroma dello zafferano, che oltre che profumo regala colore. Nel caso in cui dovesse avanzare, conservate eventuali rimanenze in frigorifero, salvo consumarle entro due giorni al massimo.
Variante Risotto con pancetta affumicata
Il risotto con pancetta affumicata e zucchine è una variante che potete preparare in estate, quando tali ortaggi sono di stagione.
Risotto con pancetta affumicata, come arricchirlo
Anche se è ottimo da ricetta originale, il risotto con pancetta affumicata si può arricchire aggiungendo o sostituendo alcuni ingredienti. Ad esempio, potete unire dei funghi porcini, che andranno a sposarsi perfettamente con il gusto affumicato della pancetta. Oppure, potreste sostituire lo zafferano con del curry. Altrettanto deliziosa è la variante che vuole l’aggiunta di asparagi freschi per un piatto primaverile raffinato. Che ne dite, ancora, di testare il risotto al limone e pancetta? Il tocco agrumato lo renderà piacevolmente fresco al naso. Ultima, ma non per ordine di importanza, è il risotto al gorgonzola e pancetta, ricco e cremoso.
Risotto con pancetta affumicata, conservazione
Per conservare correttamente il risotto, trasferitelo in un contenitore ermetico entro un’ora dalla preparazione evitando di lasciarlo troppo a lungo a temperatura ambiente, specie se fa caldo. Consumatelo entro 2-3 giorni e, quando andrete a consumarlo, ponetelo su fiamma bassa o nel microonde, aggiungendo un po’ di brodo per ripristinare la sua iniziale cremosità. Potete anche congelarlo, sempre all’interno di contenitori a chiusura ermetica per evitare che si verifichino contaminazioni all’interno del freezer. Qui durerà per 2-3 mesi.