Sfince di patate
Un dolce di Carnevale da non perdere: provate le sfince di patate, soffici e dorate frittelle da gustare appena tiepide per festeggiare alla grande.
Le sfince di patate sono una tipica specialità del Carnevale italiano: si gustano diffusamente in tutta la penisola – specialmente in Sicilia – nonostante possano essere intese con nomi diversi a seconda della zona di provenienza. Altro non sono che dolci frittelle di patate e farina, fritte in abbondante olio caldo e spolverate di zucchero a velo che si mangiano appena tiepide. Le sfince di patate si possono aromatizzare e farcire a piacere, e risultano particolarmente soffici proprio per via dell’aggiunta di tali ortaggi lessi e ridotti in purea all’impasto.
Come preparare: Sfince di patate
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Schiacciate le patate con l’aiuto di uno schiacciapatate. Fate intiepidire il latte ed unite il lievito di birra sbriciolato ed un cucchiaino di zucchero prelevato dal totale. Mescolate per fare sciogliere il lievito.
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Unite il lievito alle patate ed aggiungete i due tipi di farina setacciati, lo zucchero rimasto ed un pizzico di sale. Iniziate a mescolare unendo man mano l’acqua e fino ad ottenere una pastella morbida e liscia.
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Copritela con della pellicola trasparente e fatela lievitare per circa 2 ore. Una volta raddoppiato l’impasto, friggete le sfince di patate. Prelevate un cucchiaio di impasto e tuffatelo dentro una pentola in abbondante olio caldo.
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Friggete fino a quando le sfince risulteranno dorate. Scolatele su carta assorbente e spolveratele con lo zucchero a velo.
Variante Sfince di patate
Potete aromatizzare l’impasto con l’aggiunta di un cucchiaio di liquore a piacere, che conferirà un piacevole retrogusto alcolico ai dolci. Se vi piacciono i dolci di carnevale provate queste ricette:
- Angioletti alla nutella
- Arancini di carnevale
- Arancini dolci
- Berlingozzo
- Bignè di San Giuseppe
- Bombe fritte alla crema
- Bomboloni fritti
- Bomboloni toscani
- Bugie
- Bugnes
- Cassatelle di ricotta
- Cassatelle fritte
- Castagnole
- Castagnole al forno
- Castagnole morbide
- Castagnole ripiene
- Chiacchiere al cacao
- Chiacchiere alla ricotta
- Chinulille
- Chisulì
- Ciambelle fritte
- Ciambelle polacche
- Crema fritta
- Crema fritta veneziana
- Crispelle di riso
- Crostoli ai pistacchi
- Crostoli ripieni
- Cucchielle
- Fatti fritti
- Fraviole siciliane
- Frappe al forno
- Frappe al forno senza burro
- Frappe con ricotta ripiene
- Frappe ripiene
- Frappe senza glutine
- Frittelle
- Frittelle al cioccolato
- Frittelle con patate
- Frittelle con uvetta
- Frittelle di ricotta
- Frittelle di riso
- Frittelle sarde
- Frittelle veneziane
- Frittelle veneziane tradizionali
- Graffe
- Graffe al forno
- Graffe senza patate
- Krapfen
- Maschere di frolla
- Migliaccio napoletano
- Migliaccio al cioccolato
- Millefoglie di chiacchiere
- Pampuglie alle castagne
- Polenta dolce fritta
- Rafanata
- Ravioli dolci
- Ravioline
- Raviolini ai ceci
- Rufioli
- Sanguinaccio
- Schiacciata fiorentina
- Scroccafussi
- Sospiri sardi
- Struffoli
- Tagliatelle dolci fritte
- Torta di San Biagio
- Tortelli ripieni
- Zeppole di San Giuseppe
Sfince di patate, conservazione
Le sfince di patate possono essere conservate in un contenitore ermetico o coperte con della pellicola trasparente per qualche giorno a temperatura ambiente. Così come tutte le preparazioni fritte, però, tendono presto a risentirne in fatto di morbidezza. Poco male. Potete sempre farle scaldare per qualche minuto in forno per riportarle alla loro originaria consistenza. Se le avete congelate, prima di servirle è sufficiente scongelarle a temperatura ambiente o riscaldarle in forno a 180 gradi per circa 10 minuti. Torneranno come appena fatte.
Varianti delle sfince di patate
Diverse sono le possibili varianti di questo dolce di Carnevale: potete aggiungere all’impasto uvetta e pinoli, che conferiscono un sapore più dolce e croccante alla frittura. Oppure profumarle con la cannella, che regala loro un aroma dolce e piacevole. Che ne dite di arricchirle con delle gocce di cioccolato? Faranno la differenza. Infine, potreste passarle, una volta cotte, nel miele fluido al posto dello zucchero a velo.
