Strozzapreti con salsicce, crema di fave e nocciole: il primo cremoso
Gli strozzapreti sono una pasta fresca a base di acqua e farina. Ve li proponiamo con un sugo a base di salsiccia, crema di fave e nocciole
Gli strozzapreti con salsiccia, crema di fave e nocciole sono un primo piatto ideale da preparare nella stagione primaverile. Gli strozzapreti sono molto semplici da realizzare e si prestano a diverse varianti. Per preparare la nostra ricetta, sbollentate per prima cosa le fave; occorrono pochi minuti e in questo modo sarà più facile sbucciarle. Dopo questo primo passaggio, frullate le fave con le nocciole tostate, i formaggi grattugiati e l’olio. Noi non abbiamo aggiunto erbe aromatiche, ma se vi piacciono potete aggiungere alla crema di fave del prezzemolo, menta fresca o timo.
Strozzapreti fatti in casa: come si preparano?
Per preparare questa pasta fresca servono due tipi di farina, la 00 e quella di grano duro, l’acqua tiepida e il sale. Basta disporre la farina a fontanella, unire l’acqua e il sale e impastare. Dopo aver fatto riposare l’impasto per almeno 30 minuti in frigorifero, non resta che stendelo con il mattarello, tagliare la pasta e dare la forma ai nostri strozzapreti. Ecco che la pasta homemade è pronta per essere cotta e tuffata in un buonissimo condimento.
Variante Strozzapreti con salsiccia, crema di fave e nocciole
La nostra ricetta si presta a molte varianti: per una versione vegetariana, evitate la salsiccia. Le nocciole si possono sostituire con la frutta secca che preferite: mandorle, anacardi o noci. Per la tipologia di pasta potete utilizzare altri formati di pasta fresca, come le trofie, oppure pasta secca come linguine o fusilli.
Servite gli strozzapreti caldi e, se volete, aggiungete formaggio grattuggiato e nocciole a piacere per decorare.
Perché si chiamano strozzapreti?
Pare che il nome di questa pasta fresca a base di acqua e farina, alluda malignamente alla proverbiale golosità dei preti. Questa pasta nasce durante il periodo di dominazione dello Stato Pontificio dell’attuale Emilia Romagna; l’origine degli strozzapreti sembra riconducibile all’anticlericalismo della popolazione emiliana. Le donne, infatti, offrivano questa pasta agli ecclesiastici augurandosi che morissero per strozzamento durante il pasto.