Vignarola
La vignarola è un contorno primaverile tipico della cucina laziale e romana. Ecco la ricetta con: fave, piselli, lattuga, carciofi, cipollotti e guanciale.
La vignarola – anche chiamata vignarola alla romana – è il piatto primaverile per eccellenza poiché è cucinato con tutte le primizie di questa stagione. Dopo avervi indicato dove mangiare questo delizioso piatto della tradizione laziale e romana, vi spieghiamo come come cucinarlo a casa conservando tutti i sapori e i profumi degli ortaggi.
L’origine del nome è controversa: la prima versione sostiene che derivi dal fatto che tutte le verdure utilizzate per comporre il piatto erano coltivate tra le vigne; una seconda ipotesi fa risalire i nome dai vignaroli ovvero coloro che vendevano frutta e verdura nei mercati romani; la terza versione fa risalire il nome alla preparazione che erano soliti mangiare i contadini durante il lavoro nelle vigne. Qualunque sia l’origine del nome è certo che la vignarola sia di origine contadina. Questa delizia può essere servita sia come contorno sia come antipasto e, al tempo stesso, rappresenta un ottimo condimento per pasta e risotti, ma anche una golosa farcitura per un ciambellone salato con prodotti di stagione. Omettendo il guanciale, come avviene in molte versioni, la vignarola alla romana si trasforma in un piatto ideale per chi conduce una dieta vegetariana.
Consigli
Utilizzate ingredienti freschissimi di stagione per un piatto perfetto.
Conservazione
Potete conservare la vignarola in frigo fino a un massimo di 3 4 giorni.
Variante Vignarola
Se il sapore del guanciale è troppo forte potete sfumarlo con mezzo bicchiere di vino bianco.
Accompagnate con fette di pane.