5 ristoranti giapponesi da provare a Roma
A Roma è possibile sperimentare una cucina giapponese che vada oltre il sushi e il sashimi. Scoprite dove andare con Agrodolce.
Ogni volta che si parla di cucina giapponese il pensiero corre veloce ad alcune immagini: sushi e sashimi, spesso addirittura a quel trabiccolo a forma di barca su cui vengono posizionati svariati bocconcini delle suddette pietanze, che piazzano al centro del tavolo impedendo ogni tipo di contatto umano a meno di naufragare appesi alla barca. la cucina giapponese ha molto da offrire oltre al sushi e al sashimi, così diffusi in Italia La cucina giapponese in realtà non è così, almeno non è solo così; in verità quelle barche in Giappone non le conoscono nemmeno e il loro gusto va ben oltre il sushi e il sashimi. In Italia si è affermato negli ultimi 10 anni come cibo salutare, dovute precauzioni sanitarie applicate a regola d’arte, e in effetti lo è; però i nipponici non cucinano in casa né l’uno né l’altro, vanno al ristorante a mangiarli, intorno al kaiten e prima di una partita a pachinko. Per questo motivo, senza dimenticare l’adorato pesce crudo, abbiamo selezionato, tra i ristoranti giapponesi di Roma da non perdere, i migliori 5 che offrano anche piatti cucinati più o meno tradizionali.
- Kenko (via degli Irpini, 8). Il nuovo corso di questo ristorante tanto caro ai romani è nel claim: contemporary japanese. Una cucina di tradizione millenaria che getta uno sguardo alla modernità, all’impiego di tecniche di cucina innovative, mantenendo i piedi saldi nei sapori tradizionali e l’anima nella cultura nipponica. Oltre a uno dei migliori sushi della capitale, ottimi i ramen e gli udon, imperdibile il tonkatsu e la zuppa di pesce e miso, così come l’insalata di kobe scottato. Oltre al menu i piatti del giorno variano in base al pescato che è utilizzato con creatività nel rispetto dei sapori.
- Rokko (via Passeggiata di Ripetta, 15). Uno tra i primi ristoranti giapponesi della città, sicuramente il primo a proporre piatti caldi e cucinati, Rokko estende la sua offerta a orizzonti a cui spesso noi italiani non siamo abituati. Per quanto la scelta del pesce sia di prima qualità, il sushi e il tempura ottimi, la visita è obbligatoria per il sukiyaki: carne di manzo di grande qualità grigliata direttamente a tavola dai commensali per scegliere il grado di cottura preferito, piatto che rispecchia la tradizione buddista. Un ristorante che riserva piacevoli sorprese anche per l’accoglienza gentile e sollecita nel chiarire i dubbi.
- Sushisen (via Giuseppe Giulietti, 21). Indubbiamente il fascino di questo ristorante sta nel kaiten, ossia nel potersi sedere comodamente intorno a questo nastro trasportatore dove scorrono i piattini succulenti e potersi servire liberamente. La possibilità di guardare il sushiman all’opera mentre sfiletta, arrotola e compone ha un suo perché. Molto buono il sushi e il sashimi, non da meno gli udon e la soba; così come i katsu, filetti di carne panata, e gli yakitori. Buona attenzione alla stagonalità della frutta per la composizione dei dolci.
- Hasekura (via dei Serpenti, 27). Immergersi in un angolo di Giappone qui è possibile. È uno tra gli indirizzi più amati dai romani, maki e nigiri sapientemente composti, rolls di giuste proporzioni e tempura sempre croccante e asciutto, indice di un buon utilizzo dell’olio in frittura. Piacevolissimi i piatti creativi tra cui consigliamo il sashimi leggermente marinato in un martini di sakè servito nell’omonima coppa. Da provare i dolci fatti in casa.
- Yakiniku (via del Pigneto, 207). Il nome è indicativo di cosa aspettarsi da questo ristorante: yakinku è infatti un metodo tipico della cucina giapponese per cuocere pietanze alla griglia. Al centro di ciascun tavolo si trova appunto una griglia circolare, niente affatto fumosa, dove poter cuocere il pesce o i tagli di carne ordinati. La scelta nel menu spazia dall’aperitivo al brunch domenicale ma la griglia merita la visita, come anche le verdure marinate in wasabi e miso, secondo la reperibilità della stagione; da provare i gyoza di gamberi e quelli ripieni di verdure. Il valore aggiunto di questo posto, che potrebbe confondere per la location, è il clima raccolto e tranquillo e l’estrema piacevolezza del giardino interno ben arredato.
Quali sono i vostri ristoranti giapponesi preferiti a Roma?