Guida di sopravvivenza per i romani a Milano: 8 locali dove si mangia come nella Capitale
• 6 Settembre 2018 14:11
Siete romani, abitate a Milano e avete nostalgia dei sapori della Capitale? Vi suggeriamo 8 ristoranti per mangiare come a Roma.
Fino a qualche anno fa, la vita per un romano al di fuori della Capitale non era semplice: la pizza bianca era sconosciuta oltre i confini del Lazio, i supplì inesistenti, la pizza al taglio eternamente incompresa e sostituita con quella al trancio. Da qualche tempo però il vento ha iniziato a girare: a Milano, dove i romani sono forse numerosi come i veri milanesi e i pugliesi, comincia a portare l’aroma di coda alla vaccinara e di pizza rossa – o addirittura di pizza con la mortazza.
- Per molto tempo, Giulio Pane e Ojo (via Lodovico Muratori 10) è stato uno dei pochissimi luoghi a Milano in cui ordinare una gricia o le puntarelle alla romana. È in attività da quasi venti anni, e ha sempre mantenuto una genuina atmosfera da osteria: le pareti con i mattoni a vista, la fraschetta seminterrata, le ricette semplici e le porzioni abbondanti.
- Felice a Testaccio (via del Torchio 4) è invece sbarcato a Milano solo alla fine del 2017. Si tratta della sede meneghina dello storico ristorante romano: la specialità della casa, nella capitale come in Lombardia, rimangono i tonnarelli cacio e pepe, che vengono mantecati al tavolo, davanti agli occhi dei clienti. Forse non è un caso che il locale si trovi in una delle strette vie della vecchia città romana: alcune delle mura che ospitano il ristorante risalgono al secondo secolo dopo Cristo, recuperate con eleganza e raffinatezza.
- Anche Ba’ Ghetto (via Sardegna 45) è un nome già noto ai romani: la sede milanese, anche questa in attività da pochi mesi, si trova nel quartiere ebraico di Milano. Come nel ghetto di Roma, qui non si servono latticini né carne di maiale: la carbonara viene preparata con carne essiccata di manzo, e ci sono il baccalà con i carciofi, le animelle, la coda alla vaccinara. L’apertura del ristorante è stata accompagnata da una fervida discussione gastronomico-religiosa: i carciofi alla giudia, fondamento della tradizione culinaria ebraico-romana, sono davvero kosher? No, ha decretato il Gran Rabbinato d’Israele. E così purtroppo i deliziosi carciofi fritti a Milano si servono spezzettati, per scongiurare il rischio che le foglie nascondano qualche insetto che non dovrebbe essere mangiato.
- Novità degli ultimi tempi è anche la Bottega Romana di via Anfossi 2. Il locale è una versione più raffinata della classica trattoria: ci sono i tonnarelli cacio e pepe e le mezze maniche all’amatriciana, i saltimbocca alla romana e fiori di zucca fritti, i salumi appesi al soffitto e tantissimi quadri alle pareti, le luci d’atmosfera e calici più adatti a bottiglie ricercate che al vino della casa.
- Qualche romano fuori sede da parecchio tempo potrebbe invece non conoscere il Trapizzino, la creazione di Stefano Callegari che ha visto la luce dieci anni fa al Testaccio: un triangolo di pizza bianca, farcito con succulenti ripieni della tradizione, dal pollo alla cacciatora alle polpette al sugo, dalla coda alla vaccinara alla trippa alla romana. A Milano Trapizzino si trova in via Marghera 12, e oltre a servire i deliziosi triangoli farciti, propone anche supplì dal ripieno classico o creativo: ben croccanti, ben farciti, ottimi per uno spuntino ma anche per il pranzo.
- Romoletto si trova invece in corso di Porta Ticinese 14, pochi passi di distanza dalle colonne di San Lorenzo: ci sono pochi tavoli, ma un lungo bancone con pizza rossa, pizza con le patate e pizza bianca da farcire con mortadella o cicoria. Ci sono anche i supplì, al ragù, con pomodoro e mozzarella o cacio e pepe, di dimensioni contenute ma gustosi. Unico notevole difetto: la pizza al taglio viene servita in porzioni fisse, nessuna possibilità di acquistarne solo “una striscetta”.
- Per fortuna Alice Pizza, catena di pizzerie al taglio nata a Borgo Pio e presente a Milano con ben tre punti vendita (in via Grosotto 7, in corso XXII Marzo 4 e nel food district di piazza Gae Aulenti) ha portato già da qualche anno a Milano la vera pizza al taglio, in decine di gusti diversi, venduta a peso secondo la richiesta del cliente. Si spazia così dalla pizza rossa a quella con i funghi, con le melanzane piccanti, persino con il salmone affumicato e l’aceto balsamico. Peccato solo che, nei punti vendita milanesi, manchino i supplì.
- L’Ape Cesare invece non ha indirizzo. Si tratta infatti di un food truck, in giro per eventi e strade milanesi: propone supplì all’amatriciana, cacio e pepe o semplicemente con pomodoro e mozzarella (la scelta migliore), e panini con porchetta e lonza di suino. La sua apparizione, soprattutto se avviene davanti a uno dei molti beer shop senza cucina aperti negli ultimi anni, può contribuire a salvare una serata.