Il primo ad aprire a Roma fu il Jerry Thomas, nel 2010. Negli anni seguenti, quella dei secret bar è diventata una tendenza, grazie all’apertura di altri bar ispirati agli Speakeasy, gli esercizi che vendevano illegalmente alcolici, durante il periodo del proibizionismo negli Stati Uniti. A distanza di più di un decennio da quella prima apertura, esistono ancora diversi locali dove bere ottimi cocktail ma di cui occorre conoscere l’indirizzo (cosa non sempre scontata) e, in alcuni casi, le modalità di accesso. Proviamo a darvi qualche dritta.
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Jerry Thomas. Per entrare nel locale romano che porta il nome del leggendario padre della miscelazione, il primo passo è prenotare telefonando dal Mercoledì al Sabato, dalle 14.00 alle 18.00. Il numero di cellulare è indicato sul sito del Jerry Thomas. Non basta: una volta giunti all’ingresso (Vicolo Cellini, 30 – Centro Storico) trattandosi di uno speakeasy vero, bisogna conoscere una parola chiave. Per ottenerla dovrete rispondere correttamente a una domanda che è nascosta sempre nella homepage del sito. Un consiglio: cercate anche dove non sembra si possa cliccare. Dopo di che, da buoni internauti, datevi da fare per azzeccare la risposta.
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The Race Club. Si entra in un’officina e si finisce in un cocktail bar. Il tema, come intuibile, è quello dei motori e delle corse. Niente parole d’ordine, ma è bene prenotare (due i turni previsti). Una volta arrivati (Via Labicana, 52 – Zona Colosseo) citofonate e comunicate il nome indicato in fase di prenotazione. Per gli habituè è possibile sottoscrivere un abbonamento che dà diritto a consumazioni illimitate: 50 euro per il mensile, 365 euro è il prezzo dell’annuale. Con quest’ultimo si ottengono letteralmente le chiavi del locale, con tanto di mazzo personalizzato, oltre alla possibilità di organizzare la propria festa di compleanno per 10 persone, senza ulteriori costi.
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Club Derrière. All’interno dell’Osteria delle Coppelle (Vicolo delle Coppelle, 59 – Centro Storico) c’è un armadio, come quello delle Cronache di Narnia. In questo caso però, dietro le ante, non si nasconde l’accesso a un mondo incantato. Entrando però farete un viaggio temporale di circa un secolo, ritrovandovi in un cocktail bar degli anni ’20 del ‘900.
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The Barber Shop. Dal piano strada (Via Iside, 2 – Zona Colosseo) sembra un barbiere dall’estetica un po’ vintage, di quelli parecchio in voga ultimamente. Di sera, però, al piano inferiore c’è un cocktail bar che richiama l’atmosfera degli speakeasy. Suonate il campanello, ma ricordate, l’ingresso è riservato ai soci Arci, nel caso non lo foste, preoccupatevi di compilare il modulo per l’iscrizione sul sito.
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Spirito. Se siete alla ricerca di un buon drink a Roma Est, entrate nella Premiata Panineria al Pigneto, non distante dall’isola pedonale (Via Fanfulla da Lodi, 53). Percorrete tutto il locale che si sviluppa in lunghezza, tirate dritto senza curarvi (se ci riuscite) degli odori invitanti provenienti dalle piastre roventi su cui sfrigolano carni e salsicce. Raggiungete quella che sembra una cella frigo con tanto di scritta: Carni Scelte. Provate a imboccare la porta. Se è chiusa, cercate la cornetta nera e citofonate. Qualcuno risponderà e vi darà il benvenuto da Spirito.
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Argot. Una porta ad angolo anonima e nessuna insegna in Via dei Cappellari, 93. Non servono parole d’ordine ma la tessera Arci è richiesta. Argot è da anni uno degli indirizzi più gettonati tra gli appassionati romani del bere miscelato.
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Int. 2. Anche Roma Nord ha il suo bar nascosto. Cercate il civico 43 di Piazzale Ponte Milvio. Giunti davanti al portone di questo palazzo storico, citofonate Int.2 e salite al primo piano. Per entrare in questo salotto e godervi un buon drink serve la tessera, che però viene rilasciata al momento dell’arrivo (o sottoscritta preventivamente sul sito), a un costo simbolico di pochi euro.
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Rem Trastevere. Un indirizzo (ancora) poco conosciuto (Vicolo di Santa Margherita, 1) ma più per il fatto che si tratta di un’apertura recente che per reale vocazione alla segretezza. L’ambientazione, però, è quella di un vero speakeasy, anzi di uno SpekCoso, come dicono i proprietari. Si tratta infatti di un side project dei ragazzi di Co.So del Pigneto. Come è facile intuire dall’insegna, il locale è esclusivamente notturno: adatto a chi vuol tirare fino a tardi mentre la città è, appunto, in fase Rem.