Le guide di Agrodolce: Roma, dove mangiare al Pigneto?
Il Pigneto, quartiere di Roma una volta popolare e ora votato alla movida notturna, è ricco di locali interessanti: ecco dove andare a mangiare e bere.
In principio erano 200 ettari di terra agricola utilizzata per il pascolo da cui emergeva solo qualche casale e villa, poi cominciarono i primi insediamenti urbani, poi arrivarono i bombardamenti, poi di nuovo il popolo, sempre più numeroso e variegato fino a creare un autentico concentrato di anime ed etnie e diventare uno dei nuovi punti di riferimento della movida romana. il pigneto oggi vive di una dimensione artistica vibrante ed è gremito di locali validi Parliamo del Pigneto, quartiere di Roma straordinariamente popolare che deve il suo nome alla presenza di una lunga fila di pini posti lungo il muraglione della settecentesca villa Serventi. Amato e scelto dal regista Pasolini come location del suo primo film Accattone (1961), oggi vive di una dimensione artistica vibrante ed è frequentato da creativi e nativi, fotografi e musicisti, immigrati e intellettuali dalle barbe curate, calzoni con risvolto, sigarette artigianali e chiacchiere sui massimi sistemi al seguito. Tante anime contrastanti e in continua relazione: volti, vite, esperienze, percorsi, tradizioni vicine e lontane, qui convogliano e moltiplicano nuove mete che si vanno a sommare e alle già collaudate aperture. Di seguito trovare la guida gastronomica di Agrodolce del Pigneto: locali da non perdere, dalla colazione al dopocena, etnici, spuntini, birre artigianali, enoteche e cocktail bar.
- Primo al Pigneto (via del Pigneto, 46). Come da buona tradizione meglio iniziare da Primo, presidio di Marco Gallotta, chef e ristoratore per vocazione che, sempre attento alla qualità delle materie prime utilizzate propone, in un ambiente accogliente e arredato con gran gusto, un menu creativo e curato. Il menu annovera piatti come tataki di ricciola e carpaccio di baccalà, Tagliatelle di farro gamberi violetti di Gallipoli e pistacchi e Bombette di cinta senese e staccata di morolo con insalata belga gratinata, il tutto annaffiato da una bella carta dei vini con notevoli bollicine.
- Pigneto 41 (via del Pigneto, 41). Se avete voglia di Roma, sempre sulla stessa area pedonale, trovate Pigneto 41. Oltre quotidiani fuori menu, offre, tra tavoli di legno e tovagliette di carta, i piatti gustosi della tradizione come bruschette carciofi, pecorino e mentuccia, cacio e pepe, carbonara, amatriciana, secondi di carne e focacce. Tra i dolci sicuramente da provare il tiramisù fatto con i biscotti Gentilini. Molto amato dagli indigeni del luogo, il locale propone ottimi vini e selezioni di birre.
- Pigneto 1870 (via del Pigneto, 25). Prende il nome dall'anno della fondazione del quartiere. Qui, nel cuore del Pigneto, Andrea Dolciotti, sardo d'origine ha aperto il suo nuovo avamposto con un menu che spazia dalla carbonara alla pajata, ai tortelli ripieni di ricotta mustia, dal kebab al salmone mi cuit alla mousse di caffè, arancia e fava tonka, con tanto di aperitivi e sfizi dalla cucina.
- Rosti (via Bartolomeo d'Alviano, 65). Spazi aperti, grandi tavoli sociali, una cucina aperta fin dalla mattina per concedersi abbondanti colazioni, un bel brunch all'italiana il sabato e la domenica. Poi la sera pizza, griglia, fritti, burger, zuppe e polli arrosto speziati e marinati a mestiere. Un mix moderno e familiare di sapori e piaceri della tavola fanno di questo luogo un indirizzo sicuro per stare bene, mangiare bene e, di certo, non sentirsi mai soli.
- Bestia Mora (via del Pigneto, 156). Non chiamatelo pubbetto perché qui il cibo è buono e originale, le preparazioni convincenti e di qualità (con alternative anche per vegetariani e vegani) ed è servito con solerzia in un contesto più che hipster, accogliente e stimolante con divanetti, poltrone vintage e biciclette appese alle pareti. Consigliato anche per aperitivi, cocktail e long drink. Tutti i prezzi sempre abbordabili.
- La Santeria (via del Pigneto, 111). Delizioso bistrot dall'atmosfera parigina con luci soffuse, pochi tavoli e un bancone per spizzicare gli accattivanti piatti della cucina o sorseggiare un calice di vino in un contesto di stile, tra vecchie valigie, cornici della nonna e sottili porcellane.
- Margarì (via Marco Vincenzo Coronelli, 3o). Per una pizza napoletana al Pigneto c'è chi non ha dubbi: la scelta cade per forza su Margarì. Una pizzeria di vocazione napoletana che nasconde un giardino interno che sa di pizzerie di una volta, con tanto di tavoli sotto la pergola. Fritti e pizze con impasto digeribile e varietà di sapori, compresa la pizza parmigiana, specialità della casa.
- Opulentia (via Ascoli Piceno, 44). Sempre rimanendo in tema pizza, ma interpretata in chiave gourmet, Opulentia, oltre a essere una piccola gastronomia, propone ai suoi avventori pranzi veloci a base di pizza bianca leggera e fragrante da farcire con ingredienti e abbinamenti non convenzionali ma convincenti. Tra le valide opzioni anche vellutate di stagione, insalate, Club sandwich, tiramisù, birre e succhi di frutta biologici.
- Fattori (via Alberto da Giussano, 76). Per colazioni e gelati, Fattori è un indirizzo che non tradisce mai e che, oltre alla possibilità di concedersi di mattina una rilassata colazione, propone gelati dai gusti originali, come Cheesecake al passion fruit e Crema orientale. In carta anche centrifughe di frutta fresca, frappè e frullati, selezione di caffè arabica, orzo e ginseng, latte di altà qualità certificato italiano e latte di soia, muffin e alternative salate.
- Il Kino (via Perugia, 34). Immancabile meta per intellettuali e amanti della cultura ben contestualizzata, il Kino è una gemma di quartiere con tanto di piccola sala cinematografica per proiezioni d'essai, bistrot con un menu che cambia settimanalmente, un bancone bar per vini naturali, birre artigianali e cocktail. Nell'intimo salottino, oltre a dibattiti, letture, incontri e workshop con artisti di varia vocazione, ospita spesso musicisti e relativa musica dal vivo
- Birra+ (via del Pigneto, 105). Dedicato agli amanti della birra artigianale e del bere di qualità, Birra+ vanta un'importante selezione di etichette di birre in bottiglia, più birre alla spina in continuo ricambio, alcune delle quali direttamente prodotte dai proprietari del locale, oltre a whisky pregiati e distillati.
- Waraku (via Guglielmo Albimonte, 12). Tra moglie e marito non mettere il dito, ma, se proprio devi, mettici il ramen. Nel retro di una palestra di karate un ragazzo italiano, Maurizio Di Stefano, e sua moglie, giapponese di Chiba vicino Tokyo, hanno impostato i criteri di ricerca e sapore di un nuovo indirizzo per gli amanti del ramen autentico e affini. Qui gyoza, soba e ramen al curry o al burro d'arachidi, sono sapientemente preparati e proposti con ricette originali in pochi posti a sedere: meglio prenotare, se non volete fare a pugni per accomodarvi. Chiudono in dolcezza cheesecake e tiramisù al tè verde.
- Kalapà (via Ascoli Piceno 17 a/b). Piccolo locale di vocazione greco-turca con pochissimi i posti a sedere, è perfetto per uno spuntino take away ricordando elleniche estati. La specialità di casa sono le patate kumpir, di origine turca, cotte in una stufa a cassetti e servite farcite con condimenti tradizionali e italianizzati in interessanti combinazioni da provare, oltre a souvlaki, pita, tzatziki e insalate degne di nota.
- Caffè Sospeso (via Gentile da Mogliano, 172). Due sorelle affiatate, un progetto di vita condiviso e un nome che ripropone un'antica usanza napoletana di buon auspicio, ovvero quella di lasciare un caffè pagato all'ignoto che segue. Qui, mentre caffè e acqua sono ogni giorno regalati da Carolina e Lilia, di contro, tutti possono lasciare qualcosa di sospeso all'umanità attingendo al menu che annovera specialità venete come polenta alla griglia servita a mo' di bruschetta condite in vari modi. Meritano menzione le fette di polenta con gli sfilacci di cavallo e quelle con la soppressa veneta, originale, tagliata al coltello e cotta nel Valpolicella. Poi vini naturali, piccole cantine e birre artigianali.
- Necci dal 1924 (via Fanfulla da Lodi, 68). Impossibile non citare Necci, istituzione di quartiere dal 1924, aperto dalla colazione a tarda notte con i suoi spazi interni ispirati agli anni ‘60 e quelli esterni con giardino, ombrelloni e verdi pergolati. Dalla cucina sempre in movimento escono piatti mediterranei e creativi, pasta fresca fatta in casa, prodotti da forno, pane, croissant e focacce, rustici e strudel salati, nonché invitanti torte e dolci a cucchiaio. Necci rimane un piacevole rifugio di quartiere, perfetto per una lunga sosta, per due chiacchiere e un caffè. I cinefili esperti potranno ritrovarsi in un pezzo di storia del cinema italiano, respirando suggestioni visive e artistiche celebrazioni tradotte in murales, dedicate a un immortale, quanto amato, Pier Paolo Pasolini.
- Premiata Panineria Pigneto / Spirito (via Fanfulla da Lodi, 53). Proprio di fronte Necci, tra lavagne scritte a mano e sgabelli colorati, la Panineria propone fish&chips, panelle e croccanti patatine, panini al sesamo, al nero di seppia e bagel farciti con materie prime di qualità e salse fatte in casa. Ma questa è solo la prima facciata perché la Premiata Panineria nasconde al suo interno uno speakeasy, ovvero un altro locale da cui si accede da una misteriosa porta con relativo cambio radicale di atmosfera. Tra nuvole sospese e bancone con roulette, piccolo cortile e terrazza potrete bere cocktail e ordinare altro Spirito, fino a tarda notte.
- CoSo (via Braccio da Montone, 80). Alzi la mano chi non conosce il bravissimo Massimo D'Addezio, ex bartender dell’Hotel De Russie e attuale stella del Chorus, che qui, nel dedalo del Pigneto, ha impostato le basi di un piccolo quanto ricercato presidio del buon bere e del buon stare. Oltre ai rinomati cocktail, perfettamente eseguiti, si possono gustare sfiziosi companatici e, se vi viene voglia, attingere liberamente al carretto vintage che sforna fragranti pop corn e rende il tutto ancora più piacevole e familiare. Da metà settembre grandi novità per staff, menu, cocktail e sfizi da stuzzicare, anche nella sezione free, per deliziare lo spirito e creare nuove dipendenze di gusto.
- Vigneto (piazza dei Condottieri, 26/27). Pareti turchesi, sgabelli bianchi, mensole e tante etichette a parete, divani e un pianoforte a muro. Qui espressioni di vigneti e cantine, selezionate regione per regione per tutta l’Italia, e per tutte le tasche, sono accompagnate da piatti e prelibatezze varie come tiella di Gaeta, salumi e formaggi, composte, paté, burrata e mozzarella di bufala. Questa enoteca gestita da Vincenzo, Cecilia e Antonella, è una tappa rilassante e rilassata per godere di ottimi vini, bollicine, champagne, selezioni della Borgogna e buona musica.
- Trabant Bar (piazzale Prenestino, 26). Il locale è arredato in stile Germania dell'Est, volutamente decadente, con carta da parati sui toni del grigio, quadri, mensole colorate, oggetti e curiosi soprammobili annessi. Il nome fa riferimento alla Trabant, ovvero l’automobile del popolo tedesco dell'Est, nonché unica scelta possibile per il trasporto privato. Qui, oltre alle sedute interne, potrete accomodarvi in un giardino metropolitano decisamente non convenzionale, tra ferrovia e tangenziale, ordinando i piatti di un menu che annovera baked potatoes, sfizi, insalate, scelta di polpette con side, salse homemade e birre artigianali a rotazione.
- So What?!? (via Ettore Giovenale, 56). Si potrebbe definire il regno dei vegani al Pigneto perché qui tutto ciò che è servito è vegano o vegetariano, proposto in un'atmosfera semplice, vivace e colorata, e preparato con prodotti coltivati il più vicino possibile. Il menu si muove per stagioni e va dall’hummus alle fettuccine al pesto di salvia e anacardi, dal burrito in salsa tex mex, al goulash di seitan, passando per le polpette che nonna non ti ha mai fatto. Chiudono i dolci, anch'essi con nomi più che originali.
- Bottiglieria (via del Pigneto, 106/a). Dalla colazione alla cena senza interruzione, alla Bottiglieria si sta tra arredamenti vintage, tovagliette merlettate, ceramiche della nonna, divani, accoglienti poltrone e un ampio bancone che ospita, il sabato e la domenica, un ricco brunch all’italiana per rallentare il ritmo frenetico della vita quotidiana. Proprio sulla piazza del Pigneto, durante il periodo estivo possiede anche tavoli all’aperto per godere della brezza romana di quartiere.
- ‘Na Cosetta (via Ettore Giovenale, 54). Musica e cibo è da sempre un felicissimo connubio, soprattutto quando si vuole rendere merito a entrambi, come succede qui, con live music e live kitchen. Sulla tavola arrivano piatti come Carpaccio di cervo marinato, Tataki di manzo kobe marinato 48 ore, Potato Cup alla genovese o Mousse ai tre cioccolati, che completano il piacere di concerti jazz, soul, blues e relative jam session, in un calendario sempre in movimento.
- Birstrò (via Luigi Filippo De Magistris, 66). Birra artigianale di qualità e prodotta in loco secondo una personale ricetta. Un menu sfizioso che va dal Kebab di polpo allo Stinco di maiale con crema di patate affumicate, dal fish & chips alle bbq ribs, passando per hamburger e piatti romani. Un luogo vocato al culto della birra, dove passione, esperienza e sperimentazione sono tangibili e osservabili dal laboratorio di produzione a vista dalla strada.
- Mr Manzo (via Alberto da Giussano, 82). Bisteccheria, ristorante, pizzeria, un luogo dedicato alla carne e alla brace, meta di carnivori e amanti del genere, dalla tartare alla cottura sulla pietra lavica o quella ollare. Chianina, Argentina, Danese, Scozzese, Irlandese: qualsiasi razza o taglio o gusto decidiate di provare potrete sceglierlo dal banco e farlo cuocere su roventi braci.
- The Factory (piazza dei Condottieri, 40). Pareti a mattoncini, sgabelli, divani, tavoli in ferro, un laboratorio di cucina a vista e una vespa bianca parcheggiata fuori. Con una lavagna dall'ampia scelta di birre artigianali, anche in modalità self service, The Factory è tra le mete preferite dagli amanti di birra + hamburger.
- Fass & Cask (via Fanfulla da Lodi, 3/a). Un format made in Puglia (già rodato nell'altro locale dei proprietari, il Pork'n'Roll) perfetto per i sapori decisi e per gli amanti della carne di maiale che qui è preparata in quasi tutte le sue varianti. In menu anche crostoni, taglieri di salumi, stracciate, scamorze, bufale e piatti di un menu in continuo fermento. Tutto è accompagnato da grandi birre a cascata o a pompa e, per tutta la bella stagione, è servito in un cortile interno dalle pareti rosse.
- Vitaminas 24 (via Ascoli Piceno, 40). In materia di Juice Bar non c’è molto da pensare e girovagare, perché Vitaminas 24 ha fatto di verdura e frutta esotica e nostrana il suo credo. Qui centrifughe ed estratti, energetici frullati, dissetanti smoothies, zuppe e vellutate, wrap e hummus, açai na tigela e cartocci salgadinhos, possono essere consumati in un ambiente rilassato e colorato o portati via, per resistere più a lungo agli attacchi di saudade brasiliana.
- Dar Parrucca (via Macerata, 89). L’insegna recita così: “Dar Parucca, l’unica osteria con cucina romana, casareccia e biologica”. In questa osteria che ha fatto il suo ingresso nella Guida Osterie d’Italia di Slow Food, troverete un menu che annovera piatti della tradizione romana cui si sommano le proposte del giorno, più creative, che Alessandro e Luca, osti di casa, non tarderanno a elencarvi, con tanto di provenienza delle materie prime e spiegazione compresa.
- Lo Yeti (via Perugia, 4). Un format che vuole unire buon cibo e buona cultura. Un caffè-libreria che, tra una lettura e un evento culturale, nei suoi tavoli fuori e dentro e di social vocazione, offre birre artigianali, vini e cibi semplici ma curati come friselle salentine, insalate, panini vegetariani, sottoli calabresi, salumi selezionati da Dol e taglieri di formaggi a latte crudo e biologici.
- Amaricante (via del Pigneto, 21). Arredi semplici e atmosfera conviviale hanno creato un luogo dove provare piatti come Hamburger Potente, ovvero un hamburger di mortadella di cinghiale con iceberg, guanciale e crema di broccoli TerraAmata, taglieri di salumi di cinghiale e formaggi freschi e stagionati di qualità. Tutto quanto per precedere o accompagnare vini, birre rigorosamente artigianali e distillati.