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Romanè: la trattoria verace di Stefano Callegari

di Lorenza Fumelli 3 Dicembre 2021 11:00

Stefano Callegari, l’inventore del Trapizzino, ha aperto la sua prima trattoria a Roma: Lorenza Fumelli ci racconta com’è.

Hai presente quelle trattorie un po’ caotiche, colorate, affollate, nelle quali trovi sempre un’atmosfera calda e accogliente, quasi una seconda casa per farsi coccolare ma senza dover essere tu a cucinare? Ecco, ne ha appena aperta una a Roma e scommetto che potrebbe diventare la tua trattoria preferita. Se abiti in zona Cipro ci metto pure qualche soldo.

Sono affermazioni forti, me ne rendo conto, ma qui stiamo parlando del re della golosità romana, del Botero della pizza, del creatore di ricette che sono già diventati nuovi classici e che tutti conosciamo come il papà del Trapizzino: Stefano Callegari.

In tanti aspettavamo il giorno in cui il nostro avrebbe tolto il grembiule, posato la pala e iniziato a creare ricette a prescinde dal concetto di pizzeria. Finalmente quel giorno è arrivato, anche grazie alla collaborazione con una donna che da anni fa la differenza nel mondo della gastronomia romana e non solo: Perla Ambrosetti. In società anche Axel Casali.

Cipro si trova a ridosso delle zone più posh della Capitale ma di quella popolarità conserva poco o niente. All’uscita della metropolitana ci sono i distributori di acqua per i senzatetto, i palazzi sono tanti e tanto affollati, i negozi su strada servono il quartiere ma c’è qualche eccellenza, come la Pizzeria storica di Gabriele Bonci e il negozio di formaggi pluri-premiato La Tradizione, proprio a due passi da Romanè. Un bel triangolo.

Entrando nel ristorante si è subito travolti dalla forte sensazione di autenticità. Sulle pareti c’è una collezione rimarchevole di piatti delle vecchie trattorie capitoline raccolte negli anni o trovati in qualche mercatino. Se Callegari è in casa, sarà lui stesso ad accoglierti con quel sorriso simpatico e appassionato che lo ha reso uno dei personaggi più iconici della nostra ristorazione. Se non c’è lui, ci saranno i suoi soci. Per esempio Alessio Marcolini, direttore di sala, o i ragazzi del personale. Giovani preparatissimi.

E ora il punto di forza: il cibo. Devi immaginare che l’ispirazione originaria di questo ristorante è comunque la vecchia trattoria romana. In quei locali la cosa più importante è, sì, la qualità del cibo ma conta anche la generosità delle porzioni. Ecco, non sarai deluso. Nonostante abbia appena aperto, Romanè ha già dei piatti simbolo, ossia ricette che da sempre Stefano promuove nelle forme di pizze, trapizzini o supplì. Primo tra tutti il pollo alla cacciatora, poi le Fettuccine al tortellino, il picchiapò e via di grandi classici: abbacchio al tegame, uovo in trippa, polpette di bollito, carciofi alla romana, coppa, involtini di salsiccia e polpette cotte nel loro sugo.

Al pass c’è Riccardo Toresi con l’aiuto di Jacopo Casali, a loro il compito di realizzare piatti iconici del patron ed altre ricette originali. La carta dei vini è altrettanto interessante, e interessante è la scelta di tenere la selezione per lo più sui vini cosiddetti naturali. Non manca qualche ottima etichetta di Champagne.

Come si è capito, non posso che consigliare una visita alla nuova creatura di Callegari, tenendo bene in mente che si va per mangiare sul serio. Un po’ di dieta a ridosso della visita è fortemente consigliata.