Salina una e trina: tra capperi, Malvasia e Olio
Salina, l’isola verde delle Eolie, è in grado di stupire con le sue specialità: olio, capperi e Malvasia. Scopriamola insieme.
Conosciuta in tutto il mondo come l’Isola Verde, per la sua natura rigogliosa, Salina è un piccolo paradiso per chi ama la tranquillità, la bellezza e l’ospitalità. I prodotti tipici dell'isola di Salina sono capperi, malvasia e oliviPotremmo definirla Salina una e trina, perché capperi, malvasia e olivi sono le colture agricole di maggior pregio, la sua ricchezza più grande insieme al mare. A Salina sono tre i comuni che si spartiscono l’antica Didyme: Leni, Malfa e Santa Marina di Salina. L’isola è occupata in prevalenza da due vulcani spenti, il Monte Fossa delle Felci e il Monte Porri, separati dalla sella di Val di Chiesa, dove si trova il Santuario della Madonna del Terzito, tanto caro ai suoi abitanti. Riserva naturale protetta da quarant’anni, lascia dentro al cuore di ogni visitatore un impronta indelebile: tra alberi di Jaracanda, cespugli di finocchietto e una rigogliosa macchia mediterranea, negli anni Salina ha saputo sviluppare il suo territorio in modo sostenibile, credendo nella valorizzazione e nello viluppo dell’agricoltura di pregio tipica dell’isola.
Capperi
Salina si è affermata come centro di produzione del cappero di qualità, tanto che i suoi capperi e i cucunci sono diventati Presidio Slow Food: l’area tradizionalmente vocata alla produzione del cappero è quella delle frazioni di Pollara e Lingua. Il cappero di Salina viene raccolto da maggio ad agosto e, sotto sale, può essere consumato tutto l’anno. Un indirizzo da segnare in agenda è quello di Sapori Eoliani (via Leni 20, Pollara) dove Maurizia De Lorenzo porta avanti una produzione d’eccellenza e una conoscenza preziosa.
Già perché il cappero è lavoro di fatica: bisogna chinarsi, essere veloci, raccogliere i frutti della solita dimensione, combattere contro il caldo e il sole cocente. La raccolta è al mattino presto, dopo una levataccia alle prime luci dell’alba, una fatica che alla fine viene ricompensata dalla bontà e dalla felicità negli occhi delle persone quando assaggiano questi doni della terra.
I capperi piccoli sotto sale sono i più pregiati, ma anche quelli canditi sono una vera e propria leccornia, insieme alle foglie di cappero condite oppure alla marmellata di capperi e Malvasia, dedicata da Maurizia al figlio Roberto. Tutti prodotti iconici dell’isola, che si possono degustare anche in azienda, prenotando un tavolo nel giardino dei sapori e godendosi il panorama.
Malvasia
Sicilia terra di viti e di vino da secoli, e a Salina la coltivazione della vite ha plasmato la storia, l’economia e il paesaggio. Da poco si è concluso il Malvasia Day, l’evento dedicato alla viticoltura eroica nelle Eolie. Un’edizione da ricordare, la prima sotto l’insegna diretta del Consorzio di tutela della Malvasia delle Lipari. Se volete capire da vicino la Malvasia delle Lipari D.O.C. in tutte le sue sfumature, dalla vigna al calice, fate un salto a Malfa da Antonino Caravaglio, conosciuto a tutti come Nino: un vignaiolo determinato, che vi farà scoprire l’autenticità di questo vitigno e le sue sfumature, vi racconterà con ardore l’impegno e la fatica che ci vogliono per fare il vino in una piccola isola come Salina.
Proverete la Malvasia passita e l’Infatata, entrando in un vortice di profumi e di ricordi, che non dimenticherete mai. Inoltre per gli appassionati di Malvasia, tenete d’occhio Luca Caruso dell’Hotel Signum e Natascia Santandrea, storica proprietaria de La Tenda Rossa: insieme hanno dato vita al progetto Eolia, nuova realtà vinicola dell’isola.
Olivi
Il paradiso degli olivi è il territorio di Leni: muretti a secco delimitano le colline che scendono fino al mare di Rinella, disegnando il paesaggio. Un olivicoltura eroica questa, per la complessità del raccolto e della molitura, che negli anni passati ha spinto all’abbandono di diversi appezzamenti, ma che invece è un bene unico da perseverare. Eolio, è olio extravergine di oliva prodotto dall’Azienda Agrobiologica D’Amico Salvatore a Leni, con olive raccolte a mano e frante a freddo per preservare l’aroma e il sapore originario.
Hotel Signum per gustare i sapori di Salina
Alla fine di una giornata passata in lungo e in largo alla scoperta dei sapori dell’isola, la meta perfetta per mettere insieme tutte queste sensazioni gustative è l’Hotel Signum a Malfa: qui la chef stellata Martina Caruso ha la capacità di esaltare la semplicità dei prodotti della sua terra trasformandoli, senza stravolgerli, in piatti di spessore, dove si assapora appieno l’essenza dell’isola.
Nel nuovo menu, la ricciola si sposa bene con il garum di alici e l’olio alle erbe, mentre lo Spaghetto con alici e finocchietto sarà sicuramente un piatto che racconterete un giorno ai vostri nipoti, per la capacità di attrazione che sanno dare questi ingredienti. Pasta in brodo di pesce, pomodoro, mandorle ovvero il ricordo da tenere sempre a mente quando vi prenderà la sicilitudine, mentre la Triglia 3.0 con la sua riduzione, le zucchine dell’orto e le more, entra nel profondo, andando oltre l’apparenza. Per i vini da abbinare, chiedete a Luca Caruso, saprà farvi restare sull’isola, ma anche farvi scoprire i nettari del mondo, comprese le bottiglie etichettate “TR”, appartenute alla storica cantina della Tenda Rossa. Perché a Salina si guarda avanti, sempre.