San Patrizio: 5 cocktail con Irish Whiskey da provare
Festeggiate San Patrizio? Invece della birra per brindare vi proponiamo 5 cocktail preparati con Irish Whiskey.
La sua birra scura è famosa in tutto il mondo. Ma la verde Irlanda è ben conosciuta anche dagli appassionati di whisky. Una buona scusa per celebrare in modo diverso la tradizionale festa di San Patrizio quando i monumenti di mezzo mondo si colorano come di consueto di verde, una ricorrenza, quella del Global Greening, diventata negli anni simbolo di unione globale e ancora più significativa quest’anno come messaggio di pace. Il whiskey era anche il distillato preferito dallo scrittore irlandese James Joyce e quest’anno il paese festeggia i 100 anni dalla pubblicazione del suo capolavoro, l’Ulysses. È quindi un’occasione per scoprire questo prodotto Irish, ora molto di moda tra gli appassionati, grazie a nuova generazione di produttori.
“Una inversione di tendenza che oggi vede la presenza di ben 41 distillerie dalle 7 che erano rimaste negli anni 70″, ci spiega Daniele Cancellara bar manager del Rasputin di Firenze, e tra i maggiori conoscitori in Italia del mondo whisky, scrittore e conduttore anche di Whisky for Breakfast, primo format di video-educational dedicati. “A invertire la tendenza è stata per prima la Teeling Distillery che molti anni fa è tornata alle origini con il Single Pot Still. Poi si è iniziato a puntare sul concetto di Farm Distillery, valorizzando storia e territorio, con antiche ricette, come nei prodotti della Boan Distillery e della Waterford” ci racconta. Infatti ci sono diversi stili di Whiskey irlandese, Single Malt, Single Grain e Blended, ma quello più caratteristico è appunto il Single Pot Still, che viene realizzato utilizzando sia orzo maltato che non maltato. “Pare che nacque quando, per tassare la produzione di alcolici, fu messa una tassa importante sulla maltazione dell’orzo, quindi i distillatori crearono questo stile” spiega Cancellara. Ora che si trovano sempre più release particolari la curiosità degli appassionati cresce. Molti poi inseriscono una visita in distilleria negli itinerari di viaggio in Irlanda (alcune sono nella stessa Dublino). Ecco allora 5 cocktail con Whiskey da preparare per brindare durante la festa di San Patrizio.
James Joyce Cocktail di Gary Regan
Non possiamo non iniziare con un omaggio a Joyce, da rifare a casa. Inventato nel 2001 dal maestro della mixology Gary Regan, questo cocktail combina, come l’Ulysses, tante cose diverse, in un mix di ingredienti che può sembrare un po’ insolito ma che piace: il Whiskey irlandese funziona bene con i toni agrumati del Triple sec e il succo di lime, mentre il Vermouth aggiunge un tocco di complessità in più.
Ingredienti:
45 ml di Whiskey irlandese
22,5 ml di Triple sec
22,5 di Vermouth rosso
15 ml di succo di lime fresco
Preparazione:
Mettete tutti gli ingredienti in uno shaker insieme al ghiaccio e agitate vigorosamente. Filtrate, servendo in una coppa Martini ghiacciata.
Finnegans Wake, Raspuntin – Firenze
Nel quartiere di Santo Spirito a Firenze, il Rasputin è uno degli speakeasy più amati in città. Atmosfera vittoriana, carta originale e tanti distillati ricercati. Merito della bella squadra guidata dal bar manager Daniele Cancellara, nostra guida anche nel mondo del Whiskey irlandese. Per San Patrizio ha pensato a un cocktail che unisce al famoso distillato anche un’altra eccellenza Irish, la birra scura Stout. E ci consiglia 3 grandi bottiglie da acquistare: il Teeling Single Pot Still, The Whistler PX I Love You della Boann Distillery, a Drogheda, e il Waterford Organic Arcadian Gaia 2.1, un Single Malt ottenuto da orzo biologico di fattorie selezionate, del raccolto del 2016.
Ingredienti:
50 ml The Whistler Double Oaked
20 ml Sciroppo di Stout Beer Irlandese
Affumicatura di Té Lapsang Souchoung
Preparazione:
Versate il whiskey e lo sciroppo di Stout nel mixing glass e mescolate. Servite in un grande calice con un blocco di ghiaccio e affumicate il bicchiere con il tè Lapsang Souchoung, utilizzando una smoking gun.
Green Park, Lirico Bar, Teatro Lirico – Milano
Un drink che prende ispirazione dal più famoso Japanese Garden del maestro della mixology giapponese Hidetsugu Ueno. È quello proposto da Mario Farulla, bar manager del nuovo bar del Teatro Lirico Giorgio Gaber in via Larga. Il teatro è stato riaperto dopo 20 anni, completamente ristrutturato e con una interessante programmazione di spettacoli musicali. L’inaugurazione del nuovo bar è prevista ad aprile con una carta che vuole rinnovare il classico bar di teatro con un twist contemporaneo e un’offerta ricca ed articolata, dalla colazione al dopocena. La drink list del locale, curata da Gianluca Tuzzi e Carola Abrate, sarà un omaggio alla storia della miscelazione, grazie alla riscoperta di oltre venti classici dimenticati.
Ingredienti:
45ml Green Spot Irish whiskey
20ml Midori
10ml Ginger Honey
30ml Lemon juice
5ml Egg White
Dried lavander
Preparazione:
Shaken, servito in una coupette. La forza dell’Irish Whiskey si sposa bene al clima festivo del Midori, con speziatura e dolcezza del miele e dello zenzero, finendo con i profumi dei campi mediterranei di lavanda.
L’irlandese Piemontese, Portico 4 cafè & lounge bar – Vercelli
Ispirato al film Quei bravi ragazzi, di Martin Scorsese. Un film che suggella, come farà anni dopo sempre Scorsese in The Departed, la descrizione e l’unione di due culture e realtà come l’Irlanda e l’Italia. Due mondi che, anche nel settore beverage, offrono prodotti di eccellenza da sempre. Da qui la scelta di Jonathan Bergamasco, già finalista al Premio Strega Mixology e bar manager di Portico 4 Cafè & Lounge Bar, novità dell’estate 2020 a Vercelli, di utilizzare il Teeling Small Batch Irish Whiskey. Questo distillato, grazie al suo invecchiamento in botti di rum, ha note di vaniglia e legno e si sposa perfettamente con l’aromaticità del liquore alle nocciole piemontesi.
Ingredienti:
45 ml Teeling Whiskey
15 ml liquore alle nocciole piemontesi
20 ml sciroppo di Barbera del Monferrato
Albume q.b.
4 drops bitter al cioccolato
Preparazione:
Versate tutti gli ingredienti in un Boston shaker, effettuate un dry shake, cioè una shakerata senza ghiaccio per creare volume, grazie all’albume. Riempite di ghiaccio e shakerate di nuovo energicamente, quindi filtrate il tutto in una coppetta champagne precedentemente ghiacciata e completate con 4 gocce di bitter al cioccolato in superficie. Il risultato è un mix dolcemente morbido, ma di gran carattere, che viene bilanciato dal tannico e acido del vino Barbera, reso meno pungente in uno sciroppo 1:1.
Paddy’s Banana, Norah Was Drunk – Milano
Un nuovo indirizzo in Via Porpora, verso Lambrate, da tenere d’occhio. Norah was Drunk ha aperto da poco e promette di fare molto bene. Merito della grinta dei due soci e proprietari, Stefano Rollo e, dietro al bancone, Niccolò Caramiello. Interni e luci di un verde smeraldo, perché il locale è un omaggio a uno dei distillati più bistrattati e meno conosciuti nella nostra mixology: l’assenzio. Naturale quindi che anche in questo drink con Irish Whiskey ci sia una spruzzata di assenzio. E per un bite di accompagnamento, l’ideale sono le sardine in scatola Made in Portugal.
Ingredienti:
45 ml Bushmills black
10 ml Banana liquor
20 ml Roger amaro extra strong
5 Dash Peychaud ‘s bitter
2 Dash Angostura
Una spruzzata di assenzio sul bicchiere
Preparazione:
Metodo stir and strain. Servite in un bicchiere tumbler con una foglia di salvia come garnish.