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La sangria si può fare in 11 modi diversi

di Raffaella Galamini 24 Giugno 2024 11:57

La sangria è la bevanda simbolo della Spagna contraddistinta dal colore rosso sangue e frutta, ma esistono varianti per tutti i gusti: eccole.

È il simbolo stesso della fiesta spagnola. La sangria, che deve il suo nome all’intenso colore rosso sangue (sangre in spagnolo) è sinonimo di aperitivo al bar con gli amici o, d’estate, per strada tra chiacchiere e musica in sottofondo. È una bevanda alcolica rinfrescante e profumata a base di vino rosso, spezie e frutta.

La ricetta classica

Una bottiglia di vino rosso, una mela, due pesche, il succo di due arance e quello di mezzo limone, una stecca di cannella, due cucchiai di zucchero e due di acqua. Queste le dosi per una sangria classica. Si mette a scaldare sul fuoco un pentolino con l’acqua e quando diventa calda si aggiunge lo zucchero e lo si fa sciogliere. A parte si mette in una caraffa da due litri la frutta tagliata a pezzetti, si versano il vino, il succo delle arance e del limone e l’acqua zuccherata. Per rendere più profumata e intensa la sangria, aggiungere la stecca di cannella. C’è chi rinforza la bevanda con un bicchierino di Cointreau o di Brandy ma è un’aggiunta facoltativa. Basta poi coprire la caraffa con della pellicola da cucina e lasciare la sangria in frigorifero per alcune ore così che tutti gli ingredienti si mescolino tra loro. Una volta pronta, non resta poi che condividere il contenuto con amici e parenti avendo cura di aggiungere alla bevanda anche qualche pezzo di frutta.

Le varianti

Come per altre bevande di largo consumo, vedi ad esempio lo spritz, non mancano le variazioni sul tema. Ecco alcune di quelle più conosciute.

Sangria bianca

 Viene anche chiamata sangria catalana: è di sicuro la variante più conosciuta. Originaria della Catalogna, si prepara utilizzando una bottiglia di vino bianco, vodka (alcuni usano Cointreau o Grand Marnier), e si aggiungono il succo di arance, le pesche a pezzi, lo zucchero e la cannella. Per il resto il procedimento è lo stesso e una volta preparata la bevanda va lasciata in frigo per diverse ore.

Sangria De Cava

La sangria in Catalogna è molto popolare a giudicare dalla presenza di una seconda variante: Cava è il centro catalano da cui arriva questa versione. Al posto del vino bianco si preferisce utilizzare lo Champagne. Qualcuno in verità opta anche per il prosecco. Ingrediente a parte, la preparazione è la stessa della ricetta originale.

Sangria invernale

Di solito si associa la sangria all’estate: niente di più sbagliato. Ne esiste addirittura una versione invernale, preparata con la frutta di stagione: pesche, mele, pere, agrumi e a chi piace anche la melagrana.

Sangria analcolica

La versione per chi non beve alcool e per i bambini viene preparata con il succo di frutta (di solito si consiglia quello di mela) o il tè del gusto preferito, meglio se aromatizzato alla cannella o ai fiori di garofano, al posto del vino. La frutta di stagione viene messa a macerare con zucchero e cannella.

Sangria messicana

Paese che vai, sangria che trovi. Gli spagnoli hanno importato la loro bevanda preferita durante il periodo delle dominazioni. La versione messicana vede l’incontro tra il vino e la tequila; si aggiunge un cucchiaio del celebre distillato alla frutta e al succo delle arance si unisce anche quello di un lime.

Sangria rosè

Think pink anche per la sangria. Un’idea originale per un aperitivo colorato e molto molto primaverile. Come è facile intuire si usa il vino rosato, si aggiungono un po’ di cognac e poi fragola, albicocca, pesca e pompelmo.

Sangria esotica

A fare la differenza è la frutta: alla preparazione originale si uniscono infatti mango, ananas e more. Preparate sempre secondo il procedimento tradizionale.

Sangria ai frutti di bosco

Per gli amanti del rosso ecco la sangria che fa per voi: si prende il vino tradizionale, alcuni in verità preferiscono il rosato. Si usano fragole, more, mirtilli e lamponi in pari dose per una bevanda davvero dal colore rosso sangue, a cui aggiungere foglioline di menta e una manciata di violette; a piacere pure un po’ di grappa. Lasciare riposare 5 o 6 ore.

Sangria di Natale

All’abituale vino rosso si aggiungono pera e mela a pezzetti, gli spicchi di un’arancia e due mandarini, una stecca di vaniglia, il succo di un limone e di un’arancia, zucchero. Si lascia a riposare il composto in frigo e si aggiunge, una volta pronto, la gazzosa, frutti rossi a decorare il tutto e una spolverata di cannella. Per chi preferisce servire la sangria tipo vin brulè, può farlo avendo l’accortezza di offrirla tiepida e non aggiungendo la gazzosa. Meglio allungare con succo di arancia o mandarino.

Sangria nell’anguria

Siamo ai fondamentali dell’aperitivo in spiaggia o in campagna, tra amici. Si prende un’anguria e la si taglia in modo da scoperchiarla. A quel punto non resta che scavare e togliere la polpa per ottenere una sorta di caraffa gigante. Si prendono i pezzi di anguria e si tagliano a cubetti, si aggiungono sempre a pezzi due lime, una pesca noce, si uniscono una stecca di cannella spezzata in due e due cucchiai di zucchero. Si lascia tutto a riposare in frigo, poi si mette nell’anguria con aggiunta di vino rosso e un po’ di acqua tonica. Si ripone l’anguria in frigo per almeno mezza giornata e alla fine la sangria è pronta.

Sangria al melone

Si tagliano a cubetti la polpa di un melone, una pesca noce con la buccia, si aggiungono vino bianco frizzante, il succo di due limoni, una stecca di cannella spezzata, 4 o 5 chiodi di garofano e un bicchierino di vodka liscia, o di gin o di Martini bianco secondo preferenze. Un po’ di zucchero e si lascia a riposare per una notte.

L’origine della sangria

La sangria ha origini antiche che risalgono al XVIII secolo. Sebbene sia comunemente associata alla Spagna, la sua storia potrebbe essere collegata anche al Portogallo. La bevanda nacque come una soluzione per rendere potabile il vino di scarsa qualità. Aggiungendo frutta e spezie, i contadini riuscivano a migliorare il sapore del vino e a renderlo più piacevole. Oggi, la sangria è diventata un simbolo della cultura spagnola, presente in ogni festa e celebrazione.

La scelta del vino

La qualità del vino è fondamentale per ottenere una buona sangria. La ricetta tradizionale richiede l’uso di un vino rosso giovane e fruttato, che può essere un Tempranillo o un Garnacha. Tuttavia, anche altre varietà di vini rossi possono essere utilizzate, purché non siano troppo tannici o complessi. Per le varianti, come la sangria bianca o quella rosé, è importante scegliere vini freschi e aromatici, come un Verdejo o un Albariño per la versione bianca e un rosato fruttato per la versione rosé.

L’importanza della frutta

La frutta non è solo un ingrediente decorativo nella sangria, ma gioca un ruolo fondamentale nel bilanciare i sapori e nell’arricchire la bevanda con freschezza e aromi. Oltre alle classiche mele e pesche, si possono aggiungere anche fragole, ciliegie, melone, e frutti di bosco, a seconda della stagione. È essenziale tagliare la frutta in pezzi abbastanza grandi da non disfarsi durante la macerazione, ma sufficientemente piccoli da rilasciare i loro succhi e aromi nel vino.

La macerazione

Il processo di macerazione è cruciale per ottenere una sangria ben bilanciata e saporita. Dopo aver mescolato tutti gli ingredienti, è consigliabile lasciare la sangria riposare in frigorifero per almeno 4-6 ore, ma l’ideale sarebbe prepararla il giorno prima di servirla. Questo permette ai sapori di amalgamarsi perfettamente. Durante la macerazione, la frutta rilascia i suoi succhi nel vino, mentre le spezie, come la cannella, infondono il loro aroma alla bevanda.

Servire la sangria

Per un’esperienza ottimale, la sangria va servita ben fredda, in ampi bicchieri che possano contenere sia la bevanda che i pezzi di frutta. È possibile aggiungere cubetti di ghiaccio al momento del servizio per mantenere la temperatura. Un tocco finale può essere dato aggiungendo una spruzzata di soda o acqua tonica, per un effetto frizzante che rende la sangria ancora più rinfrescante. Inoltre, è possibile guarnire i bicchieri con fette di frutta fresca o rametti di menta per un tocco decorativo.