Saxa: l’enoteca contemporanea in provincia di Siena stupisce
Saxa Enoteca Contemporanea, a Piancastagnaio sul Monte Amiata, è il luogo giusto dove scoprire una cucina giovane che, giocando con forme e ingredienti, valorizza la materia prima a disposizione e cerca di ritrovare quell’equilibrio gastronomico che spesso viene perduto.
Un buon proposito per l’anno appena iniziato? Uscire dalle solite rotte e andare alla scoperta di quei paesi che hanno tante cose da raccontare, proprio come Piancastagnaio sul Monte Amiata. Questo borgo toscano, carico di storia e tradizione, è situato sul versante senese della Montagna Madre, il sacro vulcano addormentato che conserva calore ed energia. Piancastagnaio è rinomato per lo più per la sua aria fina,per la festa del Castratone, dedicata alla crastata ossia la caldarrosta, e per il Palio che il 18 agosto vede sfidarsi i quattro rioni Coro, Voltaia, Borgo e Castello. Si tratta di un paese di villeggiatura racchiuso tra antiche mura e dominato dalla Rocca Aldobrandesca che, oltre alle bellezze artistiche e naturali, da qualche tempo offre anche una bella novità, soprattutto per gli appassionati di enogastronomia. Al numero 11 di piazza Matteotti, in pieno centro storico, oggi c’è infatti Saxa Enoteca Contemporanea, un locale giovane e innovativo.
Il menu
Qui, gli chef Tommaso Pinzi ed Edoardo Pierguidi vogliono nutrire le persone con quello che offre il territorio giocando con forme e ingredienti ma valorizzando la materia prima a disposizione e cercando, inoltre, di ritrovare quell’equilibrio gastronomico che spesso viene perduto.
A dimostrarlo, piatti come la piacevole Tartare di maremmana con cipolla di Tropea in agrodolce, la Zucca marinata al forno su crema di castagne, carezzevole e per nulla banale, e i pici che, da queste parti, sono molto diffusi. Via libera quindi ai Pici all’aglione 2.0 con pomodoro giallo, aglio nero di Voghera e briciole di quinoa che, come ama sottolineare Alberto Lorenzini, in realtà pici non sono: nel condimento l’aglione non c’è ma, se quando si mangiano si chiudono gli occhi, il sapore dei pici all’aglione è quello.
Del resto, sono sempre Pici 2.0. Poi c’è lui, il Signor Ramen con fagiano, uovo di quaglia e tagliolini freschi, da mangiare con le bacchette. Un piatto, questo, che dà tepore e abbraccia profumi e sapori dell’Amiata.
Nel menu poi non mancano le strategie gastronomiche antifreddo come il Filetto di cervo con mirtillo fermentato e purè di patate viola oppure il Petto d’anatra con topinambur, bieta, polvere di cipolla bruciata e crocchetta di fegatino. Infine, a terminare il percorso in dolcezza, non mancano dessert squisiti, come il Lingotto di cioccolato bianco e frutti rossi oppure il coreografico Porcino con mousse di mascarpone, crumble di cioccolato, cremoso al caffè e cacao. Per concludere in bellezza, fatevi tentare anche da un bicchierino di amaro Lombardi Visconti di Abbadia San Salvatore: vi stupirà.
Il locale
Gli spazi del locale sono divisi in due sale: una è anche una piccola enoteca, o meglio, il regno del sommelier Nicolò Flori. Questa nasconde vini preziosi ed emergenti. In sala, la giovane Giada Guerri offre inoltre consigli gastronomici e accende il look del locale.
Il rapporto qualità-prezzo, infine, non è da sottovalutare: potete scegliere tra un menu da sei portate a 40 euro, vini esclusi, oppure la carta. Saxa Enoteca Contemporanea, una ventata di freschezza e di gioventù sull’Amiata, che mancava e che in estate esce dal caldo guscio delle antiche mura spostandosi nel dehors, è il luogo giusto per per scoprire un territorio poco battuto ma ricco di sorprese.