Tonica e Gin: come sceglierle per un Gin Tonic perfetto
Scegliere gli ingredienti perfetti per un gin tonic non è così semplice: abbiamo chiesto a degli esperti quali sono le valutazioni da fare e come selezionare i due ingredienti per questo cocktail.
Adatto per ogni occasione, il gin tonic è uno dei cocktail più amati e diffusi. Nonostante alcuni ritengano che sia adatto per gli indecisi, quelli che al bar non sanno mai cosa prendere, sul perfetto gin tonic si potrebbe scrivere un manuale dedicato. L’attenzione che bisogna avere per scegliere i suoi ingredienti base deve essere tanta: non solo è necessario scegliere un ottimo gin ma anche la tonica, trascurata per troppo tempo, ha la sua rilevanza.
Oggi, per fortuna, quest’ultima vive un’importante rinascita e le tipologie sul mercato sono sempre più numerose. Ma qual è il migliore rapporto tra questi due elementi e come dobbiamo fare per sceglierli? Abbiamo provato a rispondere.
L’acqua tonica
Iniziamo dall’acqua tonica. Frizzante, amarognola e citrica, piace in tutte le stagioni. Si tratta di un prodotto a base di chinino, un alcaloide anticamente usato per le sue proprietà curative e antinfiammatorie. Oltre al chinino, nell’acqua tonica, ci sono però anche altri ingredienti: acido citrico, aromi naturali, scorza di agrumi, estratti, oli essenziali di erbe aromatiche, frutti e fiori. A grandi linee, quelle più aromatizzate sono di solito chiamate Botanical e si distinguono dalle Indian, dal classico gusto amaro e secco.
Negli ultimi anni, il mondo delle toniche è però cresciuto ed è nata una nuova generazione, ancora più aromatica, da bere da sola e non in miscelazione. In queste bevande, le note di frutta, spezie, fiori, erbe officinali e spontanee sono ancora più importanti, tanto da far diventare le tonic water delle bevande analcoliche a sé. In alcuni casi, si passa proprio oltre, ai soft drinks (come nel caso del ginger ale e del ginger beer).
Come regola generale, per un classico gin tonic si deve preferire una tonica più decisa e secca, di solito una Indian, altrimenti quelle più delicate vengono sopraffatte dall’alcol. Fate però attenzione alle note aromatiche: anche il gin le ha e potrebbero non abbinarsi perfettamente con quelle della tonica. Alcune scelte più aromatiche poi, come detto, sono pensate per essere bevute proprio da sole e quindi non vanno bene per fare il cocktail.
Come scegliere l’acqua tonic
Come scegliere una buona acqua tonica per il proprio cocktail? Lo abbiamo chiesto a Terry Monroe, bar manager, imprenditrice e formatrice. Il suo locale di Milano, Opera 33, ha appena compiuto 25 anni di successi e lei è un vero punto di riferimento nel panorama milanese e italiano.
Secondo Terry, i parametri nella scelta di un’acqua tonica sono sicuramente la quantità di zucchero e l’effervescenza della bollicina. “Ogni tonica ha il suo mercato, gli ultimi anni di marketing ci hanno mostrato quanto il colore, il design e l’arricchimento di flavours siano stati importanti nell’ampliare il ventaglio di proposte e di richieste”. Per l’esperta, “Il mercato attuale offre tante etichette con caratteristiche aromatiche differenti e quasi in tutte la quantità di zucchero si aggira tra i 7 e i 9 gr/100 e sono tutte super clear, il che mi fa pensare che la presenza di china sia la soluzione chimica cloridrato di chinino e non una percentuale autentica di corteccia di china”.
Importante è anche la temperatura di servizio, “perché una tonica sia una buona bevanda gasata e corroborante, la temperatura di servizio, di 3 gradi, e la bollicina sono un ottimo parametro di prodotto efficace. Esistono acque toniche con una lieve gasatura e meno zucchero, altre con un’effervescenza briosa e costante e quantità di zucchero superiori. Meglio bere una bevanda rinfrescante in purezza scegliendo una quantità media di zucchero contenuta all’interno (8 gr/100). Sono ottime le classiche zero e in miscelazione vanno bene le corpose e dolci (9 gr/100) per diluire e distribuire al meglio il profumo di bevande spiritose come il gin”.
Come abbinare il gin
Abbinare un buon gin alla tonica, per alcuni versi, oggi è più complesso di una volta, proprio per l’ampia scelta disponibile. Il boom del gin, con le diverse erbe botaniche in commercio, ha aperto la strada alla proposta di toniche multiflavour mentre fino a qualche anno fa c’erano solo le due varianti base. Secondo Terry Monroe “Oggi il mercato delle toniche si suddivide in diverse famiglie di sentori gusto-olfattivi, che riprendono le caratteristiche dei gin: Floral, Spicy, Woody, Mediterranean, Dry, Sweet, Salty, Strong, Citrously”. In un abbinamento, si dovrebbe quindi lavorare a contrasti o a sinergie: “Se il gin è botanico e intenso, posso rafforzarne i sentori o smorzarne l’intensità. Consiglio 2 parti di gin e una di tonica per non snaturare né il distillato, né la bevanda”.
La persistenza della bolla e il basso livello di zucchero utilizzato per mantenere la sua nota amaricante sono essenziali anche per Gabriele Menini, spirit specialist dell’azienda di distribuzione Ferro Beverage & Co, che dice “Oggi vengono utilizzate toniche uniformi che possono essere facilmente abbinabili alla gamma dei gin presenti sul mercato, con una sensibilità maggiore verso l’ambiente e la sostenibilità”.
Acqua tonica: le novità del momento
Se i grandi marchi industriali sono già conosciutissimi, vi proponiamo qui dei brand meno noti, alcuni dei quali sono assolute novità, da avere però nel proprio home bar. Per esempio, le toniche Alpex, targate Plose: 6 prodotti, tra cui la classica Indian dry e la Mediterranean al profumo di rosmarino. Per la sua nota citrica di bergamotto viene apprezzata anche Verum, con olio essenziale di bergamotto e infuso di quassia, che fa dell’uso dei prodotti naturali la sua filosofia.
Da poco sul mercato c’è anche la Match Tonic Water, firmata Curius, composta da 4 linee elegantissime nel confezionamento e nel concept, create da Juan Carlos Maroto Jara che, con questa avventura scommette sulle toniche dopo anni nel mondo del rum (Matusalem).
Altro brand interessante è Seventeen 1724 Tonic Water, un’acqua tonica dal sapore floreale, marchio del Gruppo Vantguard, distribuito in Italia da Compagnia dei Caraibi. Brillante, profumata, il retrogusto agrumato del mandarino ne enfatizza la freschezza e l’eleganza. Il tocco di chinino e la fragranza zuccherina bilanciano le note legnose della quassia amara. Da gustare da sola o in un gin tonic, come nel drink Triple Orange, in cui ai 200 ml di prodotto vanno aggiunti 1 cucchiaino di Marmellata di Arance Amare e 2 Dash di Bitter D’arancia.
Infine, originali sono i gusti firmati Le Tribute. Come la Olive Lemonade Le Tribute, che arriva da Barcellona ed è importata in Italia in esclusiva da Mavolo Beverages: succo di limone, distillazione delle bucce insieme a delle olive per estrarne gli oli essenziali, qualche goccia di acqua di mare per esaltarne il sapore.