Siviglia: 5 indirizzi da non perdere, dalla colazione al dopo cena
Week end a Siviglia? Ecco qualche indirizzo da non perdere per scoprire la vera anima della città andalusa.
Le dimensioni relativamente ridotte e un patrimonio artistico considerevole rendono Siviglia una meta perfetta per un city break. Tre o quattro giorni sono l’ideale per immergersi nell’atmosfera del capoluogo andaluso, città che non va soltanto visitata, ma soprattutto vissuta, nei suoi tempi dilatati e attraverso i suoi riti, compresi quelli legati al cibo e alla convivialità quotidiana. E a tal proposito, al di là dei tanti locali raccomandabili, ecco cinque indirizzi imprescindibili per entrare più intimamente in contatto con lo spirito sivigliano. Prima di proseguire la lettura però scegliete una playlist di Flamenco e cliccate play.
Colazione: Convento di San Leandro
Gli amanti della colazione salata a Siviglia possono svegliarsi contenti. Il desayuno da queste parti si fa con caffè accompagnato da Tostadas, fette di pane tostato e condito generalmente con olio, pomodoro o prosciutto. Se però siete alla ricerca di qualcosa di più originale, recatevi al Convento di San Leandro ed entrate tranquillamente. Vi troverete di fronte una sorta di cilindro girevole, bussate e dall’altro lato arriverà (voi non la vedrete) una suora di clausura che vi chiederà cosa volete. Il listino dei tipici dolci conventuali è affisso di fronte a voi. In un paio di minuti apparirà la confezione di ciò che avete ordinato. Per pagare poggiate i contanti e girate la ruota. Appena fuori il convento ci sono delle panchine, potete fermarvi lì per scartare il goloso pacchetto e far schizzare alle stelle la vostra glicemia, specie se avete preso gli Yemas (dolcetti a base di zucchero e tuorlo di uovo).
Pranzo: Sobratablas
Camila Ferraro e Robert Tetas, rispettivamente chef e sommelier, si sono conosciuti in una precedente esperienza in uno dei templi mondiali dell’alta ristorazione: El Celler de Can Roca. Facile intuire il motivo per cui Sobretablas, aperto nel 2018, sia uno dei ristoranti più in vista della città. Il locale, dotato di diverse sale disposte su due piani, è ospitato in un edificio costruito nel 1929 per l’Esposizione Iberoamericana, nel quartiere di Porvenir. Il menu degustazione è sorprendentemente accessibile, anche grazie a un servizio impeccabile ma privo di inutili orpelli: 59.50 euro per 8 portate, tutte assolutamente centrate. Dopo pranzo concedetevi una rilassante passeggiata nel vicino Parco di Maria Luisa, fino alla sensazionale Plaza de España.
Aperitivo: Bodega La Mina
Su Plaza de la Pescaderia, uno dei punti di ritrovo del quartiere Alfalfa, in pieno centro, si affacciano diversi locali con i loro dehors. Tra questi, ce n’è uno che sembra fermo nel tempo, frequentato da clientela locale, composta prevalentemente da signori di mezza età. Alle pareti sono attaccate vecchie foto, immagini religiose (una consuetudine a Siviglia) e poster calcistici. Bodega La Mina merita una visita per questa sua atmosfera autentica. Dimenticate dunque ogni velleità enogastro-fighetta: ordinate un bicchiere di vino Manzanilla alla spina, o una Caña (birretta), da accompagnare con delle tapas, e accomodatevi ai tavoli in piazza. Il personale terrà il conto delle vostre comande, segnando tutto sul bancone con un gessetto.
Cena: Puratasca
Il Barrio di Triana sorge sulla riva opposta del Guadalquivir, rispetto al centro cittadino, e lo si raggiunge tramite il Ponte Isabel II. È un quartiere con una sua identità, indissolubilmente legata al fiume, sulle cui rive, o poco distante, si concentrano gran parte dei bar e ristoranti della zona. Addentrandosi invece un po’ nella parte residenziale si raggiunge il Puratasca. Questo tapas bar di quartiere, ma segnalato dalle guide gastronomiche più prestigiose, incarna pienamente il mito del posto trasandato dove però si mangia benissimo. Ma se di solito questi indirizzi combinano un’estetica vintage a una proposta culinaria altrettanto retrò, dietro al bancone del Puratasca si preparano piatti in cui non manca una buona dose di inventiva: dal Lecca lecca di Chorizo in tempura con maionese al curry alle Cozze sott’aceto con curry e mango.
Dopocena: Garlochì
Che Siviglia abbia un’anima profondamente religiosa lo avrete capito. Come già ricordato, in alcuni dei bar più tradizionali, è normale trovare foto di processioni, immagini sacre o l’immancabile Madonna della Macarena. Al cocktail bar Garlochì tutto ciò viene esasperato: sembra di entrare in una cappella, con tanto di incenso, candele, velluti, statue di santi, ritratti di Cristo e altri oggetti che richiamano ai riti della Semana Santa. Barocco da impazzire, è un posto forse turistico ma comunque imperdibile. Drink della casa? El Sangre de Cristo (champagne, granatina e whisky).