Skyr: cosa è? E perché devi inserire questo formaggio islandese se sei a dieta?
Lo skyr è uno yogurt islandese denso e cremoso, ricco di proteine e povero di grassi, che può essere una scelta salutare e gustosa per una dieta equilibrata. Scopriamo grazie all’aiuto della Nutrizionista come utilizzarlo, proprietà e controindicazioni di questo prodotto islandese.
Lo skyr è un prodotto che si trova con sempre più facilità in commercio anche in Italia. Assomiglia allo yogurt, ma non è yogurt. É abbastanza noto nelle varie community fit ma molte persone lo vedono al supermercato e chiedono alla nutrizionista cosa sia e se possono inserirlo nella loro dieta. Cerchiamo quindi di capirci di più insieme alla Dottoressa Livia Galletti. Ecco perché puoi mangiare lo skyr a dieta.
Cos’è lo skyr
Lo skyr è un prodotto di origine islandese a base di latte e fermenti lattici. La realizzazione di questo alimento risulta piuttosto impegnativa. Si comincia portando il latte di vacca alla temperatura di 85 °C, in modo che i grassi e le proteine salgano in superficie affiorando. La crema in superficie viene eliminata e si aggiungono dei fermenti lattici vivi (chi lo prepara in casa utilizza un poco di skyr già pronto come innesto) e una piccola quantità di caglio, che serve per far meglio coagulare le caseine e consentire il raggiungimento del ph ottimale. Quando la fermentazione di questi batteri arriva ad addensare il prodotto (che nel frattempo si raffredda) si filtra il siero e la cagliata per mezzo di un canovaccio. Lo skyr tradizionale, ovvero preparato manualmente, non è pastorizzato, al contrario di quello derivante dai processi industriali. Ha una consistenza più solida e un sapore leggermente più acido. Nei prodotti facilmente reperibili in commercio vengono utilizzati caglianti vegetali o di origine batterica. Al supermercato si trova solitamente vicino agli yogurt, assomiglia a uno yogurt molto denso e cremoso, ma non è classificabile come yogurt, bensì come formaggio fresco.
Le proprietà nutrizionali dello skyr
Lo skyr ha un modesto contenuto calorico, di circa 60-70 kCal ogni 100g di prodotto. Presenta pochissimi grassi, intorno allo 0.2 %, appunto perché il latte di partenza viene scremato, un buon apporto proteico, circa 10-12 g ogni 100g. Anche il contenuto in zuccheri è ridotto e arriva circa al 4%. Come micronutrienti sono interessanti gli apporti di fosforo, calcio, vitamine del gruppo B e di potassio. Nutrizionalmente, quindi, lo skyr contiene più proteine dello yogurt.
Come inserire lo skyr a dieta
Anche se merceologicamente lo skyr è un formaggio, visto il basso contenuto di grassi e di zuccheri, può essere consumato nella dieta con le frequenze dello yogurt, cioè anche tutti i giorni. I vasetti in commercio contengono circa 170 g di prodotto. È un prodotto molto versatile, perché è cremoso e denso di nutrienti.
Il consiglio, soprattutto quando si sta seguendo una dieta è quello di scegliere lo skyr bianco e non una delle varianti aromatizzate. A colazione, lo skyr può essere consumato con aggiunta di frutta fresca, frutta secca, cioccolato fondente, cacao amaro, cannella, muesli o granola e cereali. É anche buono in accompagnamento a delle verdure crude condite con olio extravergine di oliva, sale e pepe.
Durante una dieta dimagrante lo skyr può essere usato per sostituire il burro nella preparazione di dolci ipocalorici. É anche un’ottima base per la preparazione di salse leggere. In generale, lo skyr è un ottimo alimento da inserire nella dieta di una persona in salute, anche nell’ottica di una perdita di peso.
Skyr a dieta: controidicazioni
Lo skyr non è adatto per le persone che devono seguire una dieta priva di lattosio, sebbene ne contenga molto poco e sia ben tollerato anche da chi soffre di intolleranza al lattosio, che è particolarmente sensibile a questo zucchero, deve eliminare lo skyr. Un’altra controindicazione è per chi deve seguire una dieta povera di fosforo, per queste persone lo skyr va inserito nell’alimentazione bilanciando molto bene le frequenze e le quantità giornaliere di prodotto.
Come si usa lo skyr a dieta e non
Fino a una decina di anni fa ne avevano sentito parlare in pochi. Oggi, invece, lo Skyr è noto nonché reperibile praticamente ovunque: in America, Europa, Cina, Giappone. E il giro d’affari legato alla sua commercializzazione ha superato gli 8 miliardi di euro. In realtà si tratta di un formaggio cremoso a base di latte vaccino proveniente dall’Islanda. Laggiù ne fanno abbondante uso da oltre un millennio e si trova citato persino nella letteratura medievale. È considerato un superfood grazie all’alto contenuto di proteine, che lo rende particolarmente adatto agli sportivi, e alla bassa percentuale di zuccheri e di grassi. È anche ricco di calcio e vitamine: il pieno di energia, insomma, è garantito.
In origine gli islandesi consumavano lo skyr come piatto unico oppure insieme alla carne, ma adesso le cose sono decisamente cambiate e si preferisce affidargli il ruolo di snack oppure di dessert. In questi casi è d’obbligo consumarlo freddo, anche per meglio apprezzarne la cremosità, e per esaltare il suo sapore (che per certi versi è simile a quello dello yogurt greco, anche se le papille gustative restituiscono una maggiore acidità).
Si consiglia di abbinarlo a cereali, granola, frutta fresca o sciroppi, frutta secca, marmellata, miele: abbiamo appena descritto una perfetta colazione da campioni, prendete nota. Chi si diletta fra i fornelli, inoltre, può utilizzare lo skyr come ingrediente di diversi dolci, per esempio sostituendolo al mascarpone nella preparazione del tiramisù e ad altri formaggi nella preparazione delle cheesecake: un modo, questo, anche per ridurre l’importo calorico complessivo. Semaforo verde anche per l’inserimento dello skyr negli impasti di plumcake, ciambelle, torte di mele e altre solitamente a base di yogurt. Non solo dolci, però. Provate il sodalizio fra lo skyr e i cetrioli, versatene un po’ sulle uova bollite, spalmatene qualche cucchiaio sul pesce al cartoccio: interpretazioni culinarie che conquistano, vedrete.