Slow Food celebra le osterie di Roma: Osteria! Social Food
Il 9 e 10 giugno al Parco regionale dell’Appia Antica c’è Osteria! Social Food, evento organizzato da Slow Food Roma: ecco i ristoranti presenti.
Cibo, vino, birra. Ma, su tutti, le produzioni locali. Il 9 e 10 giugno, dalle 10 a mezzanotte, a Roma torna Osteria! Social Food all’ex cartiera latina, nel Parco regionale dell’Appia Antica. A ridosso delle mura aureliane, due giorni di festa del cibo, con la cucina delle osterie Slow Food, un evento che celebra le osterie tradizionali romane i vini e le birre del territorio e i produttori del Mercato della Terra, le botteghe del commercio equo e solidale. Al centro i temi più cari a Slow Food da sempre: tradizione enogastronomica del territorio, sostenibilità, biodiversità, tutela del paesaggio. 16 tra i migliori osti di Roma e del Lazio proporranno i piatti migliori della tradizione locale, tutti declinati secondo le indicazioni menu for change: materie prime a km 0, stagionali, piccole produzioni, minimo scarto e riuso delle parti meno pregiate. Il tutto accompagnato dal pane dell’accoglienza dell’Associazione panificatori Cna di Roma.
Le osterie presenti e le chiocciole Slow Food
Sei le chiocciole della Guida Osterie Slow Food 2018.
- Tra i locali presenti ci sarà l'Osteria del Velodromo Vecchio (via Genzano, 139), che della cucina romana fa punto d'onore e di passione, che quotidianamente si declina in proposte gastronomiche al passo con le stagioni.
- La tradizione è regina Da Cesare (via del Casaletto, 45): la romanità è un percorso che giorno dopo giorno incontra il guanciale migliore per gricia e carbonara, farine e legumi della campagna romana per la pasta all'uovo e le zuppe, olio d'oliva della Sabina e pecorino romano stagionato quanto basta per legare la pasta.
- Si passa poi per l'Hosteria Grappolo d'Oro (piazza della Cancelleria, 80), fortino del gusto che interpreta la cucina romana fra tradizione e modernità, con ricette e cotture tradizionali, prodotti di stagione provenienti da piccole realtà locali.
- Proloco DOL di Centocelle (via Domenico Panaroli, 35), con produttori, allevatori, contadini e Presidi Slow Food: l'organizzazione seleziona direttamente sul territorio le aziende e i prodotti tradizionali e tipici, compresi quelli che ancora oggi costituiscono una nicchia al limite della produzione familiare, contributo fondamentale alla salvaguardia dei prodotti vegetali e zootecnici regionali.
- C'è poi l'agriturismo La Polledrara di Paliano (località Polledrara), che racconta il territorio tramite le storie di produttori e allevatori che nel rispetto della terra forniscono prodotti di grande qualità utilizzati e lavorati dallo chef Vincenzo d'Amato, cuoco di Terra Madre.
- L'Oste della Bon'Ora di Grottaferrata (viale Vittorio Veneto, 133), invece, porta il suo ambiente familiare e rilassante, con l'oste Massimo Pulicati , i figli Marco e Flavio e la moglie e cuoca Maria Luisa.
- Tra gli altri presenti, poi, l'Osteria di Monteverde (via Pietro Cartoni, 132), attenta alla tradizione regionale italiana, con un tocco di creatività.
- La Briciola di Adriana di Grottaferrata (via Gabriele D'Annunzio, 12) porta in tavola la tradizione dei Castelli, custodita da Adriana, cuoca attenta alle materie prime locali e a presentare un menu settimanale.
- Il ristorante Pinzimonio di Fiumicino (via Formoso, 95), con la sua cucina tipica a base di pesce e verdure, che mixa i sapori del pescato del giorno e la fragranza delle verdure di stagione.
- Dar Parucca, osteria romana del Pigneto (via Macerata, 89), porta la sua cucina casareccia e biologica, con prodotti ortofrutta a km 0, vini naturali e farine biologiche.
- Spirito DiVino (via de' Genovesi, 31/ab), guidata da Eliana Catalani, ex ricercatrice che, dopo anni di lavoro accanto a Rita Levi Montalcini ha inseguito la sua vocazione, guidando ancora oggi questo locale nel cuore di Trastevere, dove tutto ciò che viene presentato è fatto in casa.
- Ci sarà anche Ciao Checca (piazza di Firenze, 25), che ha fatto della sua passione per la pasta alla checca un locale e del rispetto per l'ambiente e per il mangiar bene la sua filosofia lavorativa, quindi Osteria Palmira, locale nato dalla passione di Claudio e Assunta, cresciuti con il padre Antonio e la mamma Palmira, oggi nonna, che porta in tavola i sapori di un tempo.
- Ancora, da Roberto e Loretta, zona San Giovanni, ispirato agli anni '50, con i classici della cucina romana, tra cui anche baccalà, trippa, timballo di alici e carciofi e dolci fatti in casa.
- Le Tre Porte di Rieti (via della Verdura, 21/25) propone un'ampia selezione dei prodotti tipici del territorio.
- Chiude le fila l'Osteria Borgo Pio di Terracina (via Marconi, 10), che offre un menu che affonda nelle radici della tradizione terracinese e romana.