Le conserve fatte in casa, ideali da preparare nei periodi più floridi dell’anno in cui è possibile trovare grandi varietà di frutta e verdura, sono il metodo più naturale, genuino e immediato per fare una scorta di cibi sani e buoni da poter consumare in ogni momento dell’anno.
Il termine generale conserva identifica un'antica tradizione, tramandata di generazione in generazione fin tempi più antichi e molto viva ancora oggi, che consente di conservare i cibi per mesi grazie all'uso di alcune tecniche, che variano a seconda degli ingredienti disponibili e dell'area geografica di appartenenza. Nei Paesi del Nord d'Europa, ad esempio, le tecniche di conservazione più diffuse sono l'essiccazione, la salatura e l'affumicatura, al Sud invece prevalgono le tecniche di salatura, la conservazione con il peperoncino e quella sott'olio. L'utilizzo dell'aceto (soprattutto per le verdure) e dello zucchero (per la frutta) come conservanti naturali si è diffuso invece in modo più o meno uniforme in quasi tutti i Paesi del mondo. Le conserve , oggi come in passato, sono un appuntamento fisso per nonne, mamme e nipoti, talvolta un vero e proprio rituale, che consente di tramandare tecniche, consigli, esperienze e storie legate al mondo del cibo. Tra le conserve più diffuse in Italia, e nei Paesi mediterranei, troviamo soprattutto quelle a base di pomodori, trasformati in pelati, passate, pomodori secchi o sughi già pronti da utilizzare in qualsiasi momento dell'anno. Ricordiamo poi il paté di olive, le zucchine, le melanzane e i peperoni sott'olio e sott'aceto, ma anche composte di frutta di vario tipo, pesche sciroppate, confettura di albicocche, di pesche, di prugne rosse, di fichi, la marmellata di limoni, quella di arance, che attraverso la bollitura e la conservazione con lo zucchero possono essere preservate a lungo e gustate in qualsiasi periodo dell'anno. I cibi destinati alle conserve dovrebbero essere sempre belli freschi, utilizzati nel loro momento di piena maturazione, e possibilmente biologici (in modo da evitare di conservare cibi potenzialmente dannosi). Una volta lavati, tagliati, bolliti, essiccati o trattati con una delle tecniche di conservazione previste, i cibi vengono poi riposti accuratamente in appositi barattoli di vetro, che devono essere ermetici e sterilizzati per evitare l'insorgenza di batteri pericolosi. In questo speciale di Agrodolce dedicato alle conserve troverete tante ricette e consigli utili su procedure da seguire e utensili da usare per la realizzazione di cibi in barattolo che – con i loro profumi – vi accompagneranno per tutto l'anno.
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