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Cotoletta

La cotoletta è uno dei secondi piatti più amati di sempre. Nell’accezione tipica della cucina italiana, con questo termine (derivato dal francese côtelette o côte) indica una costoletta di vitello, di suino o di agnello, panata e fritta. Questa pietanza dalle origini antiche ed è da sempre amata sia dai grandi che dai bambini: può risultare, perciò, una soluzione rapida e gustosa per mettere d’accordo tutta la famiglia a tavola.

Cotoletta alla milanese e varianti regionali

Quando si parla di cotoletta, il primo pensiero corre verso la cotoletta alla milanese, emblema della cucina meneghina. La ricetta tradizionale (la cui maternità è contesa con la città di Vienna) prevede l’impiego di fette di lombata di vitello con l’osso, immerse nell’uovo, panate nel pangrattato e fritte nel burro chiarificato.
Una variante molto diffusa di questa ricetta è la cotoletta a orecchio d’elefante, nella quale la costoletta viene aperta, lasciando a vista l’osso al centro del taglio.
Lungo la penisola si possono gustare cotolette preparate in maniera diversa: a Bologna la si trova servita con il prosciutto, in Sicilia viene arricchita con prezzemolo, in Valle d’Aosta si gusta farcita con prosciutto cotto e fontina, a Piacenza -invece- è realizzata con la carne di cavallo.
Nel Lazio, e in particolare a Roma e provincia, la cotoletta di vitello viene chiamata “fettina panata”, per distinguerla dalla tipica cotoletta a base di carne d’agnello.

Cotoletta nel mondo

La cotoletta, in realtà, è una preparazione diffusa in diverse parti del mondo, dove la si può assaporare realizzata secondo le varianti locali e in diversi formati
In Austria si può gustare una cotoletta ordinando una Wiener Schnitzel, fritta nello strutto, mentre negli Stati Uniti viene realizzata con l’uso della carne di pollo. In Giappone questa delizia venne introdotta nella seconda metà del 1800 da parte degli occidentali, finendo per diventare parte integrante del menu nipponico fino a oggi sotto in nome di “tonkatsu”. È possibile gustare una versione alternativa della cotoletta persino in India, dove la ricetta -in linea con le regole alimentari della religione induista- prevede l’impiego di un impasto fritto a base di verdure.

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