Il giro d’Italia in 10 spiedini
Gli spiedini possono essere assemblati in centinaia di modi diversi: noi di Agrodolce abbiamo voluto scegliere i nostri 10 spiedini italiani preferiti.
Possono essere di legno o d’acciaio, purchè siano ben appuntiti e ci permettano di infilzare di tutto; gli spiedini sono tra le poche, grandi gioie dell’estate. letteralmente sono supporti che devono essere assemblati con creatività e mangiati con gusto Letteralmente, sono i supporti che devono essere assemblati con creatività e poi mangiati con gusto infinito. C’è pur sempre chi mette uno stuzzicadenti su tre mezzi wurstel e ce li serve come aperitivo, e questo perché negli spiedini tutto è concesso. Gli spiedini possono essere crudi (come i classici antipasti freddi con olive, mozzarella e pomodorini), di carne (con salsiccia, peperoni e bocconcini misti di pollo e manzo), di pesce (con calamari panati, con pesce spada e pistacchi, con salmone e ananas); ma possono essere preparati addirittura con gnocchi, con tortellini fritti, con polpette di riso; possono sostituire il dessert con frutta mista caramellata o guarnita, o persino con bocconcini di panettone cotti al forno e intinti in salse golose. Dopo aver stuzzicato il vostro estro più trasgressivo, vi proponiamo una ricognizione sugli spiedini italiani tradizionali. Ecco 10 spiedini da cercare con l’acquolina nelle migliori sagre.
- Arrosticini. Vera gloria della cucina abruzzese, gli arrosticini sono tra gli spiedini italiani più famosi e ricercati. Attorno a bastoncini in legno (generalmente della lunghezza di 20 centimetri) troverete piccolissimi bocconcini di carne ovina, cotti su lunghissimi bracieri, le fornacelle. Il segreto risiede nella capacità di alternare correttamente carne magra e grasso di pecora. Da mangiare con litri di Montepulciano d’Abruzzo.
- Rostelle. Preparazione tipica della gastronomia ligure dell’entroterra, pare si tratti di una derivazione degli arrosticini; la carne è comunque ridotta in minuti bocconcini irregolari infilzati negli spiedini, ma si usa esclusivamente la capra. Li trovate su grandi bracieri in tutte le sagre estive.
- Bombette. Tra le tante ragioni per correre in Puglia, le bombette sono un secondo piatto costituito da ghiotti involtini infilzati sullo spiedo. La carne è di vitello, il ripieno può comprendere caciocavallo fuso o pancetta.
- Turcinieddi. Se dalla Puglia pretendete sapori ancor più vivaci e prepotenti, cercate i turcinieddi. Sugli spiedi in questo caso è conficcato budello di agnello farcito con interiora e prezzemolo; le frattaglie generalmente usate sono polmoni, fegato, rognone, milza, cuore. Sulla griglia, vanno debitamente profumati con foglie d’alloro.
- Gnummareddi. Diffusi in Calabria, Molise, Basilicata e Puglia, sono simili ai turcinieddi, ma possono comprendere delle varianti locali. Detti anche nghiemeridde e mazzacorde, consistono in polmoni, rognoni e fegato di capretto o agnello arrotolati e ricoperti dal budello; sono poi ulteriormente insaporiti con lardo, pecorino, peperoncino, aglio, pepe, alloro.
- Spiedo Veneto. Vera specialità della cucina veneta, richiede una cottura di almeno sei ore e una preparazione curata in ogni dettaglio; la brace è allestita con legna secca e non resinosa, la carne utilizzata comprende faraona, coniglio, cappone, quaglia, capretto, agnello, a cui si possono aggiungere uccelli selvatici e anatra. Sul lunghissimo spiedo di acciaio, i bocconi di carne si alternano con fette di lardo arrotolate. Nel corso della cottura si aggiungono sale, pepe, salvia, rosmarino, olio d’oliva, vino.
- Spitini palermitani. Vera botta di calorie, sono una trasgressione da godersi fino in fondo. In questo caso, dagli spiedini sono trafitte fette di pane in cassetta farcite con un ragù di carne saporito; i vari strati, ovviamente, devono essere infarinati, panati e fritti.
- Spiedini di seppioline. Per scovare in Puglia tutto il gusto del pesce, bisogna cercare nel Gargano questi classicissimi spiedini; le seppioline sono farcite con un saporito composto a base di pan grattato, sale, pepe, mollica, prezzemolo, olio extravergine d’oliva. Una volta conficcate sullo spiedo, le seppioline vanno cotte sulla griglia e servite calde.
- Stigghiole. Piatto siciliano iscritto tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani, venduto come street food dallo stigghiolaru. Si tratta di budella di agnello (e più raramente pollo o capretto), condite con prezzemolo, cipolla e altre spezie, e poi arrotolate attorno a un porro. Si cuociono sulla brace e si mangiano immediatamente con sale e limone.
- Spiedini alla Messinese. In Sicilia potrete gustare anche questa specialità; sottili fettine di vitella vengono generosamente farciti con un composto a base di caciocavallo, aglio, pangrattato, pinoli, uvetta, sale, pepe. Una volta sugli spiedi, gli involtini vanno alternati con cipolla rossa e alloro. Si cuociono al forno o in padella con un po’ di burro.
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