Stracciatella di mozzarella: cos’è e come si usa
La stracciatella di mozzarella è un formaggio molto amato d’estate, ma da dove viene? Perché si chiama così? E come viene preparato? Abbiamo cercato di rispondere a tutte queste domande su questo latticino.
La stracciatella non è solo una minestra o un gusto gelato, ma un delizioso latticino tipico di alcune regioni italiane, in particolare della Puglia, dove questo prodotto è nato a inizio ‘900. Alcuni dicono che l’idea sia venuta alla masseria Bianchini di Andria (Bt), mentre per altri tutto nacque da una necessità degli abitanti dell’altopiano delle Murge in un momento di grave crisi economica.
Entrambe le tesi hanno però un elemento comune: l’obiettivo era recuperare gli scarti, anche piccoli, di formaggio a pasta filata. Così è nata la stracciatella, una lavorazione che ancora oggi segue un processo artigianale e che potete provare anche voi a casa con la nostra ricetta.
Che tipo di formaggio è la stracciatella?
Che cos’è allora la stracciatella? Si tratta di un formaggio ottenuto da straccetti di mozzarella di latte vaccino (più raramente oggi di bufala), mescolati a panna fresca per rendere il tutto più cremoso e sfizioso. Non presenta crosta, ha una consistenza morbida e un colore lattiginoso.
Al palato la stracciatella si presenta delicata, dolce, con una punta di acidità che aumenta con il diminuire della freschezza del formaggio. Il sapore e il profumo ricorda quello pieno del latte. È appagante e può abbinarsi a tanti ingredienti diversi. Il consiglio è però quello di servire il formaggio a temperatura ambiente se si gusta al naturale, al massimo condito con un filo di olio extravergine. Solo così potrete godere a pieno dei suoi aromi e della sua cremosità. Quindi ricordatevi di togliere la stracciatella dal frigorifero almeno mezz’ora prima di servirla.
Che differenza c’è tra la burrata e la stracciatella?
Abbiamo detto che la stracciatella può essere prodotta anche a partire dal latte di bufala. Questo succedeva soprattutto in passato, ma si può verificare ancora oggi, soprattutto nel basso Lazio e nella provincia di Foggia. Da qui potrebbe nascere la confusione tra stracciatella e burrata. Inoltre, sono entrambi prodotti tipici pugliesi. Con stracciatella si intende però il cuore della burrata, un formaggio a pasta filata dalla forma tondeggiante, legato in cima da un cordino.
Come si mangia la stracciatella?
La stracciatella si gusta in ogni periodo dell’anno, anche se è l’estate il momento in cui è più apprezzata grazie alla sua freschezza. Come abbiamo accennato, può essere mangiata così, a forchettate, ma è pure un ottimo ingrediente per tanti gustosi piatti. È un prodotto versatile che si abbina bene alla pasta, ai salumi, alle verdure, al tartufo bianco, ma persino ai crostacei grazie alla sua piacevole acidità.
Spalmatela su un crostino, aggiungetene un cucchiaio a una vellutata di patate viola, usatela per farcire la tradizionale focaccia pugliese. La stracciatella è ottima per arricchire primi piatti, come le trofie con la zucca, il risotto al pomodoro oppure le tipiche orecchiette alle cime di rapa. Provatela come farcitura di hamburger di manzo o ancora per accompagnare delle triglie scottate in padella. Non rimarrete delusi.