Superfrutti: cosa sono e perchè si chiamano cosi?
• 9 Settembre 2021 09:00
Cosa sono i Superfrutti e perché fanno cosi bene alla salute? Scopriamone insieme 12 dalle proprietà eccezionali.
Vengono chiamati superfrutti e, facile dedurlo, appartengono alla categoria dei superfood. Rispetto a molti altri alimenti, contengono quantità maggiori di nutrienti e sostanze benefiche. Proprio in virtù delle loro proprietà, contribuiscono notevolmente al benessere psicofisico. Ecco quali sono i principali e più apprezzati:
- Acerola. È una pianta arbustiva originaria del Sudamerica e delle Antille. I frutti sono rossi, ovali, piccoli e misurano al massimo un paio di centimetri. Il sapore è acidulo, ricorda quello dell’arancia. Rispetto all’arancia e in generale agli agrumi, così come nei kiwi, il contenuto di vitamina C è però di gran lunga superiore (come minimo 30 volte). Nella composizione dell’acerola figurano anche tannini, caroteni, vitamina A, vitamine del gruppo B, sali minerali. Questo superfrutto, oltre a dare una grande carica di energia, aiuta a prevenire raffreddori e influenze e stimola le difese immunitarie.
- Bacche di acai. Molto richieste in Italia. La pianta è un’imponente palma originaria dell’Amazzonia e i frutti sono drupe che, una volta mature, diventano di colore viola e raggiungono i 2 centimetri di diametro. Le bacche di acai risultano molto ricche di antocianine, fibre, sali minerali, polifenoli ma anche vitamine e acidi grassi. Il loro successo è riconducibile soprattutto all’azione antiossidanti ma c’è da dire che aiutano anche a tenere sotto controllo il peso corporeo e il colesterolo e fungono da efficace alimento detox.
- Baobab. Il frutto del baobab è un’ottima fonte di vitamina C, vitamine del gruppo B, fibre, amminoacidi essenziali, sali minerali. Possiede ottime capacità antiossidanti, quindi rallenta il processo di invecchiamento delle cellule. Contribuisce al corretto funzionamento dell’intestino e favorisce la digestione, ma svolge anche un’azione antibatterica, antinfiammatoria, antipiretica e antisettica.
- Cranberry. Il mirtillo rosso americano ha bacche rosse, dall’aspetto invitante, ricche di sostanze fondamentali per la salute del nostro organismo, in primis vitamina A e C, vitamine del gruppo B, fibre, sali minerali, polifenolo. Come la maggior parte dei superfrutti, anche il cranberry è considerato un valido antiossidante; inoltre è un prezioso alleato nella prevenzione dell’osteoporosi (grazie all’abbondante contenuto di calcio) e delle infezioni alle vie urinarie. Protegge il cuore e le arterie. Secondo alcuni studi, allontana il rischio di tumori e malattie degenerative.
- Goji. I relativi arbusti sono originari del Tibet e di alcune regioni della Cina. Le bacche hanno un colore arancio-rosso e una forma lievemente allungata. Contengono, fra l’altro, carboidrati, proteine, grassi, fibre, polisaccaridi e monosaccaridi, acidi grassi, vitamine e sali minerali. Sono una bomba di energia, prevengono l’invecchiamento della pelle, proteggono il sistema cardiocircolatorio e stimolano le difese immunitarie. Si rivelano buone alleate nella lotta contro il colesterolo alto e l’iperglicemia.
- Graviola. È un frutto tropicale dalla particolare forma a pigna, con la buccia verde costellata di aculei che però non pungono. La candida polpa è fonte di vitamine, sali minerali, alcaloidi e acetogenine. Sono stati effettuati diversi studi che hanno confermato le proprietà anticancro di questo frutto. Che, tra l’altro, possiede proprietà antibatteriche, antidepressive e analgesiche. Viene inoltre utilizzato per contrastare i sintomi influenzali.
- Maqui. Conosciuto anche come mirtillo della Patagonia per via del suo aspetto, è ricco di antocianine e flavonoidi, ma anche di vitamine. Alla funzione antiossidante si affianca quella antibatterica; inoltre pare che il maqui riesca a stimolare la produzione di colesterolo buono e ridurre quello cattivo. Più di qualcuno riferisce di trarre giovamento da questo frutto in caso di raffreddore o, più in generale, malanni stagionali.
- Melograno. Ebbene sì, anche il melograno merita un posto fra i superfrutti. Contiene polifenoli e antociani, che gli conferiscono un notevole potere antiossidante. Inoltre è molto ricco di vitamina C e contiene anche, sia pur in quantità minori, vitamina B1, B2, B3, B5, B6, E, K. Nonché numerosi sali minerali. Di conseguenza, questo frutto aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo cattivo e a potenziare il sistema immunitario. Svolge anche un’azione antinfiammatoria e antibatterica. Da recenti studi è emerso che contribuisce alla prevenzione di malattie cardiovascolari.
- More di gelso. Ferro, potassio, manganese, fosforo, magnesio, vitamine (soprattutto C, K e del gruppo B) e antiossidanti come la luteina e la zeaxantina: ecco i principali componenti delle more di gelso. Che rallentano l’invecchiamento cellulare, stimolano le difese immunitarie e possono essere di aiuto a chi soffre di anemia. Pare, inoltre, che contrastino la carie dentale e contribuiscano al mantenimento di un’ottimale struttura ossea.
- Noni. Se ne sente parlare da poco in Italia, eppure nelle zone tropicali, di cui è originario, viene consumato da millenni. Si tratta del frutto della Morinda Citrifolia, ha una forma strana, la buccia verde e un’anima ricca. Contiene sostanze antiossidanti, vitamine, minerali e oligoelementi cha giovano al benessere dell’organismo e ne rafforzano le difese. Fa anche molto bene alla pelle.
- Papaya. Probabilmente è uno dei superfrutti più comuni ed è davvero un pozzo di virtù. I flavonoidi e il selenio in esso contenuti contrastano la dannosa azione dei radicali liberi, rendono più forte il sistema immunitario e favoriscono lo smaltimento delle tossine. La papaina, che è un enzima, favorisce la regolare attività dell’intestino e la digestione. Ci sono poi le vitamine, i sali minerali, le fibre. Un consumo regolare di papaya, sì, può fare la differenza. Ma questo, d’altra parte, vale per tutti i super fruits.
- Pitaya. Arriva dal Sudamerica, è molto diffuso in Asia e nei Paesi tropicali. Viene chiamata anche Frutto del drago e, con quella buccia fucsia, di certo non passa inosservata. È ricca di fibre, vitamine, sostanze con funzione antiossidante. È un’ottima arma contro lo stress e la stanchezza, giova all’intestino e al sistema immunitario, è nemica del colesterolo cattivo. Bisogna però andarci piano, perché è piuttosto calorica.