23 tipi di ciambelle e donuts da provare subito
Dagli Stati Uniti alla Cina, dall’Austria all’Italia, nessuno sa rinunciare a un buon dolce fritto, in particolare alle ciambelle: ecco 23 tipi imperdibili.
Dici ciambella e ti viene il buonumore. Il cervello restituisce subito l’immagine di questo magnifico dolce fritto (più di rado cotto nel forno), generalmente a forma di anello e farcito nei modi più golosi nonché ricoperto di zucchero o glassa. In Italia la ciambella assume mille volti, ma sia chiaro: non si tratta di una prelibatezza tipica nostrana. In giro per il mondo si trovano ciambelle di ogni tipo, decine e decine. In America si chiamano donuts o doughnuts e in realtà questo termine è ormai diffuso in ogni angolo del globo. Siete pronti per una panoramica all’insegna del gusto?
- Yeast donut. L’impasto comprende una piccola dose di lievito che fa gonfiare la ciambella conferendole un aspetto arioso. L’interno è morbido, quasi elastico, per nulla friabile. Tenendola in mano, si ha la netta sensazione che questo tipo di ciambella sia più leggera rispetto ad altri. Anche quelle con gelatina o crema contengono spesso una base di lievito.
- Cake donut. Una ciambella preparata con una pastella molto simile all’impasto di una torta e contenente non lievito, bensì soda. È più densa e compatta di una ciambella lievitata e spesso presenta una crosta. Le ciambelle al sidro, che fanno impazzire gli americani, rientrano in questa tipologia.
- Old fashioned donut. La ciambella old fashioned, ovvero vecchio stile, ha una forma irregolare e la superficie frastagliata. Alcune sono caratterizzate da rientranze prominenti, altre sembrano composte da due dischi di diametro diverso. Sono ricoperte con glassa di zucchero oppure al cioccolato.
- Donuts glassati. Una ciambella lievitata e ricoperta da una glassa di zucchero (quasi invisibile) o cioccolato. La glassa spesso contiene aromi e, cosa più importante, non ricopre l’intera superficie del dolce ma soltanto la cima. Un topping in piena regola, insomma.
- Cruller. È una ciambella fritta che può avere la classica forma ad anello oppure essere presentarsi come una striscia piuttosto lunga e dritta. In alcuni casi l’impasto è intrecciato. Il French cruller è invece a basa di pasta choux e ha una consistenza leggerissima, quasi soffiata.
- Jelly donuts. È una ciambella non a forma di anello bensì rotonda, generalmente lievitata; al centro è farcita con gelatina di frutta o marmellata. Spesso c’è anche una glassa oppure una copertura a base di zucchero a velo. Le varianti includono berlinesi, bomboloni, paczki, e sufganiyot.
- Donuts ripieni. È fra le più classiche tipologie di ciambella. La crema con cui è farcita può essere pasticcera oppure alla panna, al cioccolato, alla nocciola e via dicendo: non ci sono particolari limiti. Si può preparare anche in casa senza difficoltà e concedendosi il massimo grado di personalizzazione.
- Long John. È così chiamata per la forma, si tratta di una ciambella lunga e rettangolare. Spesso ha una glassa sulla parte superiore e una farcitura all’interno che può essere di vario tipo e di diverso sapore. Contiene lievito ed è fritta. Il riempimento ideale? La crema bavarese.
- Cider donut. Appartiene alla categoria dei cake donuts, generalmente preparata nel periodo della raccolta di mele, soprattutto nel New England e del Nord-Est. L'impasto contiene sidro di mele, appunto, ma anche cannella e noce moscata. Alcune ciambelle sono ricoperte di zucchero.
- Beaver tail. Più che una ciambella, una frittella lunga e piatta che ricorda, come il nome inglese suggerisce, la coda di un castoro. È uno dei dessert tradizionali del Canada, cosparso di zucchero oppure con crema alle nocciole, burro d'arachidi, frutta e via dicendo.
- Doughnut holes. Ritenete che un’intera ciambella sia un vero e proprio attentato alla linea? Allora potete optare per i doughnut holes, bocconcini fritti realizzati con l’impasto che, durante la preparazione delle ciambelle, è eliminato per creare il classico buco centrale.
- Apple fritters. Si tratta di ciambelle dalla forma irregolare realizzate mescolando mele a cubetti nell'impasto dei doughnuts. Solitamente si presentano cosparse di zucchero o, più spesso, glassate.
- Malasada. È una ciambella ideata dai portoghesi e diffusa nelle Hawaii dagli immigrati che approdarono in questa terra nel corso dell’Ottocento. Sembra una palla e contiene una ricca dose di lievito. L’esterno è croccante, l'interno è burroso, chiaro e spumoso. Il ripieno può essere a base di crema, cioccolato o frutta; molto gradito è il mango.
- Paczki. È la tipica ciambella polacca al rum, ripiena di marmellata o crema. Contiene lievito madre ed è simile al krapfen austriaco. Si prepara solitamente in occasione del Giovedì Grasso. Può essere anche vuota.
- Loukumades. Dall'aspetto simile ai doughnut holes, i loukumades sono frittelle tonde di origine greca (ma si trovano anche in Turchia e a Cipro), servite spesso irrorate con uno sciroppo dolcissimo a base di miele o zucchero e cannella.
- Bombolone. Ha origini italiane, per l’esattezza toscane. La pasta è morbida e ricoperta di zucchero, la forma è circolare, il diametro poco inferiore rispetto a quello di un compact disc. Somiglia alle frittelle tonde ma è più gonfio e morbido. È farcito con crema pasticcera e cosparso di zucchero semolato.
- Krapfen. Si tratta di un dolce di origine austro-tedesca. Nella Germania del nord è conosciuto come Berliner Pfannkuchen o più semplicemente Berliner. Ha la forma di una palla un po’ schiacciata, è fritto nello strutto e nell’olio e riempito con marmellata tramite una grossa siringa. Tocco finale: zucchero a velo o zucchero semolato sulla superficie.
- Beignets. Di origini francesi, questa ciambella è più simile a una frittella poiché non presenta buchi. Si tratta di un impasto lievitato, fritto e poi servito cosparso di abbondante zucchero a velo. È molto diffuso in Lousiana e soprattutto a New Orleans. Può essere vuoto oppure farcito con un ripieno a base di frutta.
- Smultringer. Ciambelle norvegesi contenenti anche panna montata e panna acida. Si friggono nell’olio oppure nel lardo.
- Buñuelos. Ciambelle messicane il cui impasto spesso contiene anice. Si servono dopo aver versato sulla parte superiore lo sciroppo di piloncillo, ricavato dal succo dello zucchero di canna. Dolci tipici dei giorni di festa, i buñuelos sono preparati generalmente per Natale e per il Carnevale.
- Zeppola. Dolce made in Italy, il cui impasto varia leggermente di regione in regione. Pare che il primo a scriverne la ricetta sia stato il gastronomo napoletano Ippolito Cavalcanti. La zeppola è una pasta bignè ripiena di crema pasticcera e amarene sciroppate. Nell’Italia meridionale è preparata in occasione della festa di San Giuseppe, il 19 marzo, giorno in cui i contadini celebravano anche la fine dell’inverno accendendo grossi falò e friggendo, appunto, le zeppole.
- Sonhos. Soffici palline fritte originarie del Portogallo e consumate nel periodo natalizio. L’impasto è a base di farina e uova. I sonhos vengono fritti in olio e burro e ricoperti con zucchero fuso.
- Youtiao. Anche la Cina dà il suo contributo alla causa ciambella con questi bastoncini di impasto fritti. Sono più sapidi che dolci e si servono solitamente per colazione, accompagnati da latte di soia e congee (un denso porridge tipico della Cina).
- IMMAGINE
- Ingrid Marie Widvey