Torino: una colazione per ogni tipo di fame
La colazione è il pasto più importante della giornata, per questo motivo abbiamo scelto 10 tra le colazioni migliori da fare a Torino.
Piccola fondamentale premessa: questa è una non-classifica, perché a ogni palato corrisponde una graduatoria di piaceri e priorità ed è quasi impossibile stilare l’elenco senza fare torto a qualcuno. Però ci sono delle certezze, dei capisaldi che è davvero impossibile ignorare e per questo Agrodolce ha deciso di provare a fare il punto della situazione sulle colazioni a Torino. Dolce o salato, croissant o focaccia, sfogliatine o krapfen, iris siciliani o zeppole napoletane, panini gluten free e torciglioni alla crema: insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti (e tutte le tasche). Ecco 10 indirizzi davvero imperdibili, senza ordine di importanza o gradimento: sta a ogni lettore scegliere la sua colazione sabauda preferita.
- Gerla (corso Vittorio Emanuele II, 88). Se c’è una certezza nella colazione di un torinese, è la brioche di Gerla con la crema pasticcera. Sfogliata comme il faut, burrosissima ma mai stucchevole, con la farcitura leggermente aromatizzata al limone che ti viene voglia di farci un tuffo dentro. Da sola vale per intero la colazione nello storico locale, che sia nella sede in corso Vittorio, o in quella tutta nuova, in Crocetta, dove il marchio si è insediato da settembre con un restyling pazzesco (e di buon gusto) nell’ex caffetteria La Croisette. Per la colazione c’è l’imbarazzo della scelta. Sul fronte dolce si spazia dalla sfogliata alle mandorle al cannolo ripieno di zabaione; su quello salato si va sui piccoli sandwich super farciti. Classico sì, ma sempre attuale. Colazione raffinata.
- Farmacia del Cambio (piazza Carignano, 2). Dimmi dove fai colazione e ti dirò chi sei. Mecca dei gastro-fanatici, nuovo indirizzo cult per i turisti che affollano la città ma anche ultima scoperta per i torinesi in cerca di una colazione speciale. La zampata dello chef Fabrizio Galla si sente tutta, dalla cura per i dettagli alla voglia di proporre qualcosa di insolito. I lievitati appena sfornati la fanno da padrone in questo salotto sofisticato che è la pasticceria del Cambio, guidato da Mattia Baronetto. Tra i prodotti da forno, spiccano una veneziana da manuale, le sfogliatine fragranti e leggere, una strepitosa girella mandorle e arance e i golosissimi krapfen salati. Oltre ai classici della caffetteria, buona la proposta di centrifugati e spremute. Il tutto con doppia vista, sulla cucina (grazie al vetro, sembra di stare dentro un acquario) e sulla bellissima piazza Carignano. Colazione regale.
- Pastarell (piazza XVIII Dicembre, 3). Un pezzo di Napoli a Torino. Un caffè ristretto così, è davvero poesia, da bere rigorosamente amaro ma da mescolare per sentire tutto l’aroma (mentre i giovani baristi si sbizzarriscono in cappuccini iper decorati). Questo piccolo bar di piazza XVIII Dicembre ha aperto da meno di 2 anni ma è già una solida certezza, con la sua vetrina che è un Bignami di tutto il meglio della pasticceria napoletana (non un’imitazione, ma quella vera). A trionfare è la sfogliatella, sia frolla che riccia, ma la regina della colazione lascia spazio alle zeppole farcite (sia fritte che al forno) e ancora alle strepitose code di aragoste, così croccanti che vorresti mangiarne una maxi. E per chi ancora non fosse sazio, spazio ai babà imbevuti al momento, ai pasticciotti e alle mini delizie al limone. Colazione borbonica.
- Dezzutto (via Duchessa Jolanda, 23/b). Fermandosi all’estetica, verrebbe voglia di fuggire a gambe levate a causa dell’arredamento decisamente barocco. Eppure il locale nel cuore di Cit Turin, tra i quartieri più belli della città, conquista un po’ alla volta ed è diventato un punto di riferimento per la colazione di molti torinesi, soprattutto per l’ampia varietà di dolce e salato. Merita un assaggio il cappuccino, da provare la brioche integrale con ripieno di confettura di mirtilli, mentre i più golosi puntano sui mini croissant ripieni di crema pasticciera al cioccolato: difficilmente ci si limita a uno, così come per i piccoli muffin. Meritano anche le proposte salate, dove spiccano i tramezzini: non siamo ai livelli di Mulassano, ma la varietà e la freschezza del prodotto sono una certezza. Colazione da golosi.
- Venier (via Monte di Pietà, 22). Per molti il marocchino di Venier – il caffè servito nel bicchiere di vetro, col cioccolato fondente sul fondo e sormontato da latte schiumato con una spolverata di cacao amaro - è una vera e propria istituzione cittadina. Del resto molti ci provano a farlo bene, ma pochi ci riescono. Qui, nello storico locale dell’elegantissima via Monte di Pietà, lo fanno da manuale e l’abbinamento perfetto è con il torciglione alla crema, una specialità della pasticceria, con quel sentore di limone che ti fa iniziare bene la giornata. L’alternativa? Il godurioso croissant ripieno di crema gianduia. Colazione da intenditori.
- Orso (via Berthollet, 30/h). Al netto dell’invasione di hipster con il risvoltino che lo attanagliano, resta in assoluto uno dei templi torinese del buon caffè con una varietà di miscele artigianali e monorigini davvero incredibile. Oltre il classico espresso c’è di più, dai filtri a infusione alla moka napoletana, passando per l’aeropress e il syphon: se non sapete di che si tratta, nessun problema, c’è il patron e barista Giulio Panciatici che spiega nel dettaglio a tutti gli indecisi verso che cosa indirizzarsi. Il giro del mondo in una tazzina è roba da intenditori ma anche da neofiti e così in pochi anni il locale nel cuore di San Salvario, a due passi dal mercato di piazza Madama Cristina, si è imposto come indirizzo cult (solo una porticina in legno lo separa tra l’altro da Mara dei Boschi, una delle migliori gelaterie artigianali della città). Sia sul fronte del dolce, che su quello del salato, la qualità è alta: i croissant arrivano tutte le mattine dalla Pasticceria Leone di Piazzo, frazione di Lauriano Po, piccolo comune vicino Chivasso, ed è un trionfo di lievitati sempre diversi. Nonostante gli spazi risicati, non mancano le alzatine zeppe di piccoli panini o brioches salate con farine speciali e ingredienti gluten free, preparate dal panificio Doussalà. Colazione 2.0.
- Perino Vesco (via Cavour, 10). Diciamolo senza paura di smentite: Perino Vesco è il paradiso per chi ama la colazione salata, che solitamente deve accontentarsi di un misero angolino di panini tristanzuoli. Qui siamo in una panetteria di quelle trionfali (occhio ai prezzi, non sempre a portata di tutte le tasche) e non c’è che l’imbarazzo della scelta tra pizze, schiacciate, tramezzini farciti e focacce, classiche e integrali: non siamo ai livelli di fügassa e cappuccino da fine settimana ad Alassio, ma la voglia ce la si toglie con una certa voracità. Al banco della caffetteria si gusta un discreto caffè e le proposte dolci non mancano: si va dalle mini-tortine ai croissant dalle farciture classiche, tra creme e confetture, fino alle apprezzabili paste di meliga. Colazione per palati insaziabili.
- Sicily (via Cibrario, 17/e). Dai cornetti vuoti alle bombe ripiene, passando per le graffe fritte e le trecce al forno. È un mega mix a tratti spiazzante la colazione di questo locale, che porta a Torino un pezzo di Sicilia. Fuori dai giri fighetti, nell’arco di pochi anni ha raddoppiato gli spazi - oltre al bar di via Cibrario, ha aperto anche nella centralissima via Gramsci un locale fotocopia – ed è una certezza perché non solo i proprietari ma anche i pasticceri sono siciliani e sanno quello che fanno. Da provare (ma bisogna prenotarle) almeno una volta le iris, fritte o al forno, ripiene di crema di ricotta. Colazione definitiva.
- Odilla (via Fratelli Carle, 38/d). Ci sono posti a cui è facile affezionarsi e Odilla, nel cuore della Crocetta, è uno di questi. Del resto Odilla Bastoni, mamma di Gabriele Maiolani, pluripremiato mâitre chocolatier, è una granitica certezza con i suoi modi cortesi ma mai affettati. Oltre alle trionfali vetrine che esplodono di praline e cioccolatini, c’è un delizioso angolo bar che propone miscele di qualità e una piccola selezione di cornetti sfiziosi e piccola pasticceria: da assaggiare i baci di dama al grano saraceno e i biscotti di farina integrale ripieni di amarene, il caffè è servito in finisse tazzine di porcellane (la Bastoni ha un passato da ceramista a Limoges). Colazione bon chic bon genre.
- Amici Miei (corso Vinzaglio, 23/c). Chi non ha provato almeno una volta le brioches di Amici miei, ha fatto un torto soprattutto a sé stesso. Il servizio alcune mattine fa venire voglia di fuggire il più lontano possibile, ma la golosità della crema chantilly con cui le brioches – sfogliate, sfogliatissime e croccanti – vengono riempite al momento, fa dimenticare tutto. Una certezza, così come le piccole sfogliatelle napoletane, per chi punta su una colazione più sostenuta, o le burrosissime pizzette rosse da mangiare in maniera compulsiva. Non mancano poi la focaccia bianca, ottima e perfettamente lievitata, e la pizza rossa, sfornate tutte le mattine nel laboratorio a vista su Corso Vinzaglio, che sta appena il portone dopo (e rifornisce anche l’omonima pizzeria e gli altri locali degli stessi proprietari, sparsi per Torino). Colazione da campioni.