Trigliceridi alti: scopri come l’alimentazione può fare la differenza
Problemi con i trigliceridi alti? A volte anche un’alimentazione scorretta ed eccessiva può contribuire a questa dislipidemia. Per questo motivo oggi andremo a vedere quali sono i cibi che possiamo mangiare e gli alimenti vietati, da bandire nella nostra dieta, quando abbiamo i trigliceridi un po’ troppo alti
Se avete fatto gli esami del sangue e il vostro medico vi ha parlato di trigliceridi alti è probabile che vi abbia parlato anche di modificare un po’ la vostra alimentazione. Effettivamente, se soffrite di ipertrigliceridemia ci sono alcuni alimenti che sarebbe meglio limitare o eliminare dalla dieta. Tuttavia, prima di modificare la propria dieta, è sempre bene contattare il proprio medico o nutrizionista.
Ma quali sono gli alimenti da evitare in caso di trigliceridi alti? E soprattutto, domanda che tutti si pongono, si può mangiare la pizza con i trigliceridi alti? E il caffè va d’accordo con l’ipertrigliceridemia?
Cosa sono i trigliceridi?
Molto brevemente ricordiamo che i trigliceridi sono esteri neutri del glicerolo. Dal punto di vista chimico sono composti da glicerolo (un alcool) in cui tutti e tre i gruppi alcolici sono esterificati con tre molecole di acidi grassi. Fanno parte della più grande famiglia dei gliceridi, insieme a monodigliceridi e digliceridi. Inoltre fanno parte degli oli vegetali e dei grassi animali.
Prodotti nei tessuti animali tramite una serie di reazioni enzimatiche, ecco che i livelli di trigliceridi nel sangue solitamente non devono superare i 150 mg/dl. Livelli più elevati sono associati a una maggior probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari (esattamente come succede con il colesterolo cattivo o LDL).
Questo perché alti livelli di trigliceridi causano:
- un’aumento della coagulabilità del sangue a causa di una diminuzione della capacità di fibrinolisi
- maggiori probabilità di trombosi
Che rapporto c’è fra trigliceridi e alimentazione?
Sono diverse le cause di trigliceridi alti. Esistono cause primarie, cioè una forma di tipo famigliare che è trasmessa geneticamente e si associa a obesità e diminuita tolleranza al glucosio. Poi ci sono cause secondarie, che non dipendono dall’ereditarietà genetica, ma che sono scatenate da variabilità ambientali, fattori comportamentali, tipo di alimentazione e altre malattie associate:
- eccesso nell’alimentazione con consumo di troppo alcol, dieta troppo ricche di carboidrati e pasti troppo abbondanti
- diabete mellito
- insufficienza renale
- sindrome nefrosica
- alcuni farmaci (cortisonici ed estrogeni)
Quello che a noi interessa, però, è il rapporto fra i trigliceridi e la dieta. Diete troppo ricche di calorie, bevande zuccherate e alcolici, magari associate a scarsa attività fisica, possono condurre a un aumento dei trigliceridi.
Troppe calorie derivanti dagli zuccheri, infatti, causano una maggior secrezione di insulina da parte del pancreas. Questa iperglicemia associata a iperinsulinemia provoca un’alterazione nella metabolizzazione di alcuni nutrienti che sono così trasformati in acidi grassi. E questo aumenta i livelli di trigliceridi nel sangue.
Anche l’alcol causa questo picco di insulina, con successiva trasformazione in acidi grassi.
Trigliceridi alti: cosa mangiare?
Non esiste la dieta magica che fa abbassare i trigliceridi velocemente. E tanto meno il rimedio miracoloso che fa abbassare i trigliceridi in una settimana. Questo perché bisogna modificare gradualmente alimentazione e stile di vita prima di sperare di vederli diminuire.
Comunque sia, se si hanno i trigliceridi alti è possibile che il medico abbia inserito nella dieta alimenti ricchi di acidi grassi omega 3, contenuti in questi prodotti:
- pesce azzurro, soprattutto sardine, sgombri, aringhe, aguglie, palamita, tonno, alici, merluzzi, salmoni
- olio vegetale di colza, di semi di lino, di soia, ribes nero…
- olio di fegato di merluzzo
- alimenti ricchi di fibre (frutta e verdura)
- cereali integrali
- spezie che aiutano a ridurre i grassi, come zenzero, peperoncino, curcuma e cannella
Meglio anche optare per cotture leggere, quindi magari la cottura al vapore, alla griglia, alla piastra o nella pentola a pressione. Cercate di ridurre o evitare il più possibile le fritture.
Trigliceridi alti: cosa non mangiare?
Se si soffre di trigliceridi alti, poi, bisognerebbe limitare o evitare del tutto il consumo di:
- alimenti dolci
- alimenti raffinati
- bevande zuccherate e gassate
- alcolici e super alcolici
- fritture e soffritti
- evitare porzioni troppo abbondanti di cibo, soprattutto pasta, pane, polenta, riso e cereali vari