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Turismo enogastronomico: la più amata è la Toscana

di Stefania Pianigiani 19 Gennaio 2019 09:53

Da un’indagine condotta sul turismo italiano, emerge come meta preferita per diverse ragioni la Toscana, soprattutto per il turismo enogastronomico.

Toscana: basta la parola per fare in modo che (quasi) tutto quello che porta questo nome sia sinonimo di successo, tanto che è la regione leader nel turismo enogastronomico. La terra di Leonardo, Dante e Galileo, la destinazione del cuore per italiani e stranieri, grazie soprattutto all'enogastronomia è la destinazione preferita sia per gli italiani che per i turisti stranieri: è quanto emerge dal Rapporto sul turismo enogastronomico italiano, il primo e più completo studio specifico sul tema condotto e coordinato da Roberta Garibaldi. Perché il made in Tuscany è un successo? Le ragioni vanno ricercate non solo nella grande ricchezza dei prodotti locali, delle esperienze e del paesaggio, ma anche nel fatto che la Regione Toscana ha saputo essere antesignana in questo settore, promotrice di tendenze sul turismo enogastronomico. Tutto quello che fa Toscana è un vero brand sia per gli italiani che per i turisti stranieri, tanto che quest’ultimi nell’ambito gourmet sono definiti Top Spender: il pasto in Toscana ha il gradimento più alto tra gli stranieri con un livello superiore alla media nazionale. Inoltre gli stranieri  indicano sempre l’Italia tra le mete preferite e quando scelgono di nominare una regione citano la Toscana, che è quindi riconosciuta come brand legato al turismo enogastronomico.

Sostenibilità

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Basta pensare a luoghi come Borgo Pignano, vicino a Volterra che ha ricevuto il premio Condé Nast Johansens Excellence 2019 come Best Hotel for Sustainability in Europa e nel Mediterraneo. Perché? I quattro valori su cui si basa Borgo Pignano sono Cultura, Agricoltura-Sostenibilità, Storia e eredità, Gastronomia. La tenuta produce prodotti alimentari e cosmetici a proprio marchio, sia per la vendita che da utilizzare nei ristoranti interni, in quanto la scelta spazia dalla pasta al miele, ceci, lenticchie, orzo perlato, farro perlato, sale e pane.

Enoturismo

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Tra le best practice di evoluzione del turismo enogastronomico che hanno aperto la strada ai diversi trend,  c’è anche Vetrina Toscana, definito “luogo di comunicazione dell’offerta del cibo locale che spesso è la prima esperienza ricercata dei turisti quando compiono un viaggio”. Inoltre la Toscana risulta essere la regione con il maggior numero di agriturismi e di cantine aperte all’enoturismo. Un esempio è l’Agriturismo Borgo Casa Al Vento a Gaiole in Chianti, che negli anni è diventato un cultore di tutto ciò che gira intorno al vino: gli ospiti della struttura partecipano alla vendemmia, alle degustazioni guidate, si ritrovano il vino sulla tavola del ristorante e inoltre hanno anche il privilegio di fare il bagno in una vasca piena di vino all’interno del centro benessere.

Motivazione di viaggio

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Altri dati sulla situazione del turismo enogastronomico in Toscana, con particolare riferimento ai turisti stranieri, emergono da uno studio commissionato da Vetrina Toscana e sono frutto dell’elaborazione da parte del Centro Studi Turistici, dei risultati dell’indagine sul turismo realizzata da Banca d’Italia. Per quanto riguarda gli stranieri, secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia, l’enogastronomia rappresenta in Toscana il 7% circa delle notti posizionandosi al terzo posto come motivazione di viaggio subito dopo l’arte e cultura e il balneare. Infine, il cibo toscano piace, piace molto. I pasti hanno il gradimento più alto e il giudizio generale sulla vacanza enogastronomica è sopra la media e questo conferma l’importanza della Toscanità nell’offerta turistica.