Tutti i tipi di lievito di birra
Pur essendo sempre lo stesso prodotto, un fungo formato da colonie di Saccharomyces Cerevisiae, di lievito di birra ne esistono diversi tipi. Perché, in effetti, viene confezionato in differenti modalità. Ecco quali sono.
Tutti usiamo il lievito di birra per la panificazione casalinga e non solo ma siamo sicuri di conoscerne tutte le tipologie?
Storia e tipologie del Lievito di Birra
Partiamo dall’inizio. Nonostante esistano più tipi di lievito di birra, di base non è altro che un microscopico fungo, un organismo unicellulare che si riproduce in colonie attraverso un processo di gemmazione. Risponde, infatti, al nome scientifico di Saccharomyces cerevisiae e si coltiva su un substrato di malto – solitamente orzo germogliato – finché, una volta terminato il processo di moltiplicazione, viene lavato, essiccato a una temperatura che non supera i 40°C ed è pronto per essere utilizzato.
Questo lievito è utilizzato principalmente come agente lievitante per la panificazione, ma trova impiego anche nella vinificazione e nella produzione di birra. Pur essendo sempre lo stesso prodotto, esistono diversi tipi di lievito di birra, confezionati in almeno tre modalità: fresco, secco e disattivato.
Che cos’è il lievito di birra fresco?
Il lievito di birra fresco è venduto in panetti da 25g, da sbriciolare e sciogliere in una parte liquida tiepida per essere attivato prima di essere mescolato alla farina. Si presenta come un panetto di colore tra il beige e il grigio chiaro, con una consistenza abbastanza morbida da sbriciolarsi in parti solubili nell’acqua. Questo tipo di lievito è molto deperibile e deve essere conservato in frigorifero, dove dura non più di 7-10 giorni.
Che cos’è il lievito di birra secco?
Il lievito secco è un lievito liofilizzato, a cui è stata sottratta tutta l’acqua e ridotto in polvere per aumentarne la conservazione. Ha il vantaggio di mantenersi a lungo, se opportunamente conservato in un ambiente fresco e asciutto. Si presenta sotto forma di polvere o granuli contenuti in bustine o barattoli e di solito si riattiva in acqua tiepida e zucchero. Dopo qualche minuto, forma una schiuma che indica che è pronto per l’uso.
Quali sono le differenze tra il lievito di birra secco e fresco?
Mentre il lievito fresco ha un’umidità totale intorno al 70%, in quello secco scende fino a circa l’8%. Questo consente una shelf life più lunga per il lievito secco, che può essere conservato per mesi, mentre il lievito fresco deve essere utilizzato entro pochi giorni dall’acquisto. Il lievito secco, inoltre, è più rapido da utilizzare poiché non richiede tempo di attivazione.
Lievito di birra disattivato: il lievito alimentare
Conosciuto anche come lievito nutrizionale o nooch, il lievito alimentare è un lievito disattivato, derivato da un ceppo di Saccharomyces cerevisiae. Viene venduto come prodotto alimentare, utilizzato spesso come insaporitore e sostituto alimentare, specialmente da chi segue una dieta vegana o ha problemi con i prodotti lattiero-caseari. Ha un sapore simile al formaggio e può essere usato come condimento su vari piatti.
Qual è il miglior tipo di lievito di birra?
La scelta del miglior tipo di lievito dipende molto dalla ricetta che si sta preparando. Per esempio, nella panificazione, il lievito fresco può offrire un sapore più tradizionale e una lievitazione più naturale, mentre il lievito secco è più pratico e durevole. Per la pizza fatta in casa, il lievito di birra è spesso preferito per la sua facilità d’uso e la consistenza prevedibile che offre.
In conclusione, comprendere le differenze tra i vari tipi di lievito e le loro applicazioni specifiche può aiutare a scegliere il prodotto migliore per le proprie esigenze culinarie, garantendo risultati eccellenti in ogni preparazione.