Qual è il vino perfetto per Natale e Capodanno?
Il nostro esperto ha selezionato per voi i vini perfetti per ogni occasione, da gustare durante le feste in compagnia di chi amate.
Con le feste di Natale in arrivo, vogliamo tutti qualche momento speciale, in cui coccolarsi e viziarci con qualcosa di buono: azzeccare l’abbinamento vino e cibo può trasformare un semplice pasto in una esperienza memorabile per le feste alle porte. Per fare un figurone con i parenti, o anche solo per gustare una buona bottiglia, ecco una lista di abbinamenti perfetti per i momenti clou delle feste – e anche per quelli in mezzo. Ecco qual è il vino perfetto per Natale e quale quello per Capodanno
Vigilia di Natale: quale vino scegliere
Il primo appuntamento della stagione delle tavolate che durano come la kermesse sanremese, senza considerare la sequela di aperitivi e le feste aziendali. Apertura consigliata e scontata con bollicine, per avviare le danze: l’ideale è un Metodo Classico come Trentodoc, Oltrepò o Alta Langa, perfetti per i fritti di apertura e per aspettare l’arrivo dei vari ospiti. Con i piatti a base di pesce, si pensa subito ad un bianco. Per aprire su note più sapide, adatte a sostenere primi di un certo carattere, scegliamo Vermentino di Gallura, Fiano di Avellino o una Ribolla Gialla, mentre per ricercare acidità, a buon contrasto della grassezza di sughi con crostacei, pensiamo ad un Trebbiano o ad un Etna Bianco. Per i secondi a base di pesce, più strutturati, cerchiamo corpo e persistenza con un Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva o un Soave Superiore.
Pranzo di Natale: il vino da scegliere
È il momento della grande mangiata, delle mille portate, del pranzo che si confonde con la cena. Le bollicine scelte il giorno prima sono sempre valide, ma un rifermentato potrebbe essere una ottima alternativa, con la sua effervescenza delicata ma accattivante. Per le prime portate, sughi e ripieni chiamano i tannini e la nota fresca di una Barbera d’Asti o un Chianti Classico, in grado di sostenere con leggiadria lo slalom delle portate. Proseguimento consigliato con i pezzi forti che le grandi feste richiedono: Barbaresco, Montepulciano e Cannonau sono i re della tavola, suadenti, profondi, importanti. In fondo il Natale si festeggia una sola volta l’anno.
Vino per Capodanno
La festa la cui sola menzione genera ansia sin dal rientro delle ferie di agosto. Che la si passi in famiglia o con gli amici, l’unica certezza, se siete su suolo italico, è quella del cenone. Per l’apertura, con tutta la serata davanti, ci si attesta su bollicine da metodo Martinotti-Charmat, come quelle del Prosecco – meglio se a dosaggio zero o Extra Brut. Passando ai vini fermi, per dare un twist alla serata si può organizzare una parata di assaggi a tema: vini rossi di montagna con bottiglie di Pinot noir, Schiava e Valtellina, vini bianchi delle isole con Grillo, Catarratto e Malvasia, vini rosati dal Sud con Negramaro, Primitivo e Cannonau, o ancora macerati di confine con Ribolla Gialla, Pinot Grigio e Vitovska.
Fuoripasto
Per quei rari momenti in cui la tavola è sgombra e la fanno da padroni giochi da tavola e dolciumi vari, la soluzione è un accompagnamento dolce: dai passiti da uve aromatiche come i Moscati – d’Asti, di Terracina, di Trani, di Canelli – per arrivare al Vino Santo trentino e al Vinsanto toscano, passando per un Recioto Classico di Valpolicella, un Aleatico Dolce o un Friuli Picolit, la scelta per un accompagnamento adeguato a dolci e dessert è sterminata. Per il panettone, meglio provare un grande classico come il Moscato d’Asti, la cui rotondità esalta e accompagna il lievitato. Se invece la scelta vira su cioccolata e torroni, niente di meglio di una chiusura a base di Barolo Chinato.