Zona gialla a Napoli: dove mangiare all’aperto
Resiste la zona gialla in Campania e con lei i ristoratori: per mangiare all’aperto a Napoli e provincia, seguite i nostri consigli.
Confermata anche questa settimana la zona gialla in Campania. Nonostante ore di dubbi e incertezze, a salvare la regione sembra esser stato il livello di rischio non grave, il risultato dalla condizione delle strutture sanitarie e l’incidenza (il rapporto tra tamponi effettuati e risultati positivi). Dunque, ristoranti e bar più di tutti tirano un sospiro di sollievo: almeno fino a domenica 9 maggio sarà possibile il servizio a pranzo ed a cena, purché si rispettino le norme sanitarie e di sicurezza, il coprifuoco e si disponga di sala all’aperto o dehors. Ecco i posti a Napoli e provincia in cui potersi godere finalmente un pasto fuori… fuori davvero!
- 10 Diego Vitagliano (due sedi, Bagnoli e Pozzuoli). Tradizione napoletana e contemporaneità degli impasti e della materia prima, Diego riapre a Bagnoli ed a Pozzuoli nei giardini appositi con prenotazione e fasce orarie definite.
- Vincenzo Capuano (due sedi, Napoli e Pozzuoli). L’ambasciatore della pizza napoletana per Expo 2015 torna con le sue pizze voluminose.
- Pizzeria Lombardi 1892 (via Foria, 12/14). Nel nome c’è già tutto. Lombardi 1892 è una delle “centenarie”, le Pizzerie appartenenti all’Unione Pizzerie Storiche Napoletane. Ora gestita da Enrico e Carlo Lombardi, la storia continua.
- Pizzeria Errico Porzio (due sedi a Napoli). Errico è costantemente sul pezzo, con le sue svariate pizzerie dispone di spazi all’aperto che gli hanno permesso di riprendere da subito.
- Antica Friggitoria Masardona (piazza Vittoria, 5). La pizza fritta a Napoli conta tanto quella classica. E la Masardona lo sa.
- Isabella De Cham (via Arena della Sanità, 27). Un team tutto al femminile quello di Isabella che riesce a trasformare il fritto in leggerezza.
- Gino Sorbillo Lievito Madre al Mare (via Partenope, 1). Da Piazza Vittoria, se si va dritti verso il mare e ci si trova su Via Partenope e due sono le cose che si notano subito: Castel dell’Ovo sulla destra e Gino Sorbillo Lievito Madre a sinistra.
- 50 Kalò (piazza Sannazaro, 201/b). Una delle (sole) sette pizzerie suggerite in Guida Michelin. Ciro Salvo è uno dei punti fermi di Piazza Sannazaro.
- Fresco Caracciolo (via Caracciolo, 14/b). Proprio sul lungomare Francesco Caracciolo, Fresco è pizzeria e trattoria.
- A Fenestella (via Marechiaro, 23). Uno dei posti più romantici di tutta Napoli, a Marechiaro non si può far a meno di passare almeno una volta nella vita alla fenestrella.
- Bacalajuò Vinoteca Esposito (via Nazario Sauro, 6 – Acerra). Indubbiamente Acerra capitale del baccalà grazie alla famiglia Esposito ed a Bacalajuò. Nella piazza dinanzi al castello, poi, diventa anche caratteristico.
- Tabi (via Raffaele de Cesare, 35). La dimora culinaria di Ignatio Ito: professionalità, creatività e qualità sono le parole chiave per questo tempio del sushi.
- Osteria Partenopea (via Cimarosa, 56 bis). L’ironia di Fabio Messina e la cucina tradizionale napoletana fanno dell’esperienza all’Osteria Partenopea una coccola irrinunciabile. Ottimo anche per un aperitivo.
- Trattoria Scugnizzi (via Luigi Caldieri, 53/61). Cucina tipica napoletana: dal ragù che ancora pappulea alla pizza, Emiliano Vetromile ci riporta ai sapori di casa.
- La Locanda Gesù Vecchio (via Giovanni Paladino, 26). Vi diciamo solo una cosa: Spaghetto quadrato con friarielli, peperoncino e pecorino. La Locanda Gesù Vecchio è esattamente in quell’angolo in cui si incontrano la tradizione e la voglia di guadare oltre.
- Pescaria (piazza Vittoria, 6). Il leader dei panini di pesce, ma non solo. Pescaria offre una scelta che spazia dalla classica frittura di pesce alla possibilità di crudi, dai primi alle insalate. La sala esterna permette di ospitare 20 coperti e la formula non cambia!
- Casa kBirr (corso Vittorio Emanuele 53 – Torre del Greco). Una nuova sala esterna, un dehor pronto per essere riempito con i profumi della cucina partenopea ed i caratteristici abbinamenti di birre del Birrificio kBirr.
- Abraxas (via Scalandrone, 15 – Pozzuoli). Più all’aperto di così! Abraxas è l’osteria tra i due laghi, lago d’Averno e il lago Fusaro, che puoi goderti dalla magnifica terrazza.
- Caseari Cautero Enogastronomia Champagneria (piazzetta Pontecorvo, 1). Un locale intimo dove Salvatore accoglie e guida i suoi ospiti alla scoperta di percorsi magnifici fatti da prodotti di primo ordine e champagne perfetti.
- J – Japanese Restaurant (piazza Gravina, 12 – Portici). Per l’occasione J- Portici sposta la sua sala in una location davvero suggestiva: il terrazzo di un altro dei locali del GruppoJ, il Gravina13.
- Osteria da Caliendo (via Wolfgang Amadeus Mozart 67/a – Bacoli). Sul golfo di Pozzuoli, questo antico cellaio che ora ospita il ristorante è il luogo perfetto per dei primi piatti da far girare la testa. Lo spaghetto con ricci di mare se la gioca con la pasta mista, crudo di gamberi e tartufo bianco.
- Il Bikini (km 13,9 Strada Statale Sorrentina – Vico Equense). Fresco di cambio di chef, Il Bikini di Giorgio Scarselli è una delle perle di Vico Equense, affacciata sul mare con tavoli accoglienti e servizio impeccabile.
- Ristorante Il Principe (via Colle San Bartolomeo 4/8 – Pompei). Riapre anche la cucina di Gian Marco Carli. Un giardino, pochi posti e la promessa di piatti tutti nuovi.
- George Restaurant (corso Vittorio Emanuele, 135). Il ristorante una stella Michelin presso il Grand Hotel Parker’s che ne ha determinato una gran fortuna: essendo in un hotel non ha mai spento i fornelli ma ora è accessibile anche ai non ospiti della struttura. L’instancabile chef Domenico Candela però ci ricorda che con la cena al George, si ha in regalo la camera per la notte.
- Palazzo Petrucci (via Posillipo, 16/c). Un posto magico tra il Vesuvio e Palazzo Donn’Anna. Palazzo Petrucci con il ristorante giù al mare ed il terrazzo non manca di certo di coperti all’aperto. E Lino Scarallo non ha intenzione di fermarsi; lui che ha Napoli dentro: estro, solarità e sorpresa.
- Josè Restaurant (via Nazionale, 414 – Torre del Greco). Passionale ed emozionale. Tanto lo chef Domenico Iavarone quanto la cucina del Josè di Tenuta Villa Guerra. Qui si respira quasi aria di normalità: il giardino è sempre stato la sala esterna ed il distanziamento tra i tavoli seguiva già norme rispettose. Di nuovo c’è che nei fine settimana è possibile prenotare per il Grill di Josè.
- Caracol – Ristorante gourmet con anima mediterranea (via Faro, 44 – Bacoli). Indubbiamente il ristorante con la posizione più caratteristica. Angelo Carannante riaccende i motori e non resta che tuffarsi nella sua cucina.
- Taverna Estia (via Guido de Ruggiero, 108 – Brusciano). A Brusciano, provincia di Napoli, il due stelle Michelin diretto dai fratelli Sposito (Francesco, in cucina e Mario, in sala) che ritornano a “respirare, a vivere, ad emozionarci insieme“.