Le 10 zuppe più ricche e sostanziose per affrontare l’inverno
Se non avete intenzione di disintossicarvi dopo gli eccessi delle feste, ecco 10 zuppe ricche e sostanziose con cui affrontare la stagione fredda.
Zuppe o minestre che siano, l’inverno è il periodo ideale per consumare questi piatti belli sostanziosi che aiutino a riscaldarsi. Di solito, dopo i bagordi natalizi ci si mette subito a regime con zuppe di verdure, disintossicanti, ricche di antiossidanti, per compensare i sensi di colpa dovuti ai chiletti di troppo messi su in questo periodo. Ma è pur vero che la minestra, o la zuppa, per soddisfarci deve essere bella corposa, calorica, ricca di ingredienti che, messi tutti insieme, rendono tutto più gustoso. L’Italia propone numerose ricette di zuppe per l’inverno, ma ce ne sono anche tante provenienti da altre culture che vi consigliamo di provare.
- Zuppa di soffritto (o zuppa forte): è un piatto tipico napoletano, tipicamente invernale. Si può utilizzare anche come condimento per la pasta, c’è anche qualche pizzaiolo che usa la zuppa di soffritto come farcitura della pizza fritta. È un insieme di interiora di maiale cotte con il concentrato di pomodoro o nella salsa di peperoni rossi, strutto, tanto peperoncino e aromi vari. A Napoli i macellai la vendono già pronta, e naturalmente la ricetta cambia in base alle proprie abitudini.
- Minestra maritata: una delle più antiche ricette napoletane. Si realizza soprattutto durante le festività, a Natale, e qualcuno la prepara anche a Pasqua. Il nome significa questo: è un matrimonio tra verdure e carne. Per realizzarla si utilizzano cicoria, piccole scarole, verza e borragine, cotte in un brodo di carne di maiale e di gallina. È accompagnata di solito con pane grigliato e, per insaporirla, alcuni aggiungono qualche cubetto di pecorino.
- Zuppa di ceci e castagne: la zuppa di ceci e castagne è un piatto tipico contadino molto gustoso, realizzato con ingredienti considerati poveri. La ricetta è diffusa soprattutto nelle zone centrali dell’Italia, dalla Toscana all’Abruzzo e le sue origini risalgono al 1200. Gli ingredienti principali sono i ceci secchi, passata di pomodoro, castagne ed è aromatizzata con aglio, rosmarino e alloro.
- Zuppa di fagioli con le cotiche: già a sentir parlare degli ingredienti, si intuisce quanto questa zuppa sia sostanziosa. Chi dice che abbia origini venete, chi conosce la versione marchigiana, la zuppa di fagioli con le cotiche o con le cotenne che dir si voglia si prepara un po’ in tutta Italia. Del maiale non si butta via niente, nemmeno la cotenna, per cui i contadini hanno creato questo piatto perché non potevano permettersi le parti pregiate dell’animale. La preparazione è abbastanza lunga, ma di certo è una zuppa ricca e saporita.
- Zuppa di cipolle: questa zuppa è in assoluto un piatto nazionale francese e come tale è diventata famosa anche in tutto il resto del mondo. Le cipolle sono cotte nel burro, salate e poi lasciate sobbollire nel brodo di carne. Alla fine è aggiunto del formaggio, preferibilmente sempre francese. C’è chi come Ducasse aggiunge alla zuppa il guanciale, l’aglio, il peperoncino, del pane casereccio e come brodo utilizza quello di pollo. Le versioni sono tante, basta scegliere quella che più gradite.
- Ribollita: qui siamo in Toscana, da questa certezza non si sfugge. È una zuppa costituita da pane raffermo e verdure. Sempre di origine contadina, questo piatto è chiamato ribollita perché, essendo preparato in grosse quantità, era ribollito anche i giorni successivi alla preparazione, anche se qualcuno pensa che la minestra riscaldata non sia mai buona, ma sono gusti. Gli ingredienti fondamentali sono il cavolo nero e i fagioli. Può sembrare più leggera rispetto alle altre, ma il periodo preferito per mangiare una buona ribollita è proprio l’inverno. Le verdure possono cambiare soprattutto in base al periodo in cui si cucina questo piatto.
- Zuppa di verza e fagioli: a quanto pare i fagioli sono un ingrediente fondamentale delle zuppe invernali, forse perché sono dei legumi che ben legano con le verdure o anche con ingredienti un po’ più calorici, come abbiamo già dimostrato precedentemente. Anche in questo caso, pochi ingredienti ma buoni: verza, fagioli cannellini, cipolle, pancetta, sale pepe, rosmarino, il tutto lasciato cuocere nel brodo vegetale e la zuppa è coronata da una spolverizzata di parmigiano.
- Zuppa gallurese: dalla Sardegna una zuppa tipica dei banchetti nuziali. È originaria della parte nord-occidentale dell’isola ed è preparata da persone specializzate in questa pietanza. Si cucina con brodo di carne di manzo e di pecora, quindi bello corposo, a cui si aggiungono fette di formaggio fresco vaccino e del pecorino sardo stagionato. Le erbe aromatiche danno quella nota di freschezza che serve a stemperare il sapore deciso della zuppa.
- Locro: dall’Argentina arriva una zuppa invernale molto ricca, realizzata con mais, fagioli, patate e vari tipi di carne. La ricetta originale è stata poi contaminata dall’aggiunta di ingredienti provenienti dall’Europa. Quando comincia l’inverno, in buona parte dei paesi latinoamericani si prepara questa zuppa a base di carne di maiale (cotica e lonza), carne di manzo, trippa, salame, mais, fagioli bianchi, patate, zucca e patate dolci, condita con aceto bianco.
- Harira: concludiamo il nostro percorso con una ricetta della cucina araba proveniente dall’Africa, nello specifico dal Marocco. Quando si conclude il Ramadan, è il primo piatto che si prepara per rompere il digiuno. Anche in questo caso, gli ingredienti principali sono carne, verdure e legumi. In alcuni casi, per arricchire ancora di più il piatto, è aggiunta anche la pasta lunga, tipo vermicelli, o altrimenti si accompagna con riso bollito. La nota aromatica è fondamentale per la riuscita della zuppa, infatti nella ricetta, che ha molte varianti, si utilizzano molte spezie come la curcuma, il coriandolo, la cannella, la paprika, il prezzemolo, lo zenzero e lo zafferano.
- IMMAGINE
- Luciano Pignataro
- Il Faetano